Si è concludo questo week-end il “2° Corso di formazione e aggiornamento di calcio integrato”, organizzato dalla Totti Soccer School. Tecnici, istruttori e dirigenti di diverse realtà sportive hanno ricevuto l’attestato dalle mani del presidente della società romana, Riccardo Totti. “Ringrazio tutti coloro che hanno permesso la realizzazione di questo corso, ma soprattutto i partecipanti. È stato un momento formativo molto importante”.
Totti Soccer School, terminato il corso di calcio integrato
Leggo – Sta male anche Kjaer. Col Novara De Rossi-Rosi centrali
Heinze è squalificato, Juan e Burdisso sono infortunati e nemmeno Kjaer sta bene. La Roma si scopre indifesa proprio nel reparto più sotto accusa di questa strana stagione, quello arretrato. Contro il Novara, domenica all’ora di pranzo, potrebbe non bastare quindi l’arretramento di De Rossi per tamponare le tante assenze, anche se da Trigoria c’è ottimismo riguardo il recupero del danese che, sabato a San Siro, ha rimediato un brutto pestone da Ibra sulla caviglia sinistra. Dolore e gonfiore non sono ancora passati. Dopo il compleanno passato con la fidanzata e gli amici a cui ha brindato «con un bicchiere di buon vino» (come ha scritto su Twitter), il danese ieri ha lavorato soltanto in palestra anche se lo staff medico prevede un suo rientro col gruppo entro le prossime 48 ore.
«Almeno lui ce l’abbiamo», scherzano da Trigoria. Ma se il dolore alla caviglia non dovesse passare Luis Enrique sarebbe costretto a spostare Rosi al centro della difesa, al fianco di De Rossi. Cassetti, infatti, anche ieri dopo pochi minuti di allenamento ha gettato la spugna: il dolore al tendine del gionocchio destro non è ancora passato. Kjaer, però, deve recuperare anche psicologicamente dopo l’erroraccio di San Siro e le parole di Sabatini che, due giorni fa, ha dichiarato: «Non abbiamo ancora deciso se riscattarlo o meno», lasciando intendere che la Roma difficilmente farà affidamento sul danese nella prossima stagione. L’arretramento di De Rossi intanto porterà cambiamenti anche a centrocampo, dove Viviani potrebbe ritrovare una maglia da titolare come regista davanti a Gago e Pjanic. C’è cauto ottimismo anche per quel che riguarda Totti anche se Luis Enrique è intenzionato a concedere un turno di riposo al capitano.
Leggo – Francesco Balzani
Il Tempo – Quattro colpi per il futuro
Quattro. Come I Fantastici Quattro o i quattro dell’Ave Maria. Forse, anzi sicuramente, saranno pure di più. Per il momento, però, è meglio pensare, storpiando il titolo di un noto film di Massimo Troisi, che la nuova Roma voglia ricominciare da quattro. A Trigoria, in fondo, lo si diceva già in tempi meno sospetti, intorno a febbraio, che i lavori in corso erano indirizzati almeno a quattro innesti di qualità. Uno è stato preso, per gli altri tre si continua a lavorare. Il primo dei quattro, quello già acchiappato dal cacciatore di talenti Sabatini, è Dodò. Il brasilianino ha firmato dei moduli brasiliani per il trasferimento e sarà il terzino sinistro della Roma del futuro. Non a caso, ai vari procuratori e agenti di mercato che negli ultimi mesi gli proponevano soluzioni di tutti i tipi per la fascia mancina, Sabatini ha sempre risposto di essere già a posto. Con Dodò, appunto. Se a sinistra la Roma scommette a costo zero, a destra gli piacerebbe spendere qualcosa per Isla. L’Udinese, per il momento, non ha idea di fare sconti (nonostante l’infortunio), lo valuta non meno di 15 milioni e punta a creare un’asta. Il cileno, infatti, piace anche all’Inter, al Napoli, al Chelsea, al Manchester City, al Psg e a un paio di club spagnoli. La Roma, però, può contare sul gradimento del giocatore. Un aspetto, quest’ultimo, che a Trigoria contano di saper sfruttare al momento di sedersi a un tavolo con l’Udinese. Il terzo dei quattro sarà un centrocampista che vada ad incastrarsi alla perfezione con De Rossi e Pjanic.
