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Gazzetta dello Sport – La paura di Sabatini? “Controllata”

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Walter Sabatini insiste, e la città non lo capisce. Anche ieri ha battuto sullo stesso tasto. «Abbiamo una paura controllata di questo derby, ci aiuterà a radunare tutte le nostre qualità per imporci. L’importante è che la paura non diventi incontrollabile, perché sarebbe dannosa». Immediata pioggia di critiche dei tifosi sul d.s., che ha aggiunto: «È una sfida molto importante per noi, ma non la più importante. Il 3° posto? È un obiettivo ancora possibile, ma dipenderà proprio dal risultato di questa partita». Nel caso risultasse negativo per la Roma, il d.s. non teme reazioni della piazza. «I tifosi hanno mostrato più maturità di noi e hanno deciso di stare con la Roma. La piazza non ci abbandonerà».

Mentre il terzino José Angel, anche lui nel ciclone e probabile panchinaro, giura: «Abbiamo grande sete di rivincita, sarà una partita equilibrata. Della Lazio temo Klose, ma anche noi abbiamo grandi giocatori. Luis Enrique? Infonde certezze al gruppo». Chiusura dell’intervista sul tema doping: «In Italia c’è un controllo dopo ogni match, in Spagna non è così». Intanto, Nicolas Burdisso fa progressi. Fermo da novembre per la rottura del legamento e del piatto tibiale sinistri, dopo la visita di controllo effettuata ieri al ginocchio, il professor Cerulli che lo ha operato annuncia: «Il recupero sta andando oltre le più rosee aspettative».
Gazzetta dello Sport – Alessandro Catapano

Il Messaggero – Luis, la Lazio per salvare il suo progetto

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Luis Enrique viene amato o odiato a seconda dei risultati della Roma. Se la squadra vince, è un fenomeno. Se perde, un allenatore che non vale una lira. Non è ancora arrivato al punto di farsi amare (o odiare?) o anche solo sopportare indipendentemente dal verdetto settimanale del campo. Ecco perché non c’è un tifoso o un critico (onesto) che dica con certezza: Luis è scarso. Così come non c’è un tifoso o un critico che se la senta di affermare con sicurezza: Luis è uno bravo. Il suo rapporto con l’ambiente è in costante, precario equilibrio e un altro passo falso nel derby, dopo quello del 16 ottobre dello scorso anno, potrebbe costargli caro a livello di gradimento popolare. Perché la tifoseria può, in nome del Progetto, chiudere un occhio sull’eliminazione grottesca in Europa League o sulle tre pappine rimediate in coppa Italia dalla Juve oppure sulle nove sconfitte in campionato, con relativa modesta classifica, ma mal sopporterebbe un secondo ko contro la Lazio. (…)

Libero di fare – sempre e comunque – ciò che vuole con il placet della dirigenza, Luis Enrique sa alla perfezione quale valore abbia la partita contro la Lazio e c’è curiosità per verificare se domani vestirà i panni del fenomeno o dell’allenatore normale, indossati finora con identica disinvoltura, dando per scontato che chiederà alla Roma di fare la consueta proposta di gioco. Una proposta che ha esaltato o fatto avvelenare i tifosi e che, in ogni caso, non ha mai avuto i connotati della continuità. O della regolarità, perché la nuova Roma dopo otto mesi di lavoro continua a giocare o bene bene oppure male male. (…)
Conoscendo l’opinione della dirigenza, Luis domani non rischia niente se non un ulteriore scollamento con la tifoseria: mica una cosa di poco conto, se ci pensate. Al tempo stesso, ecco la singolare sensazione, una vittoria non gli garantirebbe l’impunità futura, come accaduto in passato per altri protagonisti. Roma lo sta ancora studiando mentre lui si sta comportando come uno che ha già capito tutto. O meglio, come uno che tira dritto per la propria strada anche a costo di andare contro tutto e tutti. Un segno di personalità, è la risposta dei suoi ammiratori. Un segno di debolezza, secondo i suoi detrattori.
Oggi, prima dell’allenamento di rifinitura, Luis incontrerà i cronisti e racconterà la sua ennesima verità sul momento della Roma. Come al solito non svelerà nulla riguardo la formazione anti Lazio e di quel minimo che si farà scappare occorrerà tenerne conto nella giusta misura, essendo lui abituato ad affidarsi a una più o meno voluta pretattica. Totti è pronto, De Rossi pure e anche Perrotta smania, visto che c’è da sostituire lo squalificato Gago. L’importante, per tutti, sarà arrivare in perfetto orario domani mattina alla riunione tecnica.
Il Messaggero – Mimmo Ferretti

Il Romanista – Pjanic ok. Sorpresa Bojan?

