Perotti: «Li tiro io». Da 11 metri c’è sempre lui

Corriere dello Sport (M.Evangelisti) – «Ma i rigori continuo a tirarli io, se l’allenatore è d’accordo». Diego Perotti mette le cose in chiaro sul Match Program della Roma per la partita di sabato. Per la prima volta in vita sua ne ha sbagliato uno, dopo aver messo su un percorso netto anche in Serie A, 10 su 10. Palo contro l’Udinese. «Meglio sia capitato sul 3-0 per noi che in un’altra occasione. Mi secca perché avrei voluto concludere la carriera senza errori». Adesso c’è una squadra che sembra portargli particolare fortuna. Rientra da un infortunio doppio, ferita a una caviglia e indolenzimento muscolare, ma sta bene e vede questa gara soprattutto come una rivincita. «Lo scorso anno ci hanno messo in difficoltà, all’Olimpico. Il Napoli gioca come poche squadre al mondo, per me è più forte della Juventus. Ma non è imbattibile. Finora ha sempre vinto, noi proviamo a fargli male».

Lui gliene ha fatto anche per interposta squadra, segnando al Genoa il gol che ha dato alla Roma il secondo posto nell’ultima stagione. «La rete più importante della mia carriera, la gioia più grande che abbia vissuto con questa maglia. Un momento unico. Avevo già vinto la Copa del Rey con il Siviglia, ma non avevo mai visto una felicità simile nei miei compagni e nei tifosi per un mio gol. La qualificazione in Champions League e soprattutto l’ultima partita di Francesco Totti. Giornata indimenticabile». Il gioco impostato da Di Francesco gli si addice. «Vuole che mi accentri di più, che prenda palla tra le linee e non dia riferimenti al difensore. Stiamo lavorando su questi aspetti sin dal ritiro estivo».

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