Il Messaggero – Roma-De Rossi, atto finale

Ancora poche ore, poi ciò che mesi fa sembrava impossibile, o addirittura impensabile, sarà realtà: all’alba del 2012, Daniele De Rossi non ha ancora rinnovato il contratto con la Roma.
Oppure: la Roma non ha ancora rinnovato il contratto a De Rossi. Questo significa che, avendo un legame soltanto per i prossimi sei mesi con il club di Trigoria, DDR potrebbe ufficialmente accasarsi altrove già a partire dall’inizio di febbraio. Dire che è arrivato, improcrastinabile, il momento della verità è fin troppo facile: la trattativa per trovare un accordo non ha (ancora) portato a nulla, la società è ferma sulle proprie posizioni, il giocatore sulle sue e così la firma non c’è stata. E non c’è neppure un accordo (se ci fosse, lo avrebbero comunicato ufficialmente), alla faccia di quanto fatto trapelare da fonti parasocietarie alla vigilia della partita contro la Juventus, lo scorso 12 dicembre. Al di là di quanto offerto dalla Roma e di quanto chiesto dal giocatore, è il momento di fare chiarezza: perdere altro tempo, soprattutto ora in periodo di calciomercato, non conviene più a nessuno.
È evidente che l’ostacolo per arrivare ad un accordo sia stato ed è ancora di natura economica: la Roma, forse sottovalutando la situazione, è partita da una proposta inferiore allo stipendio percepito attualmente da DDR. Il quale mentre ascoltava l’offerta di Trigoria ragionava sui tanti milioni, oltre il doppio di quanto prospettato dalla Roma, promessigli dall’Inghilterra, sponda Manchester City. Franco Baldini, il giorno della sua prima conferenza-stampa da dg della Roma, disse: «La mia priorità è il rinnovo di De Rossi». Era il 21 ottobre. Sono passati più di due mesi, e la faccenda è ancora irrisolta. Per colpa di nessuno. O di tutti. C’è chi ha parlato di un’offerta di 6 milioni netti a stagione: De Rossi e la Roma non l’hanno confermato, la Roma e De Rossi non l’hanno smentito. Siamo ad un passo dal 2012 e, nonostante non si sia trovato l’accordo, De Rossi non ha chiuso definitivamente la porta in faccia alla Roma. L’avrebbe potuto fare, ma non l’ha fatto dando così un segnale forte alla società. Come dire: i margini per metterci d’accordo ci sono ancora. Daniele, questo è noto, ha voglia di restare alla Roma fino all’ultimo giorno della sua carriera, ma non può non fare i conti con la realtà della sua professione. Ha già fatto sapere a chi di dovere di non pretendere un ingaggio stile City («De Rossi è un fuoriclasse e sarebbe l’uomo perfetto per migliorare la mia squadra. Se coglieremo i segnali giusti, varrà la pena provarci», ha dichiarato due giorni fa Roberto Mancini a La Gazzetta dello Sport), ma i margini per una trattativa – a questo punto – non ci sono più: o la Roma dice sì alla richiesta di De Rossi o DDR accetta l’offerta della Roma. Non si scappa da qui. Solo che, adesso, bisogna fare in fretta.
Il Messaggero – Mimmo Ferretti

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