Pallotta tende la mano ai tifosi: «Mai attaccati, frasi manipolate»

Corriere della Sera (G.Piacentini) – James Pallotta prova a ricucire lo strappo, l’ennesimo, con i tifosi della Roma. Uno strappo che lui stesso ha creato, qualche giorno fa, parlando in un convegno a Londra di sicurezza negli stadi in cui si è lasciato andare ad alcune dichiarazioni, come quelle sulle differenze di problematiche legate al tifo tra il Nord e il Sud in Italia, che non sono state gradite (eufemismo) dai sostenitori giallorossi. Una reazione forte, quella dei tifosi romanisti, probabilmente inaspettata dallo stesso presidente giallorosso, che ieri ha provato a metterci una pezza. Lo ha fatto a modo suo, con un comunicato in cui ha accusato i media di aver «manipolato» le sue dichiarazioni (ma ci sono ampie testimonianze video a smentirlo), provando a tendere la mano ai romanisti.

«Sono molto dispiaciuto – si legge nel comunicato pubblicato sul sito della società – di dover constatare che le mie parole in un convegno a Londra siano state deliberatamente mal interpretate. Non accetto manipolazione alcuna da parte dei media. A una domanda sulla sicurezza negli stadi che mi è stata posta, ho risposto citando un incontro con il capo della polizia, richiesto ed ottenuto per chiedere un ripensamento sulla scelta di introdurre delle barriere divisorie sugli spalti». Il presidente sottolinea il ruolo avuto dalla Roma nella vicenda che aveva portato i tifosi ad un lungo sciopero. «Un anno e mezzo, tanto è durato il confronto con le istituzioni per la rimozione delle barriere che ci ha visto impegnati a far capire quanto quel provvedimento fosse iniquo nei confronti dei nostri tifosi. Colpiva in modo generalizzato tutta la curva Sud e non chi, effettivamente, si fosse reso protagonista di atti che violavano la legge. In quel contesto, uno dei temi discussi riguardava la possibilità di identificare specificamente, grazie alla tecnologia, i responsabili di determinati reati, senza dover punire indistintamente chi non fosse colpevole. In futuro – continua Pallotta – sarà importante il supporto della tecnologia, per colpire solo gli eventuali responsabili di un reato e tutelare tutti gli altri tifosi, che mi hanno fatto innamorare di questa squadra, grazie alla passione che li rende unici. Ecco perché ritengo assurdo leggere che avrei attaccato i nostri tifosi».

Le «scuse» avranno l’effetto sperato? Per il momento, leggendo gli umori dei romanisti sui social network, sembra esserci ancora una netta spaccatura tra pro e contro. Di sicuro, un risultato positivo domenica sera a Milano contro l’ex Spalletti, rimetterebbe a posto parecchie cose, nell’umore ma soprattutto in classifica.

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