Perotti: ” Venivo da un momento difficile e volevo segnare, sono contento. L’abbraccio dei compagni è stato bello, mi sono mancati. Spero di non fermarmi più” – VIDEO

Diego Perotti, attaccante della Roma, al termine della gara contro il Sassuolo ha rilasciato alcune dichiarazioni. Queste le sue parole:

PEROTTI IN ZONA MISTA

Come hai visto la tua prestazione e quella della squadra?
Penso che abbiamo fatto una grandissima partita. Potevamo fare più di due gol nel primo tempo e per fortuna abbiamo trovato il terzo nella ripresa. Dopo Cagliari sapevamo cosa poteva succedere e non dovevamo mollare niente. Loro arrivavano in un gran momento e per noi non era semplice. Per me è stata una partita molto emotiva per quello che ho vissuto e sono molto contento.

Che idea ti sei fatto di questo periodo negativo?
Quando i risultati non vanno tutto diventa più difficile. Ci sono state partite in cui meritavamo di prendere i tre punti, partite in cui non riuscivamo a chiuderla e per questo non trovavamo la vittoria. Con i risultati di Lazio e Atalanta non era semplice ma abbiamo fatto una buona prestazione.

La crisi è finita?
Quello lo diranno i risultati. Non possiamo pensare che con la vittoria di oggi sia tutto risolto. Manca una partita prima della fine del girone di andata, dobbiamo continuare a vincere ma penso che giocando come oggi i risultati arriveranno.

Ci racconti la tua esultanza?
Avevo tanta energia dentro e quei 3-4 minuti di attesa mi avevano innervosito e con l’esultanza me li sono tolti. Avevo bisogno dell’abbraccio dei miei compagni sotto la nostra curva.

PEROTTI A SKY

Cosa hai pensato al momento del Var?
Peggio di quello calciato al derby, sono momenti duri in cui pensi tante cose. Venivo da un momento difficile per quello che avevo vissuto, volevo segnarlo per i miei compagni. Sono molto contento.

E’ stata dura stare fuori…
Per qualsiasi giocatore stare lontano dal campo per tanto tempo è brutto. Vedere i compagni da fuori per tutto questo periodo è stato durissimo, mi auguro sia finito questo periodo.

Avete sentito il pubblico vicino? Eravate undicesimi prima della partita…
Il rigore è stato più difficile di quello del derby per quello che rappresentavano questi tre punti. L’abbraccio dei compagni è stato bello, mi sono mancati. Non capita spesso di segnare, quando lo faccio voglio sfruttare al massimo il momento, specialmente davanti ai nostri tifosi.

Di Francesco ha parlato della miglior prestazione, il tuo ruolo aiuta a creare superiorità numerica…
Il primo tempo poteva finire 3-0, abbiamo avuto occasioni per chiuderla subito, cosa che è mancata a Torino, dove non siamo stati concreti sotto porta. Ognuno deve sempre dare il massimo, abbiamo giocatori fortissimi, oggi in panchina c’erano El Shaarawy, Kluivert. Nel ruolo siamo coperti, uno prova sempre a dare il massimo e aiutare la squadra, sono contento di essere rientrato e poter aiutare.

PEROTTI A ROMA TV

Sei tornato con una grande partita e un gol…
Sì, sono veramente contento per tutto. Ma sopratutto per la vittoria, era importante dopo il pareggio del Milan e gli altri risultati. Non potevamo perdere ancora punti, ora c’è da ricominciare e andare il più sopra possibile.

Diego come sta?
Io mi auguro di essere recuperato del tutto, purtroppo non posso saperlo con certezza. Lavoro per questo, mi alleno per stare meglio con i dottori e i fisioterapisti che mi hanno aiutato. Spero di non fermarmi più.

Come si aiutano i ragazzi in difficoltà? Oggi c’era partecipazione di tutti…
Secondo me i giocatori non si nascondevano, è brutto da sentire. Se no non venivano proprio a giocare, potevano far finta di avere qualcosa. I giovani hanno dato la faccia e giocato sempre. Quando i risultati non aiutano il tifoso è nervoso e tutto va male. Succede in tutte le squadre, ma quello che ho vissuto è che da fuori è che la squadra è sempre unita e si allena sempre al massimo. Speriamo che questa partita sblocchi la situazione, manca tanto per migliorare e arrivare il più in alto possibile.

Hai fatto una partita molto intelligente a livello tattico…
Magari quando passano gli anni, mi ricordo che quando avevo 20 anni non pensavo ai 30! Uno gestisce in maniera più intelligente certe cose, oggi per me era una finale mondiale come emozione. I pensieri a volte non mi aiutano e mi buttano giù, ma piano piano sto ancora migliorando quello. I compagni e tutti gli altri mi stanno aiutando, ringrazio i medici, hanno messo tutto per aiutarmi. Mi auguro di aver finito con loro per aiutare i compagni.

Hai battezzato subito l’angolo del rigore?
Provo sempre a guardare il portiere fino all’ultimo secondo, ho alzato la testa e l’ho visto. È stato un rigore difficile, avevo paura. I minuti in cui si aspetta il Var sono davvero brutti.

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