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Come previsto Miralem Pjanic si è allenato col gruppo e la sua presenza per il derby non è più in bilibo. A questo punto la squadra che affronterà la Lazio domani pomeriggio sembra fatta per otto undicesimi. Tre sono i dubbi che Luis Enrique dovrà sciogliere dopo l’allenamento di stamattina (anticipato alle 11 e preceduto dalla conferenza stampa delle 10): chi sarà il terzo di centrocampoe chi tra Lamela, Bojan e Borini affiancherà Francesco Totti in attacco.

Partiamo proprio da qui: il Capitano ha ormai completamente smaltito il pestone all’alluce del piede sinistro rimediato tre giorni fa in allenamento e, dopo aver saltato la partita d’andata, domenica sarà regolarmente al suo posto. Accanto a lui dovrebbero esserci Lamela, che due giorni fa non si è allenato in campo ma solo in palestra per colpa di un ritardo aereo e che invece ieri era regolarmente al suo posto, e Borini, tornato ancora più carico e convinto del solito dalla convocazione in Nazionale. Bojan però scalpita: lo spagnolo, dopo il gol all’Inter di un mese fa, ha visto il campo col contagocce e aspetta la sua occasione.

Chi lo ha visto a Trigoria in questi giorni lo descrive come prontissimo, in questa settimana, approfittando anche dell’assenza dei compagni di reparto si è allenato bene, e spera di aver convinto Luis Enrique a dargli un’occasione. Sembra difficile, al momento, togliere la maglia da titolare a Borini, il capocannoniere della Roma con 8 gol stagionali (7 in campionato più 1 in Coppa Italia), più semplice potrebbe essere soffiarla a Lamela, che non ha giocato al meglio le ultime partite ma a cui però l’allenatore spagnolo rinuncia sempre a malincuore. Tra 24 ore la decisione. Così come tra 24 ore ci sarà la decisione in merito al centrocampo. Due posti sono sicuri, e ci mancherebbe altro: sono quelli di Daniele De Rossi, regista davanti alla difesa, e, come detto, Miralem Pjanic. In quattro si giocano l’altra maglia da intermedio: Greco, al momento favorito, Simplicio, Marquinho e anche Perrotta. Ognuno si gioca le sue carte: il primo è segnalato in gran forma, il secondo è una sorta di talismano delle stracittadine, il terzo è il nuovo acquisto che potrebbe anche essere utile con suo sinistro da fuori aerea e il quarto ha l’esperienza che in partite del genere conta eccome. La stessa esperienza ce l’hanno anche tutti gli altri sicuri del posto in difesa: Stekelenburg in porta, Rosi a destra, Taddei a sinistra e la coppia formata da Juan e Heinze al centro.

Panchina quindi, e non è una novità, per Kjaer e José Angel. Ieri la squadra si è allenata molto sugli schemi offensivi e sulle marcature nell’uno contro uno. Evidentemente, i ricordi di Miroslav Klose fanno ancora paura. Al Bernardini c’era il Ct dell’Argentina, Sabella.
Il Romanista – Chiara Zucchelli

Il Messaggero – Perrotta o Simplicio con De Rossi e Pjanic

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In quattro per una maglia. Con il recupero di Pjanic, che ieri ha svolto l’intera seduta senza avvertire nessun tipo di problema al retto femorale , e il rientro di De Rossi – puntualità alla riunione tecnica permettendo – l’ultimo posto a centrocampo, quello dello squalificato Gago, se lo contendono Simplicio, Greco, Perrotta e Marquinho. Il primo è il grande favorito. Ha recuperato dalla distorsione alla caviglia sinistra che lo aveva costretto ai box giovedì e con lui andrebbe a ricomporsi un trio che già molte volte è stato schierato da Luis.