Uno che piace tantissimo è Christian Eriksen, ventenne danese dell’Ajax con dichiarate simpatie romaniste nate davanti ai videogiochi, seguito da mezza Europa (Manchester United e Milan in testa) e valutato non meno di 15 milioni. L’unico problema, oltre al prezzo non proprio modico, riguarda il livello di compatibilità con De Rossi e Pjanic. La Roma, però, continua ugualmente a seguirlo con molta attenzione ma non trascura altre soluzioni. Dal Brasile, infatti, continuano ad annotare dei movimenti romanisti per i «soliti» Casemiro del San Paolo e Paulinho del Corinthians. Sabatini, però, non perde d’occhio altri due suoi vecchi pallini francesi come Yann M’Vila, che il Rennes sembra ormai rassegnato a cedere in estate, Moussa Sissoko del Tolosa (…) e il suo compagno Etienne Capoue. Il quarto del gruppo, invece, nasce da una pazza – ma non completamente impossibile – idea: Luis Suarez. Un operatore di mercato ha fatto sapere alla Roma che a giugno l’uruguaiano, causa vicenda Evra, vorrebbe e dovrebbe lasciare il Liverpool e la Premier. Il costo del cartellino, per ora, è intorno ai 25 milioni. Le alternative si chiamano Nilmar, Palacio, Destro ed Hernandez. La Roma, però, non si fermerà a quattro: è ancora a caccia di un centrale di rango e negli ultimi giorni è stata segnalata sul fronte balcanico per i vari Markovic, Tomic e Jankovic.
Il Tempo – Matteo De Santis
Gazzetta dello Sport – «Questa Roma di Luis mi piace» Parola di Baggio
È una di quelle volte in cui vorremmo che il tempo, più che saggezza, ci regalasse un’altra occasione, una storia in più da raccontare. C’è Roberto Baggio ai bordi del verde brillante dei campi di Trigoria. Allora è bello immaginare cosa succederebbe se i suoi anni non fossero 45, se capelli e pizzetto non fossero nobilmente brizzolati, se le ginocchia non fossero ormai cigolanti. Troppi «se» per andare lontano. Meglio accontentarsi del presente, dell’affetto con cui lo accoglie la Roma aprendo le porte a lui e tanti altri apprendisti allenatori—in stage—dal passato variamente noto (Bertotto, Carbone, Cauet, Festa, Lorenzini, Mangia, Giunta, Pecchia, Rastelli, Zauli, Ze Maria, Emanuele Filippini).
Lui & Totti Sembrerebbe andare in scena una sorta di Baggio Day,manon è proprio così. Innanzitutto manca l’incontro (assai mediatico) fra il Divin Codino e capitan Totti. I due non s’incrociano, perché il cannoniere giallorosso svolge allenamento differenziato. Peccato, main una immaginaria classifica di notizie, sarebbe gradita anche una chiacchierata tra Baggio e Luis Enrique, reduci entrambi da quel quarto di finale del Mondiale 1994 che regalò gloria all’azzurro e gomitata allo spagnolo, ma stavolta va in scena solo un saluto e una stretta di mano. L’anticipo della chiacchierata di oggi, quando l’allenatore giallorosso salirà in cattedra per spiegare il suo calcio, avendo lasciato per il primo giorno la vetrina ai suoi collaboratori Rafel Cabanellas (preparatore) e Robert Moreno Gonzalez (vice).
