Pallotta incontra Garcia: “E’ tutto ok”

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Repubblica.it (M.Monti) – Ad inizio giugno,quando a Londra James Pallotta incontrò i dirigenti (ma non Garcia) per un bilancio della stagione, che fosse forte l’esigenza da parte del tecnico francese di consultarsi faccia a faccia con il presidente – per capire gli obiettivi e le aspettative del club – era una sensazione che anche ai vertici di Trigoria devono aver percepito chiaramente. Con i pur tanti appuntamenti che riempiono l’agenda di Pallotta in questi giorni romani, anche il meeting con il tecnico non poteva che costituire una priorità.

E’ andato in scena, infatti, il tanto atteso faccia a faccia tra la testa della proprietà e la testa dell’area tecnica della società giallorossa: presso l’Hotel de Russie in via del Babuino (dove il numero uno sta soggiornando nella capitale in questi giorni dedicati alla presentazione del dossier ultimo dello stadio), Garcia e Pallotta hanno avuto modo di parlare, per un paio d’ore, di futuro e ambizioni. Sin dalle 16.30, quando Pallotta ha accolto il francese all’entrata dell’albergo (sfoggiando sorridente la cover del telefono griffata col brand della sua società), il presidente ha voluto minimizzare i significati dell’incontro: “E’ tutto ok, sotto controllo. Siamo qui per una chiacchierata amichevole e un buon caffè. Rudi è il nostro allenatore”, ha dichiarato prima di stringere in un caloroso abbraccio il suo allenatore.

E oltre il caffè i due devono aver preso anche un thè freddo all’interno del cortile della splendida struttura in centro di Roma, vista l’ora e mezza di attesa prima dell’uscita di Garcia: “Avete visto, è tutto tranquillo. Abbiamo avuto modo di parlare di tutto – ha spiegato ai cronisti e ai curiosi presenti – anche di mercato“. Poi una frase ironica, per lasciare quel filo di suspense tipica delle uscite comunicative del tecnico: “Abbiamo deciso che vado ad allenare i Celtics a Boston“. Un sorriso e poi una promessa: “Se ci vediamo al ritiro di Pinzolo? Sì“. Con la speranza di poter contare, già dalla spedizione in Val Rendena, su quei rinforzi che si attende per poter provare ad alzare la competitività della sua squadra.

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