Per lo stadio la Regione sfida Berdini. E’ scontro totale sulle date per approvare il progetto

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Corriere dello Sport (R.Maida) – Adesso è proprio scontro frontale, esplicito: Regione contro Comune. La vicenda dello Stadio della Roma si avvicina alla svolta definitiva: nella giornata della seconda riunione operativa della conferenza dei servizi, la Regione ha diramato un comunicato nel quale, oltre a svelare le linee generali di un dibattito tecnico durato circa tre ore negli uffici di via Giorgione, ha invitato il Campidoglio a uscire allo scoperto, indicando nel 17 dicembre la data ultima in cui «Roma Capitale si impegna ad adottare la variante urbanistica al piano regolatore vigente, necessaria per approvare il progetto» di Tor di Valle.

REPLICHE – Alla lettura della nota è esploso l’assessore comunale dei CinqueStelle, cioè il ciarliero Paolo Berdini, smentendo nel merito l’affermazione. «E’ una cosa assurda – ha detto all’Adnkronos – la notizia è destituita di ogni fondamento. Noi rispetteremo i 90 giorni di tempo che ci sono stati assegnati: la data del 17 dicembre è completamente sbagliata, noi abbiamo tempo per decidere fino al 3 febbraio». Finita qui? Macché. Il gruppo di lavoro guidato da Nicola Zingaretti, che ieri mattina era presente all’inizio della riunione, ha diffuso un nuovo comunicato precisando che «l’impegno del Comune di Roma di adottare la variante urbanistica al Prg vigente entro il 17 dicembre, contenuto nel resoconto pubblicato sulla pagina dedicata alla trasparenza del sito regionale, è stato assunto pubblicamente dalla dirigente comunale presente alla conferenza dei servizi», che è un’elegante signora con i capelli rossi e si chiama Vittoria Crisostomi.

LO STALLO – Il Comune dunque continua a prendere tempo, senza consegnare ai propri delegati documenti diversi da quelli che riportano alla delibera dell’assemblea capitolina sul pubblico interesse. Significa che formalmente il progetto dello stadio sta andando avanti senza eccezioni politiche. Ma nella sostanza la partita resta complessa perché Berdini, magari ritardando il processo, presenterà un documento (l’ultimo ufficiale risale al 16 settembre) alla giunta comunale, che ha previsto una riunione straordinaria per martedì prossimo (un giorno prima della seduta ordinaria) proprio per votare la variante al piano regolatore prevista dallo stadio della Roma.

SCENARIO – Se le dichiarazioni a mezzo stampa contano, l’assessore presenterà un piano che preveda una consistente riduzione delle cubature (via almeno due torri) e delle conseguenti opere pubbliche nell’area di Tor di Valle (sarebbe escluso ad esempio un prolungamento della Metro B, così come il ponte carrabile sul Tevere). Difficile che esprima un “no” definitivo alla costruzione del complesso, che esporrebbe il Comune a una causa risarcitoria. Ma in ogni caso i tempi si potrebbero allungare rispetto alle date fissate dallo stesso Berdini, provocando l’irritazione di James Pallotta che in questa fase può soltanto osservare da lontano un’enorme creatura che fatica a prendere forma. La svolta è vicina ma non ancora scontata.

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