Marcos Lopez, ex collaboratore di Luis Enrique che ha lasciato Trigoria da qualche mese, attraverso Twitter ha dichiarato: “24 ore all’ora X, non dobbiamo dimenticare che noi siamo la Roma. Forza Roma!”.
Twitter, Marcos Lopez: “24 ore all’ora X, non dobbiamo dimenticare che noi siamo la Roma”
Roma-Lazio, Marquinho: “Dobbiamo vincere il derby per la Champions”
Marquinho, il neo acquisto giallorosso, si appresta a vivere il suo primo derby. Il centrocampista brasiliano ha parlato della gara di domani pomeriggio in un’intervista a ‘O Globo’: “Sarebbe il mio secondo match dal primo minuto contro la Lazio, in un “classico” che muove la città. L’apprensione qui è molta, vista la pressione che abbiamo per andare nel gruppo che lotta per i primi tre posti che valgono la Champions. Oltre a questo, il nostro avversario ha sette punti di vantaggio in confronto a noi. Dobbiamo vincere il derby, avvicinarci a loro in classifica e guadagnare morale per entrare nella lotta per il posto Champions. E’ con questo obiettivo che entrerò all’Olimpico, con molta volontà di iniziare a farmi un nome qui in Europa. Lazio? Stanno facendo una bella stagione e hanno giocatori talentuosi e consacrati. Hernanes è in un ottimo momento, per non parlare di Klose, attaccante che fa goals come pochi”.
Primavera, Roma-Nocerina 4-0
Tabellino Roma-Nocerina Primavera 4-0
Roma (4-2-3-1): Pigliacelli; Sabelli, Carboni, Rosato, Nego; Verre (69′ De Marco), Cittadino; Frediani, F. Ricci (59′ Pagliarini), Lopez; Leonardi (72′ Ferrante).
A disp: Proietti Gaffi, Barba, Romagnoli, Politano.
All.: De Rossi.
Nocerina (4-3-3): De Luca; Corso (46′ Tirozzi), Giorgio, Saurino, D’Amato; Esposito, Spanò (59′ Raimo), Chiavazzo; Aliatieri, Figliolia (80′ Vigo), Bongiovanni.
A disp: Fantasia, Grimaldi, Fragliasso, Simonitti.
All.: Siviglia.
Marcatori: 49′, 52′, 82′ Lopez, 70′ Frediani.
Ammoniti: 43′ Rosato (R), 84′ Cittadino (R).
Espulsi: /
Roma-Lazio, Reja: “Apprezzo Luis Enrique ma conosciamo le caratteristiche della Roma”
Edy Reja, allenatore della Lazio, prossimo avversario della Roma in campionato, nella conferenza stampa della vigilia ha parlato della sfida dell’Olimpico: “Konko e Radu sono out, ieri abbiamo fatto l’ultimo tentativo ma sono fuori tutte e due. Sappiamo che la Roma mette molta intesità nella prima mezz’ora. Le ripartenze andranno fatte bene, conosciamo le caratteristiche della Roma e non faremo i soliti 15 minuti. Hanno una filosifa di gioco diversa, ma cercano di favorire tutti i giocatori nel gioco offensivo e partecipano con gli esterni e i centrocampisti, e gran parte delle partite che hanno fatto così hanno visto esprimendo un calcio gradevole. Certo, poi la situazione può creare problemi, al primo contropiede possono essere colpiti. Appprezzo Luis Enrique per l’equilibrio che sta dando e per la filosofia che vuole portare. Chiaro che bisogna avere pazienza, è una squadra giovane e non può far altro che migliorare. Non hanno giocatori che hanno carenze, e domani ci saranno calciatori determinanti per dare sicurezza, Totti e De Rossi. E’ una squadra che può solo che crescere. Auguriamoci che non lo faccia domani. So bene l’importanza del derby e come si vive a Roma. La grande sensazione che ho avuto è la vittoria nel derby precedente, è stata l’apice della soddisfazione e uno dei più bei momenti della mia carriera. E’ sempre una partita ma riveste un importanza per l’ambiente. Mi auguro soddisfazioni per la Lazio come all’andata. Questo derby va giocato con il cuore e con la testa. Le motivazioni sono altissime, ma bisogna avere anche lucidità. Penso che la gara precedente ci abbia insegnato molto, ci dispiace per l’assenza di giocatori che potevano creare difficoltà alla Roma come Lulic, troveremo altre soluzioni. Un punto debole della Roma? Non ce ne sono, bisognerà sfruttare gli sapzi che concede. Bisgona cogliere l’attimo, ma non faremo una partita d’attesa”.