Qualora invece il tecnico spagnolo fosse preoccupato maggiormente dalla mancanza di punti di riferimento che fornirà la Lazio e la conseguente densità che ci sarà in mediana, ecco che le quotazioni di Perrotta e Greco sarebbero in netto rialzo. L’incursore calabrese non parte titolare dal 4 dicembre (Fiorentina-Roma) e ultimamente non ha trovato molto spazio. (…). L’alternativa, sarebbe rappresentata da Greco. Rimane poi Marquinho: il brasiliano a Bergamo ha dimostrato di non essere ancora pronto ma con Luis Enrique (che ha anticipato l’allenamento odierno alle ore 11) non è esclusa la conferma. (…)
Il Messaggero – Stefano Carina

Il Messaggero – “Pronto per la Lazio”

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David Thorne, ambasciatore degli Stati Uniti in Italia, si alza e raggiunge la prima fila dell’aereo che riporta Daniele De Rossi e Fabio Borinida Genova a Roma.

[…] In mezzo a campioni e giovani, Fabio si è infilato di prepotenza. Con 8 gol, 7 in campionato e 1 in Coppa Italia, è il miglior marcatore stagionale della Roma. Assente Osvaldo, sarà lui il bomber di riferimento contro la Lazio.
Borini, all’andata saltò il derby per infortunio. Come se lo immagina?
«Mi appresto a viverlo come l’ultima gara giocata, la prima in azzurro».
In che senso?
«Sono molto curioso. Non ho mai giocato un derby. Sarà una grande novità e dovrò farmi trovare pronto».
E’ stato al Chelsea. Londra è città di derby. Nemmeno lì ne ha mai vissuto uno?
«No. Ma, comunque, i derby londinesi non hanno niente a che vedere con quello di Roma. Non possono essere paragonati alla sfida di domenica all’Olimpico. Qui sono un’altra cosa».
Ha esordito in azzurro. La sua è una stagione d’oro davanti alla porta, come mai mercoledì ha fatto cilecca?
«Colpa dell’emozione. Ma ci sta. Ho avuto due-tre chance e non le ho sfruttate. Per come sono fatto, il gol mi è mancato. Entrare in corsa, però, non è mai facile. Come sempre ho cercato di dare tutto».
Si sente solo generoso?
«E’ una mia caratteristica. Con Prandelli ho fatto l’ala. Nessun problema, non mi dispiace fare l’esterno. Importante per me è trovare spazi in avanti».

Quanto è stato importante Luis Enrique per Borini?
«Devo tutto a lui. Mi ha dato fiducia anche quando ero infortunato. Anche Ferrara, però, mi ha aiutato tantissimo».
Come si comporta l’asturiano con il gruppo?
«Inflessibile, severo a suo modo. Ma le regole le sanno tutti. Ha grande carattere. E carisma».

Quindi non è stata una sorpresa per voi l’esclusione di De Rossi, domenica a Bergamo?

«Se ci sono le regole, le dobbiamo rispettare. Ho spiegato che a me non sarebbe accaduto perché arrivo venti minuti prima. Ma ho detto così per stemperare la situazione che era stata un po’ ingigantita. Daniele, tra l’altro, mi aiutato molto durante la gara contro gli Usa, mi suggeriva che cosa fare. Mi incitava».

Non ha sentito la pressione di una piazza particolare come quella di Roma?
«No. Mi sono, però, isolato dentro una bolla, senza ascoltare le radio e leggere i giornali. Penso a fare il mio lavoro, perché so che è un ambiente complicato».
Che cosa le ha detto Luis Enrique dopo la convocazione in Nazionale?
«Mi ha mandato un sms per complimentarsi».
Quale il prossimo obiettivo?
«Penso a una partita alla volta. Essere entrato nel gruppo azzurro è una grande soddisfazione, ma la svolta nella mia carriera sarebbe la convocazione per l’Europeo».
Il Messaggero – Ugo Trani

Corriere dello Sport – C’è Juan, la Roma sorride

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Il segnale di una ritrovata importanza gli è arrivato direttamente dalla panchina, nel secondo tempo di Atalanta-Roma. Con la squadra ormai disarmata e in pugno a un avversario magnanimo, Juan è stato sostituito da Luis Enrique. Avrebbe rischiato di farsi male, prima della settimana del derby, ma soprattutto avrebbe rischiato l’ammonizione che sarebbe costata la squalifica. Mai richiamo fu più gradito.