Lui & Luis La stima per Luis Enrique, comunque, filtra lo stesso. «Il suo tipo di calcio mi piace, ho trovato l’allenamento e il suo metodo di lavoro che impiega molto interessante», ha raccontato Baggio agli amici. È nel mondo del pallone da troppo tempo per non sapere come la scommessa romanista sia complicata,maai dirigenti giallorossi il Pallone d’Oro dell’Anno di Grazia 1993 ha detto «di non mollare, perché il calcio italiano è conservatore per natura». E ci sarebbe bisogno di proposte che privilegiano lo spettacolo come vuole fare la Roma, sia pure con esiti oggettivamente non irresistibili. Sarà questo il calcio del futuro, il Verbo di Baggio allenatore? È presto per scoprirlo, anche perché forse lui stesso deve scoprire dentro di sé se ha motivazioni abbastanza forti da spingerlo ad entrare in una centrifuga feroce com’è il nostro calcio. Che cambia gli uomini fin dentro l’anima. E non risparmia neppure i monumenti.
Gazzetta dello Sport – Massimo Cecchini
Il Romanista – Da Higuain a Suarez ecco i mister X
Dodò è preso, Isla è vicino, Sissoko non è lontano. E poi ci sono una serie di elementi sotto osservazione, sondaggi, ammiccamenti. Mezzi obiettivi come Palacio ed Eriksen e mezzi sogni di primavera, come il baldiniano Higuain, il calciatore di spessore invocato da De Rossi, poi caldeggiato anche da Baldini e due giorni fa anche da Sabatini. Proprio nell’intervista concessa due giorni fa a Radio Ies, il capo del mercato giallorosso ha lanciato l’amo: «Siamo vicini all’acquisto di un giocatore importante, di grande qualità». Il silenzio obbligato di Sabatini sul nome, il mister X appunto, accende inevitabilmente la fantasia dei tifosi. Qualche certezza c’è, però. Per esempio, che Baldini non è volato negli Usa solo per formalizzare l’accordo con la Disney o per conoscere tutti i soci della cordata a stelle e strisce. No. O meglio sì, è andato soprattutto per quello. Ma negli Stati Uniti ha anche chiesto il placet dei quattro grandi soci, specie quello di Pallotta, per la somma da investire nel prossimo mercato della Roma. La cifra? Tra i 35 e i 40 milioni. Al netto delle cessioni, si intende.
Perché l’anno scorso la proprietà ha investito 40 milioni, lievitati a poco più di 70 milioni con i trasferimenti. Su tutti, quelli di Vucinic e Menez. A chi si riferiva Sabatini? Chi è il mister X? Vediamo. Proviamo a mettere ordine, ricomponiamo i tasselli del mosaico. Tra le altre certezze c’è che la Roma proverà a coprire cinque ruoli. Servono due esterni che sappiano difendere e attaccare, due centrali difensivi, un centrocampista e un attaccante. Il primo acquisto, che però non è stato ancora ufficializzato, è Jose Rodolfo Pires Ribeiro. Alias Dodò. Tanta corsa, tanto carattere, tanta qualità. Potrebbe occupare la casella di terzino sinistro, un ruolo al momento ricoperto da José Angel e Taddei. Solo uno dei due dovrebbe restare. Il vero problema è al centro della difesa. Burdisso resterà. La Roma vorrebbe trattenere Heinze, ma deciderà Gabriel. Uno tra Juan e Kjaer partirà, con il brasiliano fortemente indiziato. Occorrono un paio di rinforzi, pedine di spessore. Sabatini è alla ricerca di un Samuel della situazione, tanto per capirci, anche se sembra il mercato dei centrali difensivi offra poco ai livelli che interessano alla Roma. E cioè quelli alti.