Roma-Lazio, Di Francesco: “Per i giallorossi è una partita fondamentale per il terzo posto”
Eusebio Di Francesco, ex centrocampista della Roma, è intervenuto a Radio Sport 24 per parlare del derby Roma-Lazio di domani pomeriggio: “Per la Roma è una partita fondamentale per inseguire il terzo posto. Bojan o Lamela con Totti e Borini? Sono due ottimi giocatori, ma ho una predilezione per Lamela. Caso De Rossi? La decisione va al di là del valore del giocatore. Se la Roma avesse vinto a Bergamo, Luis Enrique sarebbe stato un grande. Daniele non ha fatto nulla di grave, ma se ci sono delle regole è giusto che siano rispettate“.
Facebook, Di Francesco in visita a Trigoria
Eusebio Di Francesco, ex allenatore del Lecce ed ex giocatore giallorosso, ha visitato il centro sportivo Fulvio Bernardini di Trigoria per salutare vecchi amici e per caricare la sua ex squadra in vista del prossimo derby con la Lazio. L’ex centrocampista giallorosso si è concesso una foto con Francesco Totti, ripresa dalla pagina ufficiale di Facebook della Roma. I due sono stati i grandi protagonisti del derby giocato il 29 novembre 1998, Lazio-Roma 3-3, segnando rispettivamente il gol che diede inizio alla rimonta e quello del pareggio. Di Francesco ha indossato la maglia della Roma dal 1997 al 2001 e nella stagione 2005-2006 è stato team manager della Prima squadra.
Roma-Lazio, Mauri: “Vogliamo vincere”
Stefano Mauri, dalle pagine del proprio sito ufficiale, ha parlato del derby di domani Roma-Lazio. Ecco le parole del centrocampista biancoleste: “Mi aspetto una partita combattuta, spettacolare, ricca di emozioni…e vogliamo vincere. Io mi sento in gran forma e spero di dare il mio contributo. Andiamo!”.
Twitter, Kjaer: “Vogliamo vendicarci del derby d’andata”
Simon Kjaer, attraverso la sua pagina di Twitter, è tornato a parlare del derby di domani contro la Lazio. Queste le parole del difensore giallorosso:“Aspettando con ansia il derby di domani. Vogliamo vendicarci! Forza Romanisti! Forza Roma!”.
Allenamenti Roma – Tutti presenti eccetto Cassetti. Esposto striscione che recita: ‘Famoje male!’
Da Trigoria – Marco Calò
A meno uno dal derby della Capitale la squadra giallorossa scende in campo sul terreno del centro tecnico ‘Fulvio Bernardini’ di Trigoria. Domenica arriva la Lazio e la Roma deve vincere per cercare di raggiungere il terzo posto in classifica. Luis Enrique non potrà contare sugli squalificati Osvaldo, Gago e Cassetti. Indisponibile Nicolas Burdisso. La seduta odierna è stata anticipata alle 11. Fuori dai cancelli del ‘Fulvio Bernardini’ campeggiano due striscionei che recitano ‘Famoje male!‘ e ‘Palla o gambe… senza tregua… fino alla fine‘.
11.05 – Il gruppo scende in campo.
11.13 – Torello con il gruppo unico dopo il consueto riscaldamento. Tutti in gruppo a parte il solito N. Burdisso che continua nella riabilitazione. Vistosa fasciatura alla mano destra per Simone Perrotta. Rientrati nel gruppo della Prima squadra anche Viviani e Piscitella dopo gli impegni delle nazionali di categoria.
11.25 – Il gruppo prova schemi offensivi.
11.40 – Vengono provati passaggi con cross da destra e da sinistra, con due uomini che vanno in area a concludere l’azione.
11.50 – Effettuati esercizi nell’uno-due con conclusioni in porta da fuori.