FUORI DISCUSSIONE – Quel cambio è la prova che Juan contro la Lazio giocherà, nonostante la frenesia di Kjaer che spinge dalle retrovie per meritare un posto scacciacrisi. Dopo l’infortunio di Burdisso e gli acciacchi che ne hanno frenato la partenza, Juan è tornato un elemento indispensabile per la difesa. Luis Enrique non può rinunciare a un difensore della sua esperienza e della sua qualità nella fase più delicata della stagione, che mette in gioco il futuro della Roma. Nei primi tempi tra capo e giocatore non c’è stato feeling professionale: Luis Enrique pretendeva un’intensità di allenamenti che Juan, nazionale brasiliano ultratrentenne, non aveva mai provato. Ma la stima non è mai venuta meno. Nella testa dell’allenatore, anzi, la coppia centrale di base della Roma sarebbe stata Juan-Burdisso. (…)
LE DECISIONI – Domani il partner di Juan dovrebbe essere ancora Heinze: Juan ha giocato dall’inizio le ultime undici partite di campionato, mentre Heinze nello stesso periodo è rimasto fuori soltanto una volta. Non ci saranno sorprese, sempre che nelle prossime ore non succeda qualcosa che convinca l’allenatore a stravolgere la difesa. E così Juan arriverà a dodici partite di fila: da due anni, causa fastidi a muscoli e ginocchio, non giocava con tanta continuità. (…)
I PRECEDENTI – La sua partecipazione alla sfida con la Lazio è incoraggiante anche da un punto di vista statistico. Perché Juan, acquistato nell’estate 2007 dal Bayer Leverkusen, ha vinto cinque derby su sei nella Roma: ha perso soltanto (2-3 al 92’!) il 19 marzo 2008, in cui regalò un rigore a Rolando Bianchi. Per il resto, da queste partite ha ricevuto soltanto gratificazioni. (…)
EMOZIONE – Nonostante la freddezza apparente, l’atteggiamento disincantato, Juan riconosce l’unicità del derby. Conosceva l’atmosfera accesa di Flamengo-Fluminense a Rio de Janeiro, ha imparato la passione dei tedeschi per Bayer-Colonia, ma Roma-Lazio è un di più.  «Mi sono accorto dalla prima vigilia, cinque anni fa – ha raccontato –  di cosa significhi questa partita. Totti e De Rossi sono romani e la sentono, ma anche noi. Proveremo a vincerlo per fare contenti i tifosi: sarebbe importantissimo anche per la classifica e per i nostri obiettivi»
Corriere dello Sport – Roberto Maida

Derby, Josè Angel: “Abbiamo sete di rivincita”

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Il terzino della Roma Josè Angel, a -2 dal derby capitolino, si è concesso ai giornalisti spagnoli di Eurosport. Il numero 3 giallorosso ha parlato della stracittadina di domenica prossima per poi spaziare su altri temi: da suo inserimento nella nuova realtà italiana al rapporto con Luis Enrique, per finire alle differenze tra Liga e Serie A.

IL DERBY: “Abbiamo una grande sete di rivincita sia per la sconfitta all’ultimo minuto subita all’andata sia per l’ultimo bruciante ko contro l’Atalanta. Entrambe le squadre vengono da un momento particolare ed è difficile trovare una favorita. E’ una gara molto importante ma non decisiva. Mi aspetto una partita equilibrata anche se a mio avviso la chiave per spuntarla è avere il controllo del possesso palla. Se saremo bravi a fare questo avremo buone chance di portare a casa il derby”.

ATTENTI A KLOSE: “Il tedesco è una grandissimo giocatore, dobbiamo essere concentrati in difesa e impedirgli di fargli arrivare palloni invitanti in mezzo all’area dove è micidiale. Anche la Roma però ha tanti giocatori che possono risolvere questa sfida mi riferisco a Totti, Osvaldo, Pianjc e Lamela. Erik non lo conoscevo ma ha stupito tutti qua in Italia: è rapido, forte, poderoso. Entro un paio d’anni prevedo sarà uno dei giocatori più importanti d’Europa”.