L’ultimo nome uscito è quello di Sebastian Prodl, difensore austriaco del Werder Brema. «Nel campionato italiano, ci sono circa cinque squadre interessate a lui», ha spiegato il suo manager Herald Werner a fastweb.it. Un altro giocatore seguito è Rhodolfo del San Paolo. Costa 6 milioni, ma sul difensore c’è anche il Napoli. Per il ruolo di esterno destro, alto e basso, ma anche per quello di interno di centrocampo, è in pole Mauricio Isla dell’Udinese. È un vecchio pallino di mercato, lo era già con Pradé ds. Adesso potrebbe arrivare. Alla Roma piace molto il ventenne Christian Eriksen dell’Ajax. I rapporti con gli olandesi si sono normalizzati la scorsa estate con l’acquisto di Stekelenburg. E questo potrebbe agevolare un eventuale trasferimento. Pro: Eriksen è un dichiarato tifoso della Roma. Contro: interessa a mezza Europa. Il prezzo del cartellino dipenderà proprio da questo, da chi e da quanti saranno i club effettivamente disposti a prendere il centrocampista. In Francia però insistono: la Roma è a un passo da Moussa Sissoko, stella di centrocampo del Tolosa. (…)
Stando ad alcune indiscrezioni, la Roma starebbe seguendo la pista Suarez, punta del Liverpool veloce e dotata di un ottimo dribbling. In cima alla lista c’è Destro del Siena, che a Roma verrebbe di corsa. Poi c’è Palacio. Ieri, Preziosi ha fatto capire che le possibilità che resti al Genoa sono pochine. «Abito a Genova – ha detto il presidente a Teleradiostereo – e so quanto Palacio sia nei cuori dei tifosi. Quindi alla domanda preferisco non rispondere. In nessun senso». Tra gli attaccanti che a Sabatini piacciono da tempo, occhio a Hernandez. «Sarebbe una bella cosa andare in una grandissima squadra come la Roma e giocare con grandi campioni», ha spiegato l’attaccante a gazzettagiallorossa.it, «ma il mio presente ora è il Palermo e penso solo a quello».
Il Romanista – Daniele Galli
Corriere dello Sport – Osvaldo: “Roma, ci penso io”
Pollice alzato, dubbi finiti: gioca. «Sto bene, è tutto ok, contro il Novara ci sarò». Daniel Osvaldo ha voluto rassicurare i tifosi alla fine dell’allenamento che lo ha riportato nel gruppo dei giocatori sani. Lunedì si era concesso uno stop per recuperare da un affaticamento muscolare. (…)
LA SERIE – Sarebbe stato un disastro perderlo proprio adesso che ha ripreso a segnare: due gol consecutivi contro Genoa e Milan dopo un inizio di anno da incubo tra infortunio e squalifica, una condizione atletica tornata sui livelli autunnali. Contro il Novara, Osvaldo avrà la possibilità di superare nuovamente Borini (andato ko) nella classifica dei marcatori della squadra: i due sono appaiati a quota 9 – ma Borini ha segnato anche una rete in Coppa Italia -, il numero 9 ora punta la doppia cifra. (…)
CON IL CAPITANO – Ci sarà anche Totti, per la prima volta in carriera contro il Novara. Tradito dal terreno scivoloso di Milano, sta curando l’affaticamento a una coscia ma tra oggi e domani rientrerà in gruppo. A meno che Luis Enrique non decida di rinunciare al suo capitano, con una specie di “punizione” per un cucchiaio inappropriato, la Roma dovrebbe proporre l’attacco che meglio ha funzionato in questa tribolata stagione: Totti con Osvaldo e Lamela. (…)
RISCATTO – Proprio Lamela ha qualcosa da farsi perdonare: negli ultimi tre mesi ha mostrato solo un centesimo delle sue qualità e, anche se difeso pubblicamente da Luis Enrique, contro il Milan è stato retrocesso in panchina. Non solo: una volta entrato in campo al posto di Gago, ha partecipato in maniera un po’ indolente allo sfortunato finale di partita. L’infortunio di Borini gli restituisce una possibilità importante per impossessarsi di un ruolo definitivo nella Roma. Non gli restano più tante occasioni per evitare un aggettivo scomodo: acerbo.
LA SPINTA – Sempre che Luis Enrique non decida di lanciare Bojan, costantemente escluso nelle ultime dieci partite. A San Siro si è alzato prima lui di Lamela dalla panchina, quando Totti e Borini sono stati costretti a uscire. Sono cambiate le gerarchie tra gli attaccanti? All’andata, Bojan sbloccò il risultato con un impatto devastante sulla partita nel secondo tempo. Potrebbe essere lui la grande sorpresa di Luis Enrique.
