Preziosi, urla di rabbia: «Di Bello in malafede Var? Sistema malato»

Altro giro, nuova polemica. Stavolta il penalizzato dall’assurda applicazione a targhe alterne del Var è il Genoa. E la definizione di errore inconcepibile ora veste ad hoc per la spinta di Florenzi a Pandev. Protagonisti, loro malgrado, il fischietto Di Bello e il Var Chiffi. Durissime l’accuse del presidente Preziosi: «A me sembra che quello di domenica contro di noi non sia un errore a caso, ma in malafede. Lo dico sapendo che posso essere deferito. Su un episodio così clamoroso non si poteva non usare il Var. Il sistema è malato e sbagliato. Era una partita che potevamo vincere e l’abbiamo persa. L’arbitro si è rifiutato di consultare il Var e mi devono spiegare perché». Come riporta Il Messaggero, preso il via, difficile frenarlo: «Senza dimenticare che ha impiegato quattro minuti per vedere un centimetro di scarpa per annullare un gol (in occasione del fuorigioco di Piatek, ndc) e poi non ha voluto vedere l’altro episodio. Mi viene da pensare che siccome c’erano contestazioni in atto contro la Roma, andare a casa con una vittoria avrebbe reso tutti felici e contenti… Il Var così è un’arma impropria. Di per sé non è un problema ma lo diventa per come viene utilizzato. Di fronte a episodi clamorosi, come quello su Pandev, un capitano dovrebbe avere in campo il diritto di richiederne l’uso».

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