Prima volta. C’è una Roma di esordienti a sfidare l’Atletico

Corriere dello Sport (R.Maida) – La prova dell’Europa è come il master dopo la laurea: abilita alla professione. Non c’è un calciatore che possa definirsi compiuto senza aver testato la platea della Champions League con tutti i colori, i suoni, le tensioni legati all’appuntamento più desiderato. Beh, nella Roma sono diversi i debuttanti del torneo, a cominciare dall’allenatore Di Francesco che lo scorso anno ha debuttato in Euroleague con il Sassuolo.

PRIMIZIA – L’esordiente assoluto, tra i probabili titolari che affronteranno l’Atletico, è Gregoire Defrel. Ottimo impatto il suo, sempre con il Sassuolo in Europa l’anno scorso, con 4 gol in 8 partite, ma il suo approccio internazionale è finito lì: oggi, da esterno destro, dovrà aiutare non poco il suo terzino dalla tenaglia costruita su quel lato da Simeone, Filipe Luis dietro a Ferreira Carrasco. Sa di esordio anche la serata di Alisson, che in realtà ha testato la Champions nella prima volta di sempre con la Roma a Oporto, nel playoff dello scorso anno. Non andò neppure male, visto che prese gol solo su rigore. Poi però è stata solo Europa League, fino all’eliminazione con il Lione. Il girone di Champions, contro una squadra forte come l’Atletico, trasmette tutt’altra sensazione.

BRASILIANI – E restando in terra verdeoro, si preparano a vivere il teatro più ambito i difensori Bruno Peres e Juan Jesus: il primo, che è in ballottaggio con Florenzi, ha finora assaggiato solo l’amarezza di Roma-Porto 0-3, nella notte più brutta dell’era Spalletti, mentre Juan Jesus ha giocato tutte e due le partite preliminari ma mai nella Champions League vera e propria, neppure ai tempi dell’Inter.

SINGOLARE – Lo stesso Kevin Strootman, parlando di gironi di Champions o qualcosa di più, ha un’esperienza scarsissima: soltanto lo sciagurato finale di Mosca, a 10 gradi sotto zero, quando buttò via il pallone nell’ultima azione diventando uno dei responsabili del pareggio russo. Non si è potuto riscattare due stagioni fa, perché di rientro dal grave infortunio Spalletti lo escluse dalla lista Uefa impedendogli di giocare gli ottavi contro il Real Madrid. E non è riuscito a evitare il tracollo con il Porto l’anno scorso, nel playoff. Stasera contro l’Atletico giocherà in pratica la prima partita da titolare in Champions.

RISCATTI – Attenzione poi a chi attende una chance in panchina. Dalla freschezza di Cengiz Ünder, che ha conosciuto l’esordio nella nazionale turca ma non ha mai giocato una partita nelle coppe europee, alla qualità di Pellegrini, un altro di quelli che con il Sassuolo si sono fatti valere nell’Europa di Serie B. Ma c’è anche qualche veterano, per fortuna della Roma: il capitano De Rossi è il più presente della rosa e vuole farsi perdonare l’espulsione con il Porto alla sua partita numero 50 in Champions; seguono Dzeko (39) e i nuovi Kolarov (38) e Gonalons (36).

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