Pellegrini e Miki garanti del progetto: rinnovo congelato

La Repubblica (M. Pinci) – Sei mesi dopo il loro insediamento, di Dan e Ryan Friedkin si conosce un solo vizio conclamato, e noto solo a quei pochi che frequentano Trigoria: durante gli allenamenti amano arrampicarsi sulla torretta d’acciaio di tre metri ai lati del campo, e osservare il gioco dall’alto. Un’attenzione come raramente si era visto, da parte di una proprietà, al quotidiano.

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Eppure una parte della squadra vuole conoscerli in modo più approfondito, prima di legarsi a vita al club. Nell’incontro con l’agente di Pellegrini, Pinto ha scoperto di dover attendere: ne riparliamo a fine stagione. Non perché Pellegrini non voglia restare alla Roma. Né per questioni economiche, su cui non è minimamente entrato: Pellegrini, semplicemente, da capitano si vuol fare “garante” del progetto.

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Ma per sposarlo vuole essere sicuro di quali siano i piani, ossia che ci costruisca una Roma in grado di lottare per vincere. Per questo ha chiesto e ottenuto di rimandare ogni discorso. Discorso identico per Mkhitaryan: difficilmente andrà via a giugno, ma prima di aderire al rinnovo vuol farsi un’idea sui progetti futuri.

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I leader della Roma sanno che Mirante sarà portato a scadenza perché così ha deciso il club. Ma hanno anche ascoltato le voci di mercato secondo cui la società sta già lavorando a un grande centravanti per il futuro: Icardi e Lacazette sono per ora solo idee. Abbastanza per immaginare piani ambiziosi non appena smetteranno di essere solo voci.

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