LUIS ENRIQUE: “A Roma ogni giorno va meglio rispetto al precedente anche se i ritmi e lo stile sono assai differenti. La gente qui è veramente malata per il calcio e ha un amore viscerale per la squadra. Il mister? Luis Enrique è un ottimo tecnico, lo ha dimostrato al Barça B e anche qui a Roma sta facendo buone cose. Ha un idea molto chiara di calcio e la trasmetta ai suoi calciatori. Questo è molto importante perché infonde certezze al gruppo”.

LIGA-SERIE A: “Si tratta di due campionati molto differenti. Ci sono grandi giocatori sia qui che in Spagna però in Italia tutte le partite sono complicate e il livello di competizione è molto alta. Nella Liga la lotta per il primato è ridotta a Barça a Real, in Italia non è così ci sono almeno quattro o cinque squadre che possono contendersi il primato. Il doping? Su questo tema gli italiani sono decisamente più sensibili che in Spagna. Ogni weekend in cui c’è una partita c’è un controllo. In Spagna non è così”.

 

Repubblica.it – Simplicio: “Nessuna paura”. Bojan favorito su Lamela

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Io non ho paura“. Fabio Simplicio sembra quasi smentire il proprio direttore sportivo quando, dal Campidoglio, smonta in una parola l’ansia da derby di Sabatini, che aveva confidato di avere “moderata paura” della sfida. Il centrocampista brasiliano, invece, è anche pronto a candidarsi: “Nelle tre volte in cui ho giocato contro la Lazio sono sempre stato importante per la squadra“. Un gol e due rigori procurati, nelle stracittadine della scorsa stagione, soprattutto 3 vittorie su 3. Non abbastanza per convincere Luis Enrique a regalargli una maglia nella partita d’andata, persa al 93′ con un lampo di Klose. Chissà se avrà imparato la lezione.

SIMPLICIO, L’UOMO DERBY SI CANDIDA – Stavolta, a dire il vero, Simplicio potrebbe davvero scendere in campo dal primo minuto. Anche perché l’assenza dello squalificato Gago costringerà l’allenatore asturiano a ridisegnare il centrocampo. E Simplicio, rimasto fuori dalla lista dei convocati sia contro il Parma che a Bergamo per far posto a un Marquinho lontanissimo dall’essere in forma campionato, è il nome scelto più spesso per sostituire l’argentino arrivato in estate dal Real Madrid. Con Pjanic perfettamente recuperato, con De Rossi che dopo l’esilio in tribuna di Bergamo è tornato a sorridere e guiderà il centrocampo, una maglia sembra inevitabilmente destinata a finire sulle spalle del brasiliano. Che la paura da derby non sa neanche cosa sia: “È una parola che non fa parte del nostro vocabolario, vincerà chi sarà più concentrato. Cosa mi preoccupa dei biancocelesti? Nulla. Siamo sereni e stiamo bene per affrontare questa partita al massimo“. Anche perché vincere potrebbe voler dire riaprire il terzo posto: “Ci proveremo fino all’ultimo, il campionato è strano, ci sono ancora tante partite e può succedere di tutto“. Ma il brasiliano non è l’unico a candidarsi per una maglia.

BOJAN SCALPITA, LUIS CI PENSA – Novanta minuti da spettatore, seppure in panchina, a Bergamo. Prima, soltanto 116 minuti in 6 gare, spezzoni o poco più, tutti da subentrato. La vita romana di Bojan non deve somigliare a come l’aveva immaginata in estate, quando per scappare da Barcellona aveva scelto di soddisfare l’attesa di Luis Enrique, che intorno a lui voleva costruire il reparto avanzato della sua prima Roma. L’ultimo match da titolare in campionato nel nubifragio di Catania (gara sospesa), poi in coppa Italia nella disfatta di Torino con la Juve. Poi, per tutto il resto dell’inverno, è rimasto sotterrato da quella neve di cui si è sorpreso così tanto riempiendo twitter e facebook con una collezione di scatti degna di un’esposizione fotografica. Ora che la neve s’è sciolta e che la temperatura torna a scaldarsi, lo spagnolo sembra pronto ad abbandonare social network e playstation per tornare in campo. Luis Enrique ci pensa, lui è segnalato tra i più vivi in allenamento. Chissà che alla fine il guru asturiano che tanto aveva spinto per averlo non scelga di preferirlo a Lamela, a cui tanto piacerebbe festeggiare il compleanno sul campo, dopo averlo anticipato ricevendo in regalo da Messi gli scarpini della tripletta della “Pulga” alla Svizzera. Non saranno la sua taglia, ma chissà quanto vorrebbe indossarli per giocare il suo primo derby romano. Eppure, Luis pensa ad altro: la rivincita di Bojan.

