Perotti di punta, Sturaro in fascia. Decidono i falsi

La Gazzetta dello Sport (M.Dalla Vite) – Si gioca sui «falsi». Perotti simil-nueve, forse Sturaro simil-ala. La partenza del discorso è su chi non c’è o su chi deve rifiatare: perché anche le assenze, in questo caso, determinano mosse e presenze. Esempio: Roma senza Dzeko e Strootman, così Spalletti mette il tridente-saetta. Dall’altra parte: Juve senza Khedira e Marchisio (convocato ma disponibile per la finale di Coppa Italia), così Allegri potrebbe infilare Rincon vicino a Pjanic e pensa fino all’ultima ora se dare un po’ di ossigeno a Mandzukic facendo giocare Sturaro falsa ala nel 4-2-3-1.

PARITA’ NUMERICA – La scelta di Sturaro alto a sinistra non sarebbe una prima volta e avrebbe una doppia valenza: utilizzare il croato come arma in caso di necessità (e tenerlo brillante per la finale contro la Lazio del 17) e creare la parità numerica in mezzo al campo perché l’italiano più che offendere starà dietro sia ai rientri verticali ma farà anche la diagonale dentro al campo che lo porterà a diventare il terzo centrocampista assieme a Rincon e Pjanic. L’ex romanista, con l’infoltimento della zona interna, avrà la possibilità di aggredire la profondità, che sia tramite inserimento o palla profonda. Il dubbio che Allegri si porterà a poche ore dalla gara sarà proprio questo (Sturaro o Mandzukic) ma anche quello a sinistra: Asamoah o Alex Sandro? Tipologie diverse ma è chiaro che il brasiliano sarebbe arma più sconvolgente nel caso in cui la Juve dovesse cambiare gara. Non è da escludere una difesa a tre «spuria», in questo caso però entrerebbe Barzagli fra i titolari a scapito di un giocatore offensivo.

IL NINJA – Luciano Spalletti, intanto, mantiene il tridente ma la palla volerà più bassa che alta perché Dzeko non c’è: ovviamente la Roma perderà varianti alte e di respiro in uscita. Al suo posto, il falso nueve sarà l’argentino Perotti con Salah ed El Shaarawy ai fianchi: la formula trovò molto spazio nella scorsa annata e divenne un’arma rapida, secca, dinamica e agonisticamente martellante. Con punti annessi e rimonta completata. Spalletti partirà molto probabilmente con questo assetto ben sapendo che i giochi in velocità sapranno mettere in difficoltà la Juventus: i movimenti dei tre davanti – fra rientri e spazi che si creeranno – daranno la possibilità di inserimenti; il compattamento di Paredes e De Rossi, poi, farà alzare Nainggolan alla ricerca della profondità e della porta. Ah, occhio alle aggressioni di Emerson Palmieri. In attesa di vedere Totti?

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