Pioli contro Garcia a voi la Champions

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Il Tempo (A.Austini) – La musica della Champions rimbomba nella Capitale. A prescindere dal risultato del derby, la Roma è sicura di giocare almeno i preliminari ad agosto, mentre alla Lazio basta un punticino. Lo scontro diretto di domani all’Olimpico diventa un vero e proprio spareggio per il secondo posto. È dal 2007 che le due romane non entrano a braccetto nella competizione europea più ricca. Il Napoli, ko ieri a Torino, esce di scena e può sperare di rientrare in extremis solo con un successo giallorosso, avendo poi l’obbligo di battere i biancocelesti in casa nell’ultimo turno al San Paolo. Non a caso Benitez avrebbe preferito giocare la sfida contro la Juventus in contemporanea con la stracittadina: adesso, almeno sulla carta, il pareggio potrebbe far comodo sia a Pioli sia a Garcia. Il primo per blindare il terzo posto, risultato straordinario se si pensa al budget e alle ambizioni di partenza, al francese per difendere la preziosa seconda piazza, da confermare con un successo casalingo contro il Palermo nel turno finale di campionato.

Conoscendo i due allenatori, però, entrambe le squadre scenderanno in campo con l’obiettivo di vincere. Almeno in partenza. La possibilità di «eliminare» la rivale in 90 minuti è di quelle da non farsi sfuggire. E il preliminare di Champions, invece, fa tanta, tanta paura. Anche in casa Lazio il derby è un match-point: se lo vince poi basta un pari a Napoli per arrivare seconda. Ecco perché Pioli non vuole fare troppi calcoli e punta a entrare una volta per tutte nei cuori laziali. Ci è andato vicino nella finale di Coppa Italia, ma negli occhi dei tifosi è rimasta una prestazione da grandi e quell’incitamento alla squadra dopo il fischio finale. In molti, poi, hanno gradito il muso duro mostrato dal tecnico biancoceleste al romanista Malagò al momento della consegna delle medaglie.

Un gesto «da laziale vero», ora Pioli vuole chiudere il cerchio. In questi giorni ha rivisto la gara d’andata e si è convinto di riproprorre la disposizione tattica: 4-2-3-1 con Mauri trequartista, i due esterni Candreva-Felipe Andrerson e Djordjevic, non a caso tornato favorito su Klose. In quella partita di gennaio la Lazio, che fino a quel momento aveva sempre utilizzato il 4-3-3, ha preso coscienza della sua forza e da allora ha recuperato 8 punti ai giallorossi. Adesso il derby della vita, fondamentale anche per le tasche di Pioli: se chiude in Champions avrà un anno in più rispetto al rinnovo di una stagione già acquisito grazie al ritorno in Europa, con ingaggio quasi raddoppiato.Dall’altra parte Garcia punta a difendere la chiesa romanista che lui stesso ha riportato al centro del villaggio. Una vittoria significa obiettivo raggiunto, vacanze anticipate e più certezze per il futuro: con i soldi garantiti dal secondo posto sarà più facile ricostruire in estate la squadra insieme a Sabatini.

Per domani Rudi non sembra orientato a cambiare assetto, nonostante il recupero di Keita potrebbe suggerirgli l’opzione del rombo. Ma con De Rossi diffidato, il maliano può servire anche nell’ultima gara col Palermo, quindi dovrebbe partire dalla panchina. Florenzi è destinato a giocare ancora come terzino destro, con Torosidis dall’altra parte e Yanga-Mbiwa preferito ad Astori al centro. L’unico vero dubbio è sul terzo componente del tridente al fianco di Totti e Ibarbo: Iturbe parte in vantaggio su Ljajic, lui che prima o poi una partita dovrà deciderla.

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