SABATINI: “ULTIMO TRENO PER IL TERZO POSTO” – Una cosa è certa: stavolta anche Luis sa di non poter sbagliare scelta. Anche Sabatini, stamane in Campidoglio per inaugurare l’iniziativa “Roma e Lazio contro razzismo e antisemitismo“, ha voluto ribadire quanto per la Roma di oggi il match sia di importanza cruciale: “Il terzo posto dipenderà dal risultato di questa partita, ma anche se dovesse arrivare una sconfitta, la piazza non ci abbandonerà“. Più una richiesta che una certezza. Anche se fino a oggi “i tifosi hanno dimostrato di essere molto più maturi di noi. È vero, abbiamo una moderata paura, che sta crescendo con l’avvicinarsi della partita. Ma ci servirà per raccogliere e mettere in campo tutte le nostre risorse, energie e qualità“. Il direttore sportivo confida in uno di quei lampi di grande Roma visti in questa stagione: “Siamo una squadra capace di qualsiasi impresa. Stiamo facendo un percorso e arriveremo in fondo, ma non sarà il risultato di una singola partita a cancellare la Roma o a portarla nell’Olimpo“. L’Olimpico, quello sì, l’aspetta.

Repubblica.it – Matteo Pinci

Intitolazione strada a Franco Sensi, Pomarici: “La zona potrebbe essere Aurelia”

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il Presidente dell’Assemblea Capitolina Marco Pomarici, durante un evento in Campidoglio, ha risposto alle domande in merito l’intitolazione di una strada romana all’indimenticato Presidente della Roma Franco Sensi. Queste le sue parole: “La parte logistica sta terminando il suo percorso e anche la zona è stata individuata, dovrebbe essere l’Aurelia – continua Pomarici come riportato da Omniroma – Mi piacerebbe che l’inaugurazione della strada coinvolga sia la vecchia società sia la nuova“.

A riguardo ha parlato anche il vicecapogruppo Pd di Roma Capitale, Fabrizio Panecaldo: “Positivo il fatto che stia proseguendo l’iter di intitolazione della strada al Presidente dell’As Roma Franco Sensi, proprio a due giorni di distanza dal derby capitolino propongo all’amministrazione comunale di procedere alla dedica di una strada della capitale anche allo storico Presidente della Lazio Umberto Lenzini“. Continua, tramite l’agenzia adnkronos: “Lunedì presenterò una mozione in assemblea capitolina,  per ricordare colui che ha portato la prima volta nel dopoguerra lo scudetto nella città di Roma“.

Roma Primavera-Nocerina, in diretta dalle 14.25

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L’As Roma tramite il suo profilo ufficiale Twitter, comunica che la partita della Roma Primavera allenata da Alberto De Rossi, contro la Nocerina sarà trasmessa in diretta sul canale telematico giallorosso RomaChannel, a partire dalle 14.25.

Prof. Cerulli: “Burdisso sta recuperando in fretta, è un professionista scrupoloso”

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Il Prof. Giuliano Cerulli, dopo la visita di controllo al centro di Arezzo della Let People Move, al difensore della Roma Nicolas Burdisso, operato lo scorso novembre a cause delll’infortunio rimediato con la nazionale argentina, ha dichiarato: “Il recupero di Burdisso sta andando oltre le più rosee aspettative. E’ un professionista scrupoloso, seguito per il recupero da uno staff tecnico e medico di straordinaria preparazione“. Secondo quanto riportato dal sito ansa.it lo staff medico del professore, pronostica un ritorno in campo dal parte dell’argentino per la fine di maggio.

Derby – DiBenedetto presente in tribuna insieme a Tacopina

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Il Presidente della Roma, Thomas DiBenedetto, sarà in Tribuna per assistere all’attesissimo derby capitolino. Il suo arrivo nella Capitale è previsto domenica mattina, e dopo un incontro con alcuni dirigenti giallorossi, come riportato dal sito forzaroma.info, lo ‘Zio Tom‘ si recherà allo Stadio Olimpico. Accanto alui per tifare Roma, anche Joe Tacopina, da ieri nella capitale. Piccola curiosità, la societa As Roma, ha respinto molte richieste a parte di politici o parenti degli stessi per i biglietti omaggio. In tribuna Autorità solo personaggi che fanno parte delle istituzioni al quale l’invito spetta direttamente al Coni.

