Pinto all’attacco: “Criteri diversi e opposti. La Roma è stata chiaramente danneggiata”

La Gazzetta dello Sport (M. Cecchini) – A mezza bocca il g.m. Pinto lo ammette (“Magari il Milan ha meritato la vittoria”), ma il cuore del suo intervento a Sky è altro: gli arbitraggi della Roma. Ciò che è successo col Milan – dice il dirigente, che ieri e domenica ha avuto contatti coi vertici arbitrali – e in tutte le 11 giornate mostra criteri arbitrali così diversi e così opposti, che non riesco a capire quello che dobbiamo trasmettere all’allenatore e ai giocatori. Non voglio fare un elenco troppo noioso, ma ci sono 4-5 esempi molto chiari che ci devono preoccupare. Pellegrini ha saltato il derby per un doppio giallo con l’Udinese, in una situazione che vista tante volte in A e per la quale non ho mai notato applicare lo stesso metro. Nel derby abbiamo visto un rigore su Zaniolo da cui scaturisce anche il 2-0: ci hanno spiegato che il Var non può richiamare l’arbitro se non c’è la certezza di un errore. Contro il Milan, invece, è chiaro che il rigore su Zlatan non c’è, Ibanez tocca la palla e il Var ha chiamato l’arbitro a vedere, ma purtroppo l’arbitro ha fatto la stessa scelta. Parlando di rigori, ce n’è uno pure su Pellegrini per un contatto con Kjaer e magari, dal momento che l’arbitro ha ignorato la chiamata su Ibra, forse per questo il Var non è più intervenuto. Ma se pensiamo che in Inter-Juve il Var ha chiamato un contatto molto più leggero e assegnato un rigore che ha cambiato il risultato, stiamo parlando un’altra volta di criteri opposti, dove la Roma si sente danneggiata. Per finire, in tutte le partite gli arbitri hanno lasciato sempre giocare per lasciare il tempo al Var di maturare un giudizio corretto“.

Ancora Pinto: “Purtroppo, l’unica volta in cui un arbitro non ha concesso il tempo giusto per valutare la situazione è stata a Torino, dove è stato tolto un gol ad Abraham. Io non voglio parlare di troppe situazioni ma credo che queste quattro siano chiare. E il criterio è stato sempre diverso, sempre opposto“.

Poi allarga il discorso. “Anche in tv si è parlato di questo tema a confronto con altri campionati e la Champions. In Italia abbiamo calciatori e tecnici di qualità, la Nazionale è campione d’Europa, ma nessuno capisce i criteri arbitrali. Non posso nascondere che ci sono situazioni in cui la Roma è stata chiaramente danneggiata. Il club e i tifosi meritano rispetto. Così come noi dobbiamo migliorare e assumerci la responsabilità di ciò che facciamo, è anche il momento di dire basta. Non essendo solo un problema della Roma, tutti insieme possiamo riflettere sui criteri arbitrali, perché altrimenti perdiamo di credibilità“.

 

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