Gazzetta dello Sport – Idea Pjanic: “Scudetto? Siamo forti, io ci credo”

[…] Nuovi schemi Ma che Pjanic sarà quello di quest’anno? «Con Zeman gioco più vicino alla porta rispetto al 4-3-3 di Luis Enrique e questo mi piace — dice il bosniaco —. Il mister cerca sempre di andare avanti e con questo gioco, quest’anno spero anche di segnare tanti gol e fornire molti assist. Regista? Non lo so, ma il mio ruolo è più vicino alla porta, mi piace anche dialogare con l’attaccante». Del resto, ora Miralem ha un anno in più alle spalle e la conoscenza di un campionato nuovo come quello italiano: «L’anno scorso penso di aver fatto bene, ma so che posso fare anche meglio. Voglio prendermi più responsabilità, sono pronto, ora conosco anche meglio i miei compagni. L’importante sarà non avere infortuni come la scorsa stagione: io sono uno che se non sta bene al 100% fisicamente e mentalmente, non può dimostrare le sue qualità».

Niente paura Ma questa Roma è al livello di Juve, Milan e Inter o no? È un po’ il tormentone di questo ritiro e sulla questione ci torna su anche Miralem: «Per i nomi loro sono più forti, ma questo alla fine non conta niente. Io sono sicuro che faremo bene, abbiamo giocatori di grande qualità e lotteremo per vincere lo scudetto. Di questo ne sono certo. Con la nostra qualità, non dobbiamo aver paura di nessuno. È questa la mentalità che bisogna acquisire». Come lui non ha paura di nessuno. E ci mancherebbe altro, con quella qualità. «Deciderà il mister se farmi giocare o no, ma è chiaro che lavorerò sempre per essere tra gli 11. Io voglio essere titolare».[…]

«L’anno scorso è stato un problema mentale, perché non è possibile andare a Lecce e perdere 4-0. Ora dovremo farci trovare pronti dall’inizio, per far male subito ai nostri avversari. L’obiettivo è tornare in Europa. La Champions? Una competizione bellissima, che mi manca. La Roma è una società che deve essere presente nelle competizioni europee, è pesante per noi non esserci». Appunto, meglio tornarci subito. Anche perché Pjanic è un capitale, meglio non fargli venire troppe nostalgie.

Gazzetta dello Sport – Andrea Pugliese 

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