Premio Facchetti, a Totti la nona edizione: “Ancora mi diverto e ho voglia di giocare”. Sabatini: “Il capitano merita il Pallone d’Oro alla carriera” VIDEO

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Altro riconoscimento per Francesco Totti. Il capitano della Roma riceverà questa mattina a Milano, nella sede della Gazzetta dello Sport, il premio internazionale “Giacinto Facchetti – Il bello del calcio. Il riconoscimento, ideato nel 2006 dagli ex direttori del quotidiano sportivo Candido Cannavò e Corrado Verdelli, è giunto quest’anno alla nona edizione. Dopo Maldini, Prandelli, Zola, Platini, Zanetti e Abidal, quest’anno è il turno del capitano giallorosso. La giuria che ha conferito il riconoscimento a capitan Totti è composta dal direttore della Gazzetta dello Sport, Andrea Monti, dal presidente del Coni, Giovanni Malagò, e da Gianfelice Facchetti, figlio dell’ex dirigente dell’Inter.

LA CRONACA DELL’EVENTO

Ore 11.20 – Comincia l’evento: viene proiettato sugli schermi presenti un video sullo sport ideato dalla Gazzetta dello Sport.

Ore 11.25 – Sale sul palco il direttore della Gazzetta dello Sport Andrea Monti. Il direttore sportivo della Roma Walter Sabatini è già presente in sala.

Ore 11.33Sale sul palco la giuria composta da Malagò e Gianfelice Facchetti.

Ore 11.34 – Viene proiettato un video su Giacinto Facchetti.

Ore 11.38 – Queste le parole di Malagò: “Quando mi hanno detto che volevano premiare Totti ho chiesto perché mi telefonavano. Francesco prima di essere un calciatore è per me un uomo di famiglia. Poi ci siamo ritrovati in questo ambito“.

Così, invece, Gianfelice Facchetti: “Il giorno che ci siamo dati appuntamento era  il giorno dei 20 anni dal primo gol di Totti. E’ stato il primo nome, oltre alla forza, ha la professionalità per essere ancora a questi livelli. Totti è uno dei giocatori più forti del mondo”.

Ore 11.42 – Sale sul palco Francesco Totti.

Ore 11.43 – Malagò introduce Totti: “Penso a Maldini, Del Piero, Facchetti; penso al concetto di avere due maglie solo. Oltre a Gerrard con Liverpool e l’assurda vicenda di Lampard con il Chelsea. Parliamo di persone che sono la storia del calcio. Una sera mangiavamo insieme e gli dicevo che secondo me l’ultimo anno che giocherà andasse sotto la curva degli altri tifosi. E credo che loro dovrebbero salutare te, e te salutare loro. Sarebbe un modo di levare questa sottocultura che ieri sera abbiamo visto che non abbiamo solo noi. Hai una responsabilità che va oltre il fatto che giochi in una squadra”.

Ore 11.46 – Prende la parola Totti: “Ringrazio la famiglia Facchetti per questo bellissimo premio. Riguardo mio figlio cerco sempre di metterlo da parte. Spero che se ne parli il meno possibile, deve pensare solo a divertirsi. Se un giorno diventerà calciatore spiegherò lui come comportarsi”.

Ore 11.50 – Viene intervistato Totti:

Che ricordo hai di Facchetti?
Sfortunatamente non l’ho mai conosciuto personalmente se non di sfuggita. Ne ho sempre sentito parlare bene, una persona eccellente, bella. Sono contento di questo premio, ringrazio la famiglia. Il dispiacere di non averlo conosciuto c’è e ci sarà sempre.

Tifoso della Roma, capitano, simbolo. Ti saresti mai immaginato tutto questo?
No, pensavo solo a divertirmi e fare il mio lavoro. Poi le cose miglioravano e fortunatamente ho esaudito il sogno di indossare una unica maglia raggiungendo anche risultati importanti, pochi (ride, ndr).

Non ti è passata la voglia di giocare a calcio. Nell’ultima partita ti sei innervosito…
Finche c’è la passione c’è tutto. Ancora mi diverto, ancora ho voglia di giocare. Quando arriverà il momento giusto, tra poco, mi metterò da parte.

Totti e i tifosi, siete una cosa unica? Da tifoso, scudetto e coppe senza giocare: avresti accettato?
Non è semplice, forse è questo il problema di Roma: si pensa più ai giocatori che a vincere. Da giocatore l’obiettivo è vincere cose importanti. Ho avuto la fortuna e la fortuna, l’amore di giocare con una unica maglia ma sono contento lo stesso. forse ancor di più.