Corriere dello Sport – Roberto Maida
Ag. Rosi: “Ha la fiducia di Luis Enrique e vuole rimanere alla Roma”
Davide Lippi agente del terzino destro della Roma Aleandro Rosi, ha parlato a proposito del futuro del proprio assistito ribadendo la voglia del giocatore romano di rimanere nella Capitale e di mettersi in gioco per dimostrare di meritare il rinnovo contrattuale. Queste le parole dell’agente. “Aleandro sta disputando una grande stagione, per me può giocare ancora meglio di così è un giocatore in crescita che più avanti potrà anche puntare alla nazionale. Lui ora è concentrato sulla Roma evuole meritarsi il rinnovo contrattuale. – continua Lippi a calciomercato.com – Ha uno spelndido rapporto con Luis Enrique e sente la fiducia del tecnico“.
Cetto: “Sissoko è il rinforzo ideale per la Roma”
Mauro Cetto, ex capitano del Tolosa ed attualmente in prestito al Lille dal Palermo, sponsorizza l’arrivo del suo ex compagno di squadra Moussa Sissoko alla Roma. Queste le parole del calciatore argentino: “Moussa è un giocatore impressionante con una grande forza fisica. Ha 22 anni è un giovane di grande esperienza e se la Roma cerca un giocatore in grado di fare la differenza a centrocampo, sfruttando le ripartenze, Sissoko è l’ideale – continua Cetto nelle parole rilasciate a tuttomercatoweb.com – E’ impressionante sopratutto nell’uno contro uno. In gialorsso starebbe benissimo“.
Stramaccioni: ” A Roma chi mi ha trasmesso di più è stato Spalletti”
Il neo tecnico dell’Inter Andrea Stramaccioni ha parlato al sito ufficiale della società nerazzurra del proprio passato giallorosso:
“Un allenatore giovane deve prendere tutto ciò che è interessante, rubare ai più grandi, a Roma chi mi ha trasmesso di più è stato Spalletti, mi ha trattato con affetto e mi sono confrontato molto, mi ha ispirato tante idee, poi il mister ha una passione travolgente”
Baggio: “I metodi di Luis Enrique sono molto interessanti”
Roberto Baggio, vincitore del Pallone d’oro nel 1993, era presente oggi a Trigoria per assistere alla seduta di allenamento della Roma di Luis Enrique. L’ex numero 10, che partecipa al Corso Master per l’abilitazione ad allenatori di Prima Categoria – UEFA Pro, e che farà tappa per due giorni al centro sportivo Fulvio Bernardini, ha potuto osservare i metodi e le tattiche del tecnico spagnolo. Ecco le dichiarazioni di Baggio rilasciate ai cronisti al suo rientro al Park Hotel Mancini: “Luis Enrique mi piace molto, lo abbiamo osservato attentamente oggi e posso dire che il suo metodo di lavoro mi piace ed è molto interessante“.
Repubblica.it – Baggio promuove Luis: “Mi piacciono i suoi metodi”
L’ultima volta che si erano trovati faccia a faccia, il volto di Luis Enrique era una maschera di sangue: Usa 94, la gomitata di Tassotti prima, lo show azzurro dopo, firmato da Roberto Baggio. Oggi, a Trigoria, il nuovo incontro tra l’ex fuoriclasse italiano e il tecnico spagnolo della Roma. Dove l’ex numero dieci nella nazionale Italiana ha potuto assistere, come corsista del Master Uefa Pro per allenatori di prima categoria, all’allenamento del guru asturiano.
Repubblica.it – Matteo Pinci
‘Campo dei miracoli’, Totti: “Un’iniziativa rivoluzionaria, ha bisogno del nostro sostegno”
Sta per nascere il ‘Campo dei miracoli‘ al Corviale, una struttura sportiva polivalente in via Poggio Verde 455 dove sorgerà il primo centro di Calciosociale in Italia. Presenti all’inaugurazione dei lavori di ristrutturazione, iniziati stamattina, il presidente della Provincia di Roma Nicola Zingaretti e il presidente della Fondazione Vodafone Antonio Bernardi, il cui contributo è stato «determinante» per l’avvio del progetto. Senza dimenticare il Capitano della Roma Francesco Totti, che ha sempre sostenuto e promosso l’iniziativa “Campo dei miracoli”. In un messaggio il capitano della Roma si è detto “felice di essere testimonial di un progetto così rivoluzionario» e ha rivolto un appello come riportato dall’Ansa: “Mi rivolgo a tutte le istituzioni, aziende, a tutti i campioni dello sport e a tutti i veri tifosi affinchè sostengano l’impresa della costruzione del Campo dei Miracoli , mi auguro di poter esserci e giocare per la partita inaugurale insieme a tutte le famiglie del Calciosociale”.
