Caccia alla Juve. Garcia guida il gruppo degli sfidanti di Allegri

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Il Messaggero (M. Caputi) – Il campionato che sta per partire sarà più equilibrato e combattuto di quelli appena trascorsi. Non è un semplice augurio, nè un’ottimistica sensazione,ma una forte convinzione dettata dagli investimenti che hanno finalmente riportato campioni di livello europeo nei nostri stadi. La Juventus per prima è consapevole che la conquista del quinto scudetto consecutivo sarà irta di ostacoli e piena di avversari agguerriti.Per cabala, sostanziosi cambiamenti al proprio organico e sensibile rafforzamento della concorrenza, i bianconeri,seppur favoriti di diritto,potrebbero veder scricchiolare la loro leadership. Sono in tanti a volerne approfittare,pronti a lanciarsi come belve sulla preda. In virtù di due secondi posti consecutivi, per aver finalmente occupato la casella centravanti con un bomber come Dzeko e per valore complessivo della rosa, la Roma è la prima delle avversarie per lo scudetto.Non lo dichiara,ma questo è e deve essere il suo obiettivo. Come la Juventus,però, dovrà guardarsi dalle milanesi. Sono Inter e Milan il fattore nuovo e stimolante del campionato che sta per partire.Toccato il fondo, hanno fatto investimenti onerosi al punto che il piazzamento Champions è un obbligo,non un obiettivo. Alla qualità dei giocatori acquistati, le milanesi aggiungono un’altra prerogativa: non disputare le coppe e giocare solo una volta a settimana. Un vantaggio come dimostrato dalla Roma due anni fa. Lo stesso del quale si è beneficiata la Lazio, chiamata ora alla conferma gestendo l’impegno europeo che, ci si augura, sia quello prestigioso della Champions. Sono proprio la gestione del doppio impegno settimanale e del peso della piazza le incognite che accompagnano Sarri e il suo Napoli. Ai nastri di partenza sono sei le pretendenti ai primi tre ambitissimi posti,occhio però a Fiorentina,Torino e alle sorprese, positive e negative. Prima ancora dell’avvio alcune belle storie sono comunque già scritte: il ritorno del Bologna in A e la prima volta di Frosinone e Carpi. A loro spetta ora il compito di renderle straordinarie.

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