«Entro l’estate chiuso il filone di Catanzaro»

Tavecchio, Conte sarà uno choc positivo

La Gazzetta dello Sport (A. Catapano/V. Piccioni) – E bbene sì, Stefano Palazzi parla. L’uomo del silenzio, grandi sorrisi ma inespugnabili «buon giorno», si presenta in conferenza stampa, simbolo dell’operazione trasparenza lanciata da Carlo Tavecchio. E così, ecco il procuratore federale prendersi i titoli di testa a chiusura del Consiglio. Per dire diverse cose. Primo: «Domani (cioè oggi per chi legge) un nostro incaricato ritirerà a Catanzaro la montagna degli atti dell’inchiesta sul calcio scommesse. E io stesso andrò a parlare presto con il procuratore per uno scambio di vedute». Secondo: «Contiamo di finire tutto entro l’estate, come facemmo già per Cremona 2011».

E a proposito di Cremona: «Il procuratore Di Martino ci metterà a disposizione gli atti e valuteremo. Se ci saranno elementi nuovi, per noi l’azione disciplinare è doverosa». Terzo, rispondendo all’osservazione di Raffaele Cantone, il capo dell’anticorruzione: «C’è grande stima per lui. Ha parlato di sanzioni che mano a mano si stanno attenuando. Posso rispondere dell’attività della Procura, abbiamo fatto richieste molto severe e due gradi di giustizia endofederale le hanno accolte. Poi ci sono state altre decisioni che sono state adottate con giudizio arbitrale e con il meccanismo che ora il Coni ha rivisto». Insomma, la Figc non c’entra nulla con lo «scontificio».

TRE PROCURE Fra l’altro, il Consiglio federale ha varato una riforma che moltiplica le procure per il calcio dilettantistico (tre sedi a Roma, Napoli e Milano), togliendo all’ufficio di Palazzi un migliaio di provvedimenti l’anno ed evitando (si spera) l’ingorgo dei fascicoli in una sola sede. Quanto alle altre decisioni, varata la famosa norma che vieta «soste» dei giocatori, con relativi processi e gogne davanti alla curva. Cambia l’articolo 7 del codice di giustizia sportiva, che prescrive il divieto di tutte le «interlocuzioni con i sostenitori che costituiscano forme di intimidazione o violino la dignità umana». Ai blocchi di partenza, anche un accordo con il ministero di Istruzione, per portare calciatori, allenatori (e altre figure del mondo del calcio), nelle scuole (mille euro l’anno a società) per diffondere la cultura del «tifo sano», parole del d.g. Michele Uva.

LA RIFORMA SLITTA Spostata la scadenza per la riforma dei campionati: tempo fino al 14 agosto per varare la rivoluzione a 18 squadre, ma è chiaro che il via slitta dalla stagione 2016- 2017. In questo quadro, sì ai ripescaggi, ma con «paletti molto severi» (compresa la reintroduzione del contributo a fondo perduto che la squadra ripescata dovrà versare per dimostrare una certa solidità economica), dice Tavecchio. Che è tornato anche sulla vicenda del calcio scommesse, ribadendo la richiesta al Governo di «toglierle dai campionati giovanili e dilettantistici».

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