Più di 35.000 cuori. E finalmente l’inno

Corriere dello Sport (G. D’Ubaldo) – La Roma ha avuto ragione. L’inno di Antonello Venditti può essere diffuso dagli altoparlanti dell’Olimpico prima dell’inizio della partita, grazie alla battaglia che la società giallorossa ha intrapreso con la Lega, senza mai indietreggiare, neanche quando è andata davanti alla Procura federale per aver violato il cerimoniale previsto dalla Lega.

Quel giorno, un paio di settimane fa, Tiago Pinto, accompagnato dal segretario Maurizio Lombardo, ha spiegato che si rischiava di penalizzare i tifosi. Adesso nel rispetto del cerimoniale e dopo l’inno della Serie A “O Generosa”, che va sul campo prima di ogni partita, tutte le società potranno mandare per un minuto qualsiasi brano musicale. Questo è stato stabilito dalla Lega che all’inizio della settimana ha inviato una informatica per comunicare che il cerimoniale poteva essere modificato.

L’inno risuonerà allo stadio al termine del sorteggio tra i capitani e quando sfumerà potranno essere i tifosi, come è accaduto in passato, a continuare a cantarlo mentre sfumeranno le note prima del fischio di inizio.

Anche in questa vicenda la Roma ha dimostrato attenzione nei confronti dei tifosi, Tiago Pinto ha portato avanti questo contenzioso in prima persona, in sintonia con la proprietà, anche a costo di andare allo scontro con la Lega.

I tifosi torneranno all’Olimpico dopo la sconfitta con il Milan e anche stasera riempiranno lo stadio. Per la partita contro lo Zorya sono previsti oltre 35.000 spettatori, mentre per domenica contro il Torino si supererà quota 45.000. L’effetto Mourinho continua.

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