Videomessaggio di congratulazioni di Carlo Verdone, amico di Totti…
Lo ringrazio tantissimo, se mi invita vado a cena da lui. Fino adesso non mi aveva ancora invitato. Mi ha colpito tantissimo una cosa: dobbiamo riportare le famiglie allo stadio, due ore alla settimana a vedere la paritta. Vedendo i bambini allo stadio noi riusciamo a fare le cose meglio.

I tuoi bambini vengono spesso…
Si ma a volte mi dicono che hanno paura.

Hai vinto un Mondiale ma che futuro ti aspettavi da quel momento?
Da dopo il mondiale c’è stato un declino ma alla fine anche le altre squadre si sono rinforzate. Cercheremo di tornare in alto  presto, l’Italia lo merita

Continua ad alzare il livello del calcio. Dal mondiale in poi sei addirittura migliorato?
Se lo sapevo smettevo prima in nazionale (ride, ndr). Scherzo, scherzo. Ho avuto la fortuna di vincere la cosa più importante per un calciatore. Ho avuto la fortuna di vincerlo con Lippi, mi ha aiutato: io non sapevo se potessi partecipare ma lui mi aiutava, mi chiamava, mi veniva a trovare, mi voleva fortemente. Ho avuto lui come stimolo, ho avuto la fortuna di avere uno staff che mi ha fatto recuperare. Poi abbiamo vinto quello che tutta Italia voleva.

E’ finita la crisetta d’autunno con la Roma?
Un periodo succede nel calcio, ci deve essere crisi perchè non è tutto perfetto. Speriamo di averla passata e che non succederà più. Vogliamo toglierci soddisfazioni.

Ti tocca tifare Lazio domenica contro la Juventus?
E’ una bella lotta domenica, chiudo gli occhi: quello che succede, succede.

Ti hanno cercato le grandi squadre del nord?
Qualcuno sì, non faccio nomi però sì.

Ore 12.05 – Domanda a Marotta: siete stati divisi, adesso tutto dimenticato?
Complimenti per il premio a Totti. Non ho condiviso le sue esternazioni ma il suo amore per la Roma lo portano a farle. Sono da poco alla Juve, quello che è successo prima non lo so

Ore 12.08 – Domanda a Galliani: ha provato a prendere Totti?
“Mi avvalgo della responsabilità di non rispondere, complimenti a Francesco per il premio. Totti è stata una nostra passione, credo sia giusto sia rimasto alla Roma. Noi abbiamo avuto Maldini e Baresi, siamo contenti dei nostri ma ci sarebbe piaciuto molto anche lui”.

Ore 12.09 – Domanda a Lotito: ha paura che ‘vi purghi ancora’?
“Per questo mi sono attrezzato in farmacia. A parte gli scherzi, Totti ha dimostrato di essere un campione con i fatti e non con le parole. Abbiamo sempre avuto un grande rispetto reciproco, lui lo sa. Totti ha avuto tutto un percorso unico, perché è entrato nella Roma da piccolo e probabilmente intraprenderà una carriera da dirigente. Sicuramente rispetto a Klose, che purtroppo sta da noi solo da poco tempo, incarnano l’essere un punto di riferimento dei valori dello sport. Totti sa portare un sorriso alle famiglie che devono ‘stringere la cinghia’ e hanno come valvola di sfogo il calcio”.

Ore 12.10 – Domanda a Fassone: ha fatto un gol bello contro di voi?
“Questo premio lo merita. La Roma è sempre stata un’avversaria significativa e Totti c’è sempre stato. È stato simbolicamente un avversario ottimo da trovare. Spero di trovarlo ancora tanto tempo. Davvero complimenti”.

Ore 12.12 – Viene premiato Totti. Al capitano della Roma anche un premio da 10.000€ da devolvere in beneficenza “Devolverò, insieme a Malagò questo piccolo assegno al Bambin Gesù”.

Ore 12.15 – Prende la parola Lippi: “Anche i compagni lo sapevano: anche un Totti al 60% serviva. Ha dato cose importanti, ha dato il 100% di quello che poteva in quel momento”.

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Ore 12.20 – Queste le parole di Tavecchio: “Totti ha mostrato il bello del calcio. La Federazione ti è grata e ti augura il meglio per tutto il futuro

Ore 12.26 – Totti dona una maglia firmata che sarà data in beneficenza e il ricavato donato alla Fondazione Cannavò.

