Parnasi, interrogatorio-fiume: “Ho dato case ad altri politici”

Precisazioni e nuovi spunti su capitoli di indagine ancora aperti. Luca Parnasi parla per poco meno di cinque ore nel nuovo interrogatorio fiume tenutosi ieri pomeriggio. Il passaggio di maggior rilievo nel verbale che è stato secretato su richiesta degli avvocati Giorgio Tamburrini ed Emilio Ricci riguarderebbe quello di un immobile concesso in comodato d’uso gratuito a Dario Rossin, ex capogruppo in consiglio comunale per Forza Italia. Circostanza che aprirebbe la strada a una possibile contestazione di finanziamento illecito: Rossin avrebbe inoltre ricevuto 10mila euro perla sua campagna elettorale. Un metodo, quello racchiuso nella frase emblematica «Pago tutti come negli anni ‘80» che lo stesso imprenditore ha di fatto resa esplicita. Come riporta il quotidiano Corriere della Sera, tra i suoi «beneficiati» ci sono secondo la procura anche i tesorieri di Pd e Lega, Francesco Bonifazi e Giulio Centemero, già finiti tra gli indagati. Parnasi, arrestato il 13 giugno scorso nell’ambito dell’inchiesta sul nuovo stadio della Roma è attualmente agli arresti domiciliari. 

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