12.00 – La squadra è a colloquio attorno a Luis Enrique. Sabatini e l’avv. Baldissoni seguono l’allenamento dalla terrazza di Trigoria.
12.05 – Si provano i calci da fermo.
12.20 – Termina l’allenamento.
(FINE)
SERIE A: ROMA-LAZIO (Stadio Olimpico– 4 marzo 2012 – ore 15.00)
INDISPONIBILI: N. Burdisso.
IN DUBBIO: /
SQUALIFICATI: Osvaldo, Cassetti e Gago.
PROBABILE FORMAZIONE (4-3-3): Stekelenburg; Rosi, Juan, Heinze, Taddei; Marquinho, De Rossi, Pjanic; Borini, Totti, Lamela.
Corriere dello Sport – Tutti i segreti di Roma-Lazio
L’ormai famosa “proposta” non cambierà. L’immutabilità è parte integrante del calcio di Luis Enrique. In quel tipo di gioco non contano i fattori che di solito, nella storia del pallone di casa nostra, hanno inciso su tante scelte degli allenatori: avversario, minutaggio, risultato, impegni successivi. Calcio d’attacco, sempre e comunque, basato sul possesso-palla forsennato, tanto che finché il pallone non ce l’hanno gli altri i rischi saranno sicuramente minori. (…)
Corriere dello Sport – Alberto Ghiacci
Il Romanista – Alemanno: «I tifosi spingano per lo stadio»
«Credo sia arrivato il momento per fare arrivare da parte di tutti i tifosi una sollecitazione alle società per far partire veramente i progetti dei nuovi stadi». Così il sindaco Gianni Alemanno sulla questione dei nuovi impianti di Roma e Lazio. «È tanto tempo che i tifosi aspettano – ha aggiunto il Sindaco in Campidoglio – e moltissimi me lo stanno chiedendo da tempo. Ora sta ai presidenti dei club dare un segnale: che si parta davvero con la progettazione e la costruzione di questi nuovi stadi. L’Olimpico è bellissimo, davvero. È un grande stadio per l’atletica. Ma poter vedere una partita a bordo campo è davvero tutta un’altra cosa».
Immediata la replica del vicepresidente e assessore all’Urbanistica della Regione Lazio, Luciano Ciocchetti, che avalla l’invito di Alemanno, sottolineando però il fatto che «nessuna società ha ancora presentato un progetto vero nè al Comune nè alla Regione. Stanno aspettando tutti questa famosissima legge nazionale». Legge che al momento rimane ferma in Parlamento. «L’altro giorno ho partecipato a una riunione con la commissione di cui prima facevo parte – ha aggiunto – e credo che stiano lavorando finalmente alla determinazione di un testo che dovrebbe andare in legislativa alla Camera, se tutto va bene, la prossima settimana».
Per ora è tutto rimandato, dunque. Adesso la testa di tutti, dai tifosi ai garanti dell’ordine pubblico, è al derby tra Roma e Lazio, in programma domenica alle 15. «Mi auguro che non ci siano problemi di ordine pubblico di nessun genere – ha detto Gianni Alemanno a seguito della conferenza stampa di presentazione della Maratona di Roma, che si svolgerà il 18 marzo – e mi auguro soprattutto che ci sia un grande segnale di maturità da parte di tutte le tifoserie. Questo deve essere alla base di un bel derby»
Il Romanista – Valentina Vercillo
Il Messaggero – Lamela: “Gioco, segno e festeggio”
Era lì lì per rompere il ghiaccio lo scorso 16 ottobre, poi più continuava a dire «sono pronto» e più Luis Enrique pensava di non farlo giocare. L’unica soddisfazione per Erik Lamela nella sfida di andata contro la Lazio fu solo panchina. (…). L’esordio con gol, la settimana successiva contro il Palermo, dopo appena sette minuti di gioco. Da quel momento, Lamela è diventato un titolare, un punto fermo. Lampi di classe, giocate a intermittenza, qualche sussulto e alcune pause (per qualcuno, di troppo): due gol all’attivo in campionato, per certe statistiche uno e mezzo e per mezzo si intende quello con il Napoli, più autogol di De Sanctis che non rete dell’argentino. Una rete in Coppa Italia contro la Fiorentina. Non è un bomber ma per tutti è un gran bel giocatore, un predestinato.(…)
