Pokerissimo scaccia crisi. Ma la Roma perde i pezzi

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Il Giornale (M.Di Dio) – Se si esclude l’exploit europeo con il Cska Mosca nella Champions dell’anno scorso, tanta grazia all’Olimpico per una partita della Roma non si vedeva da quasi tre anni e mezzo, quando in panchina c’era Luis Enrique. Cinque gol con altrettanti marcatori diversi, una goleada che ridà ossigeno alla classifica un po’ anemica dei giallorossi e scaccia – per ora – le nuvole affacciatesi su Trigoria e in particolare sul tecnico francese dopo la partenza diesel in campionato. Nel 2012 (21 gennaio e 1 ̊ aprile) furono le neopromosse Cesena e Novara a fare da sparring partner al pokerissimo dei giallorossi. Stavolta è toccato a un’altra matricola, il Carpi, giunto all’Olimpico con in tasca il prezioso pareggio conquistato appena tre giorni prima contro il Napoli.

Al netto delle solite amnesie difensive anche in una serata tranquilla, Garcia ritrova tre giocatori della vecchia guardia (De Sanctis, Maicon e Gervinho), alla lunga il numero di calciatori in gol (10) e schierati (già 23 in 7 partite) ma paga a caro prezzo gli infortuni: alla vigilia si era fermato Florenzi, durante il match guai muscolari per Keita e per capitan Totti che oggi compirà 39 anni, in campo appena sei minuti della ripresa prima di subire una ricaduta alla coscia destra. In più gli acciacchi per Dzeko, sostituito dopo 45 minuti a scopo precauzionale in vista della trasferta di Borisov. «Tre punti e tre infortunati, è la vittoria di Pirro», commenterà con amarezza il tecnico della Roma che già pensa alla sfida di Champions.

I giallorossi, in uno stadio mezzo vuoto e senza i soliti cori di sostegno, regalano spettacolo e reti. Due difensori in gol (Manolas, che riscatta il pasticcio di Genova, e Digne), solita perla di Pjanic su punizione – nono gol dalla sua “mattonella”, meglio di lui in A nelle ultime 5 stagioni solo Pirlo con 12 -, primo gol di Gervinho riproposto titolare dopo 16 partite, terzo sigillo di fila per Salah. De Sanctis, bravo a negare l’1-0 all’ex di turno Borriello che poi lo trafiggerà con un colpo di testa in torsione, si prende il lusso di parare un rigore a Matos. «Serve più equilibrio nei giudizi», dirà il portiere a proposito delle polemiche intorno alla Roma nell’ultima settimana. Intanto arrivano tre punti toccasana.

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