Pellegrini: il Var che resta muto e una regola da cambiare

La Gazzetta dello Sport (A.Vocalelli) – Va posta una domanda: ha senso che Pellegrini si sarebbe – paradossalmente – dovuto augurare di essere espulso direttamente? Sì, perché in quel caso l’addetto al Var, di fronte a un rosso diretto, avrebbe potuto richiamare l’arbitro, consigliargli di verificare e di tornare quasi certamente sui suoi passi. Tutto ciò non è invece possibile di fronte a un’ammonizione: tutti (tranne l’arbitro) hanno visto l’errore in diretta, ma nessuno è potuto intervenire. E al Var probabilmente si sono morsi la lingua, perché avrebbero voluto aiutare Rapuano e non potevano farlo. Adesso, è chiaro che non tutte le ammonizioni possono passare al setaccio. Ma forse c’è da chiedersi se l’utilizzo delle immagini non dovrebbe essere concesso oltre ai rossi diretti (a costo di creare una piccola discriminazione rispetto alla prima ammonizione) per quei gialli che portano a un’espulsione, con conseguente doppia sanzione considerando la squalifica.

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