Bologna-Novara, posticipata alle ore 18.30

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La partita valida per la 26esima giornata del campionato di Serie A, tra il Bologna e il Novara, in programma domanica 4 marzo alle ore 15.00 allo Stadio Renato Dall’Ara, sarà posticipata alla ore 18.30. La decisione come riporta l’agenzia adnkronos, è stata presa su richiesta della società Emiliana, per evitare la concomitanza con i funerali di Lucio Dalla, prima del match sarà osservato un minuto di silenzio in ricordo del cantautore.

Derby – Zingaretti (pres. Prov. di Roma) : “Mi auguro sia uno spot di lealtà per il calcio italiano”

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Nicola Zingaretti, Presidente della Provincia di Roma, ha parlato a proposito dell’attesissimo derby capitolino. Queste le sue parole riportate dall’agenzia adnkronos: “Spero che il derby di domenica posso diventare un vero e proprio spot per il calcio italiano, una festa sugli spalti e nonPer questo mi auguro che Roma e Lazio con le rispettive tifoserie dimostrino ancora una volta che la nostra città è anche la capitale dello sport, riuscendo a far dimenticare i veleni e le polemiche che stanno macchiando l’immagine del calcio italiano”.

Derby – Ciocchetti (vic.pres. Regione Lazio) : “Spero sia un grande partita all’insegna della non violenza”

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Luciano Ciocchetti, vicepresidente della Regione Lazio, a margine della seduta di Giunta, in merito al derby in programma domenica 4 marzo alle ore 15.00 ha dichiarato: “Spero sia una grande partita, ma sopratutto una festa delle due tifoserie– continua il vicepresidente tramite il sito ansa.it – un derby caratterizzato dalla non violenza. Dobbiamo continuare sulla tradizione degli ultimi anni in cui i derby sono diventati esempio di civiltà anche negli sfottò delle tifoserie“.

Derby – L’apertura dei varchi anticipata alle ore 12.00

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Il questore Taglienta, in vista del derby in programma, domanica alle 15.00, considerando la previsione dei rappresentanti di Roma e Lazio, ‘del tutto esaurito‘, come riportato dal sito adnkronos, ha chiesto il potenziamento del numero degli steward, che saranno affiancati anche da personale in borghese della Questura per assicurare i controlli al prefiltraggio ed al filtraggio. Nella stessa direzione è stata condivisa l’opportunità di anticipare l’apertura dei varchi alle ore 12. È stata confermata la destinazione della Tribuna Tevere a abbonati e tesserati della Roma, a scolaresche, nonchè a minori degli anni 14 e ad over 65. Nello stesso settore saranno inoltre ospitati un gruppo di ragazzi disabili. Previsto per l’occasione anche l’arrivo di 19 pullman con ragazzi delle scuole calcio di Roma e Lazio. Al fine di assicurare l’attento monitoraggio delle aree limitrofe dello stadio, è stato pianificato il dispositivo «ad ampio raggio».

Derby – Bagni a Pagine Romaniste: “Vedo favorita la Roma. Colpito dalla maturità del giovanissimo Lamela”

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Salvatore Bagni, ex-calciatore di Inter e Napoli nonchè noto commentatore e opinionista televisivo, contattato dalla redazione di PagineRomaniste.com, ha rilasciato, in vista del derby di domenica e sulla corsa Champions, le seguenti dichiarazioni: “Di solito non faccio pronostici sul derby, (ride, ndr.) , ma domenica vedo favorita la Roma. La Lazio ha dimostrato di avere maggiore continuità. I giallorossi stanno facendo anche di più rispetto a quanto ci si aspettava. Sinceramente non pensavo che la formazione allenata dal tecnico asturiano potesse lottare per un posto in Champions“.

E infine un giudizio sui giovanissimi Erik Lamela e Fabio Borini: “In casa Roma sono quelli che mi hanno maggiormente impressionato. La maturità di Lamela, pur essendo un ’92, è qualcosa di fantastico“.