Beretta: “La finale di coppa Italia si giocherà a Roma”
‘Ho parlato con Petrucci pochi minuti fa, ora siamo d’accordo: la finale di coppa Italia si giocherà a Roma. Stiamo lavorando e continueremo a farlo nei prossimi giorni per garantire al più alto numero possibile di tifosi di partecipare a questo evento’. Il presidente della Lega Maurizio Beretta commente così all’ANSA la decisione sulla sede della finale di coppa Italia tra Juve-Napoli, in programma il 20 maggio.
Nela: “C’è ancora speranza per il terzo posto”
Sebino Nela, ex difensore della Roma scudettata nell’anno 82/83, ha parlato a proposito del momento della sua ex squadra e della speranza, per gli uomini di Luis Enrique, di riuscire a raggiungere il terzo posto. Queste le sue parole: “Il terzo posto? Non credo sia finita, se la Roma riesce a portare due vittorie nelle prossime due partite lì davanti potrebbero ritrovarsi ammucchiati per la lotta ai preliminari di Champions League. Secondo me c’è ancora qualche speranza“.
Anche a San Siro la Roma ha dimostrato delle difficoltà in fase difensiva, secondo te quale può essere il problema?
“Io credo oramai si possa tranquillamente spostare l’attenzione non più sull’allenatore ma sui calciatori. In moltissime partite dove si è perso punti ci sono stati tantissimi errori individuali e quindi dei calciatori. Senza questi errori ora avremmo un’altra classifica“.
In questi giorni si parla molto di Francesco Totti, può secondo te giocare anche il prossimo anno con continuità?
“Bisognerà valutare bene la condizione del giocatore che ormai ha anche una certa età. Bisogna vedere quanto potrà essere ancora utile e se lo sarà, in quale posizione di campo eccetera. Poi ovviamente starà anche al giocatore stabilire se riesce a reggere i ritmi della stagione e degli allenamenti. Ma, ripeto, queste sono valutazioni che deve fare l’allenatore perché è lui che conta più di tutti. Noi possiamo dire quello che vogliamo ma…”
Cosa salvi e cosa invece è battura secondo te, della stagione della Roma?
“Credo che un bilancio ancora non si possa fare – Conclude Nela nell’intervista rilasciata a asromalive.it – aspetterei la fine della stagione per dare un giudizio. il tifoso vuole arrivare sempre primo, vuole vincere il derby e che la squadra sia chissà cosa. Non mi interessa, io ragiono in maniera differente. Ecco perché voglio aspettare la fine della stagione. Fino all’altro giorno la Roma stava a pochi punti dalla Champions quindi mi sembra che fino ad adesso siamo ancora in bilico. Poi magari arriverà ottava e si faranno discorsi diversi, non lo so…vedremo“.
Preziosi: “Palacio alla Roma? Non dico nulla…”
Prendono quota le possibilità di vedere l’attaccante del Genoa Rodrigo Palacio in maglia giallorossa a partire dalla prossima stagione. Contattato dall’emittente TeleRadioStereo, il presidente del club ligure Enrico Preziosi non ha confermato, né smentito, l’interessamento dell Roma nei confronti della punta argentina. Così il numero uno rossoblu:
Petrucci: “Finale di Coppa Italia? La Lega pensasse pure ad un altro stadio”
Il Presidente del Coni Gianni Petrucci commenta l’ipotesi di non vedere disputata la finale di Coppa Italia tra il Napoli e la Juventus allo Stadio Olimpico di Roma: “A questo punto pensassero ad un altro stadio, per noi il discorso è chiuso – queste le parole di Petrucci riportate dall’Ansa – Il Presidente della Lega Beretta dimentica che l’anno scorso Inter-Palermo ha fatto registrare il tutto esaurito all’Olimpico. Ha voluto mettere una toppa ma non s’è accorto che è rimasto il buco“.
