È Peres il più richiesto. Anche il Psg in fila per il gioiello del Toro

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La Stampa (F.Manassero) – Dalla Mole Antonelliana alla Tour Eiffel, è sempre una questione d’altezza per Bruno Peres. Che però non soffre di vertigini, a differenza degli altri big granata che hanno trasformato la stagione della consacrazione in vista di un approdo futuro prestigioso (già toccato in passato ai migliori Ventura boys, l’ultimo è Darmian) in quella della delusione. Così, il brasiliano arrivato due stagioni fa dal Santos ha messo la freccia sui suoi compagni più illustri, diventando l’elemento più pregiato e richiesto dal gran bazar europeo, un mercato che ha ancora la possibilità di spendere cifre con tanti zeri: non è un caso che tutti i granata stellati – eccetto la prima operazione Ogbonnasiano stati piazzati all’estero tra Inghilterra, Germania e Spagna, cioè le tre migliori e più competitive piazze europee. Che adesso dopo gli ammiccamenti invernali sono pronte a passare all’azione.

«Il mio futuro? Dipende» – Qualcuno, anzi, ha già rotto le marcature come il Paris Saint Germain, club dal cuore francese ma dal portafoglio qatariota, che vuole rifondare la squadra con l’obiettivo di provare a vincere anche la Champions League, dopo 4 campionati. Il club dello sceicco Al Kelaifi nelle ultime ore ha affondato il colpo, ma solo con l’entourage del terzino per discutere l’emolumento. L’offerta è di quelle quasi irrinunciabili: da circa 2,5 milioni all’anno a salire, il triplo di quanto percepisce in granata. E Peres, che ha 26 anni, non è rimasto insensibile se anche domenica, nonostante un contratto rinnovato fino al 2020, ha ammesso di non avere certezze sul proprio futuro: «Dipenderà da tanti fattori, anche da quello che farà Ventura». Oltre al patto scritto, però, c’è anche la volontà di Urbano Cairo di trattenere l’ex del Santos almeno per un’altra stagione. Preferendo il patron, se proprio dovesse arrivare la maxi offerta, cedere uno tra Maksimovic e Glik. Invece, le sirene ora sono concentrate sul calciatore che l’anno scorso era il meno quotato del gruppo dei migliori, cercato dalla Roma ma non a sufficienza per far cadere lo steccato: adesso il nuovo prezzo è di oltre 20 milioni.

Immobile, altro guaio – Per altre ragioni, nel Toro tiene banco anche la questione Immobile. L’attaccante continua a rinviare il suo ritorno in campo e dopo l’Udinese rischia di non farcela neppure per il Napoli, quando mancherà una giornata alla fine del campionato. Ieri, almeno, si è capito il problema: una cisti formatasi sul muscolo infortunato che gli impediva di svolgere allenamenti ad alta intensità. Una vera beffa per l’ex Siviglia, che ha fatto gli straordinari per accorciare la prognosi di un mese, invece rischia di aver chiuso in anticipo – con 5 gol in 12 presenze – la sua seconda esperienza granata. E lo sfortunato finale di stagione potrebbe avere ripercussioni anche in ottica Europei, che cominciano il 10 giugno.

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