Alessandro Spadoni

Allenamenti Roma – Pjanic e Simplicio in gruppo, Cassetti e Gago lavorano in palestra

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Da Trigoria – Mario Chiapperi

A due giorni dal derby capitolino la squadra giallorossa scende in campo sul terreno del centro tecnico Fulvio Bernardini di Trigoria. Domenica arriva la Lazio e i giallorossi devono vincere per cercare di raggiungere il terzo posto in classifica. Luis Enrique non potrà contare sugli squalificati Osvaldo, Gago e Cassetti. Indisponibile Nicolas Burdisso. Da valutare le condizioni di Pjanic uscito malconcio dall’amichevole con la sua nazionale e assente all’allenamento di ieri. Circa 30 tifosi presenti a Trigoria.

14.00 – Squadra sul campo B. Presenti tutti i giocatori, anche Pjanic si allena con il resto del gruppo. Simplicio, uscito ieri in anticipo, si allena con i compagni, così come l’argentino Lamela. Cassetti e Gago, squalificati contro la Lazio, stanno lavorando in palestra.

14.20 – Ora il gruppo esegue un torello abbinato ad esercizi con il pallone.

14.25 – Il gruppo, terminato il lavoro di riscaldamento, è riunito intorno al tecnico.

14.35 – Distributi i fratini per la circolazione palla, due le squadre formate da Luis Enrique. Pjanic e Osvaldo eseguono un lavoro differenziato sul circuito di paletti e cinesini.

14.40 – Pjanic torna a lavorare in gruppo. Dopo il riscaldamento ha eseguito una corsa con cambi di direzione iniseme ad Osvaldo.

14.50 – Ha inizio il lavoro di attacco contro difesa. Kjaer e Juan, che indossano il fratino verde, si alternano nella marcatura sull’attaccante che si inserisce per ricevere il cross dalle fasce.

14.55 – Luis Enrique insiste sugli schemi tattici: esercitazione 11 contro 0.

15.06 – Inizia un mini torneo con tre squadre

FINE

SERIE A: ROMA-LAZIO (Stadio Olimpico– 4 marzo 2012 – ore 15.00)
INDISPONIBILI: N. Burdisso.
IN DUBBIO: Pjanic, Simplicio.
SQUALIFICATI: Osvaldo, Cassetti e Gago.
PROBABILE FORMAZIONE (4-3-3): Stekelenburg; Rosi, Juan, Heinze, Taddei; Marquinho, De Rossi Pjanic; Borini, Totti, Lamela.

Alemanno: “Le società facciano veramente partire i progetti per lo stadio”

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Il sindaco di Roma Gianni Alemanno, interpellato sul derby Roma-Lazio di domenica, a margine della presentazione della Maratona di Roma ha parlato del progetto stadi: “Credo sia il momento per fare arrivare da parte di tutti i tifosi una sollecitazione alle società per far partire veramente i progetti dei nuovi stadi. È tanto tempo che i tifosi aspettano, moltissimi me lo chiedono, ora sta ai presidenti dare un segnale che si parte davvero con questi nuovi stadi. L’Olimpico è bellissimo, è un grande stadio per l’atletica ma poter vedere una partita a bordo campo è tutta un’altra cosa”.

Roma-Lazio, Graziani: “Vinceranno i giallorossi 2-1”

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Ciccio Graziani, intervenuto ai microfoni di Radio Manà Sport, ha parlato del derby Roma-Lazio di domenica prossima alle ore 15. Queste le parole dell’ex attaccante giallorosso: “Sarà un derby molto duro ma credo che alla fine vincerà la Roma 2 a 1. Roma-Lazio non è una partita come le altre, il derby è una gara speciale e va preparato in modo diverso, sia dal punto di vista atletico che mentale. Luis Enrique dovrà fare attenzione alla fase difensiva perchè la Lazio con le accelerazioni di Hernanes può far male in contropiede. I biancocelesti dal punto di vista tattico arrivano più preparati. La Lazio è una squadra compatta e ben messa in campo da Reja, ma la Roma credo vorrà la rivincita del derby d’andata. I derby? L’avversario che soffrii maggiormente nel derby fu Lionello Manfredonia, era molto difficile liberarmi in area perchè sapeva marcare molto bene, però allo stesso tempo mi divertivo molto nel lottare con lui. Sono convinto che sarà la Roma a vincere il derby 2 a 1″.