Di Biagio: “Luis Enrique sa come valorizzare i giovani”
Luigi Di Biagio, ex giocatore della Roma ed attuale selezionatore della Nazionale Under 20, in visita oggi a Trigoria ha parlato a proposito del momento della squadra giallorossa.
Quanto cambia fare l’allenatore o il calciatore?
“L’allenatore si occupa della squadra 24 ore su 24, mentre il calciatore ogni tanto stacca. Ci vorrebbero 48 ore in una giornata per fare tutto“.
Che idea ti sei fatto di Luis Enrique?
“Svolge sempre il suo lavoro, certo delle volte – continua Di Biagio a Roma Channel – quando i risultati non sono quelli sperati è difficile accontentarsi, ma ha il pregio di continuare per la sua strada e di aver portato la mentalità di valorizzare i giovani“.
Il calcio giovanile in Italia è in crescita merito anche della Roma?
“Assolutamente si, la Roma ha sempre dato tantissimi giocatori alle Nazionali giovanili“.
Lotta per il terzo posto. Secondo te la Roma può ancora sperare?
“E’ una lotta a tre e vedo il Napoli favorito. Per la Roma il terzo posto è molto lontano, non tanto per i punti ma per il numero di squadre davanti a sé“.
Ag. Sissoko: “La Roma è fortemente interessata al calciatore”
Bakary Sanogo, agente del centrocampista classe ’89 del Tolosa Moussa Sissoko, parla a proposito dell’interessamento da parte della Roma per il talento francese di origine maliana, confermando i contatti avuti in questi giorni con la società giallorossa: “Confermo l’interesse da parte della Roma anche se non mi hanno parlato direttamente ma lo hanno fatto tramite un intermediario. Posso dire che anche altri due club italiani sono interessati al calciatore ma per ora la Roma sembra essere quella più concreta“. Continuano le parole di Sanogo riportate da calciomercato.com: “L’Italia sarebbe naturalmente una destinazione gradita al calciatore. Il Tolosa non vuole perderlo a parametro zero quindi credo che a partire dalla prossima estate il futuro di Sissoko sarà lontano dalla Francia“.



Riecco la politica. La Roma ne sentiva la mancanza. In attesa di sapere a giugno dall’advisor, la Cushman & Wakefield, quale sia la zona migliore per costruire il nuovo stadio, interviene nuovamente il Campidoglio. Per annunciare che «non sarà proprio così facile» farlo. Sono parole di Alessandro Cochi, il delegato del sindaco Alemanno alle Politiche dello Sport di Roma Capitale. «Quando ci indicheranno una o più zone – spiega a romanews.eu – saremo pronti a fornire informazioni logistiche riguardanti le opzioni che ci presenteranno. La Roma ne prenderà atto e farà le sue valutazioni. Ma vorrei ricordare che per fare uno stadio ci vogliono l’ok della Regione, della Provincia e di Roma Capitale. Non è proprio così facile». Curioso. Perché è proprio per evitare polemiche che la Roma si è affidata a un esperto mondiale in materia. La Cushman & Wakefield, appunto. L’impressione è che Cochi voglia lanciare un messaggio alla Roma. Il delegato pare voler sottolinea il ruolo primario, fondamentale quasi, del Comune di Roma nel procedimento: «L’advisor (…) dovrebbe indicare le zone in cui è più consono costruire lo stadio. E’ un’operazione interamente privata. Ovviamente il Comune, come da programma elettorale, ha tutta l’intenzione di procedere a quella che potrebbe essere la conferenza dei servizi. L’iter prevede che poi il progetto passi all’urbanistica, al tavolo del Sindaco, quindi in consiglio e in giunta. E ci si confronterà, visto che la costruzione di uno stadio coinvolge una serie di argomenti tra cui quello delle cubature».