 

Prima di essere premiato, Francesco Totti, così come Walter Sabatini, hanno rilasciato alcune dichiarazioni alla redazione del sito della GAZZETTA. Queste le loro parole:

FRANCESCO TOTTIGUARDA IL VIDEO

Complimenti per questo riconoscimento…
Grazie per questo premio così importante. Una gratificazione grandissima, sono contento che la famiglia Facchetti abbia pensato a me. Vuol dire che qualcosa in campo l’ho fatto ma gratifica più la persona che il giocatore.

Tuo padre non ti dava soddisfazioni prima. Oggi?
No, ancora no. Ma è anche grazie a lui e a questo rapporto che abbiamo che mi manda avanti con la testa giusta. Una famiglia che mi ha insegnato il valore della vita. Grazie anche a loro.

Sei una cosa unica con la Roma: hai più dato o ricevuto?
Tutte e due le cose: quando ti sposi per 20 anni vuol dire che qualcosa di vero c’è. Sempre amore, passione, ho sempre voluto indossare solo questa maglia.

Se lasci Roma vinci tutto. Che faresti?
E’ l’unico amore calcistico che ho.

Il sogno?
L’ultimo sogno che mi è rimasto è la Champions.

Il boato più grande per un tuo gol?
Roma-Parma dello scudetto, il 17 giugno. Un giorno bellissimo che ho sentito battere il cuore fortissimo.

E’ l’anno giusto?
Spero e penso di sì. Io come la squadra e come la città. Questa città merita grandi vittorie, hanno una pasisone differente rispetto agli altri.

Quando avrai un nipote cosa gli dirai: chi è stato Totti?
Non ci ho pensato, in questo momento mi godo i miei figli. Poi avrò tempo per la risposta giusta.

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WALTER SABATINIGUARDA IL VIDEO

Ancora un mese e si parla di mercato?
Abbiamo avuto qualche problema, la squadra adesso è al completo ma sappiamo di dover intervenire per gli infortuni. Non possiamo giocare in condizioni precarie. Domani mi incontro con Garcia e valuteremo tutte le problematiche risolvibili ma che ci sono.

La Roma ha avuto difficoltà
Non definitivamente, la partita col Bayern ci ha frustrato e dobbiamo riemergere. Abbiamo subito due sconfitte, soprattutto una, molto larghe. Partite come col City e col Cska che è stata giocata in maniera dirompente, questo riequilibra la cosa. Vincendo a Mosca possiamo passare il turno e possiamo tornare sul campionato con le nostre prerogative.

Roma da scudetto?
Possiamo competere, già con il lavoro dello scorso anno. Anche le cose negative sono importanti: negli ultimi due anni abbiamo preso, ceduto giocatori per poter essere competitivi.

Totti il più importante che ha avuto?
Senza dubbio, per distacco. E’ tra i primi 5 italiani di tutti i tempi e forse gli faccio un torto. Si merita il pallone d’oro alla carriera. Ha fornito tante di quelle prodezze, ogni tanto le rivedo, per la sua squadra e facendola vincere. Nessuno si può scordare di premiarlo, una carriera irripetibile.

A margine dell’evento, anche Marcello Lippi ha parlato di Francesco Totti:

GUARDA IL VIDEO

Premiato Francesco Totti che con lei ha vinto un Mondiale…
E’ un segno di grandezza. Oggi si celebra la grandezza di una comunicazione, di un grande calciatore, uno dei più grandi che l’Italia abbia regalato al calcio mondiale ed è uno dei motivi per cui sono qui. Francesco è un ragazzo eccezionale con cui ho condiviso delle gioie straordinario e sono venuto a celebrare questo accostamento. Penso che sia uno dei più belli che abbia ricevuto in carriera: essere accostato a una persona come Giacinto Facchetti è un riconoscimento altissimo

Quali sono le differenze tra Totti e Del Piero?
Nessuna. Sono due uomini che si sentono prima di tutto calciatori. Non ho mai sentito loro e Buffon parlare di cosa faranno una volta smesso. Probabilmente continueranno fino a 40 anni.

Lei ha aperto a una panchina di una nazionale: ha ricevuto qualche chiamata?
Non ho aperto, ho detto che non allenerò più un club e non allenerò più in Cina. Non farò più l’allenatore e tornerò in Italia. Se ci sarà una nazionale da allenare, altrimenti va bene lo stesso.

 

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