Il Messaggero – Alessandro Angeloni
Il Messaggero – “Vi racconto il mio record”
Allenatore professionista in attesa di sistemazione; opinionista in carriera; ballerino dilettante sotto i riflettori della tv. Marco Delvecchio, classe 1973, milanese con il cuore metà giallo e metà rosso, è l’uomo che ha segnato più gol nel derbydi Roma, nove. Un record impolverato ma che lo accompagna giorno per giorno (…)
Il Messaggero – Mimmo Ferretti
Gazzetta dello Sport – La paura di Sabatini? “Controllata”
Walter Sabatini insiste, e la città non lo capisce. Anche ieri ha battuto sullo stesso tasto. «Abbiamo una paura controllata di questo derby, ci aiuterà a radunare tutte le nostre qualità per imporci. L’importante è che la paura non diventi incontrollabile, perché sarebbe dannosa». Immediata pioggia di critiche dei tifosi sul d.s., che ha aggiunto: «È una sfida molto importante per noi, ma non la più importante. Il 3° posto? È un obiettivo ancora possibile, ma dipenderà proprio dal risultato di questa partita». Nel caso risultasse negativo per la Roma, il d.s. non teme reazioni della piazza. «I tifosi hanno mostrato più maturità di noi e hanno deciso di stare con la Roma. La piazza non ci abbandonerà».
Mentre il terzino José Angel, anche lui nel ciclone e probabile panchinaro, giura: «Abbiamo grande sete di rivincita, sarà una partita equilibrata. Della Lazio temo Klose, ma anche noi abbiamo grandi giocatori. Luis Enrique? Infonde certezze al gruppo». Chiusura dell’intervista sul tema doping: «In Italia c’è un controllo dopo ogni match, in Spagna non è così». Intanto, Nicolas Burdisso fa progressi. Fermo da novembre per la rottura del legamento e del piatto tibiale sinistri, dopo la visita di controllo effettuata ieri al ginocchio, il professor Cerulli che lo ha operato annuncia: «Il recupero sta andando oltre le più rosee aspettative».
Gazzetta dello Sport – Alessandro Catapano
Il Messaggero – Luis, la Lazio per salvare il suo progetto
Luis Enrique viene amato o odiato a seconda dei risultati della Roma. Se la squadra vince, è un fenomeno. Se perde, un allenatore che non vale una lira. Non è ancora arrivato al punto di farsi amare (o odiare?) o anche solo sopportare indipendentemente dal verdetto settimanale del campo. Ecco perché non c’è un tifoso o un critico (onesto) che dica con certezza: Luis è scarso. Così come non c’è un tifoso o un critico che se la senta di affermare con sicurezza: Luis è uno bravo. Il suo rapporto con l’ambiente è in costante, precario equilibrio e un altro passo falso nel derby, dopo quello del 16 ottobre dello scorso anno, potrebbe costargli caro a livello di gradimento popolare. Perché la tifoseria può, in nome del Progetto, chiudere un occhio sull’eliminazione grottesca in Europa League o sulle tre pappine rimediate in coppa Italia dalla Juve oppure sulle nove sconfitte in campionato, con relativa modesta classifica, ma mal sopporterebbe un secondo ko contro la Lazio. (…)
Il Messaggero – Mimmo Ferretti
Il Romanista – Pjanic ok. Sorpresa Bojan?
Come previsto Miralem Pjanic si è allenato col gruppo e la sua presenza per il derby non è più in bilibo. A questo punto la squadra che affronterà la Lazio domani pomeriggio sembra fatta per otto undicesimi. Tre sono i dubbi che Luis Enrique dovrà sciogliere dopo l’allenamento di stamattina (anticipato alle 11 e preceduto dalla conferenza stampa delle 10): chi sarà il terzo di centrocampoe chi tra Lamela, Bojan e Borini affiancherà Francesco Totti in attacco.
Partiamo proprio da qui: il Capitano ha ormai completamente smaltito il pestone all’alluce del piede sinistro rimediato tre giorni fa in allenamento e, dopo aver saltato la partita d’andata, domenica sarà regolarmente al suo posto. Accanto a lui dovrebbero esserci Lamela, che due giorni fa non si è allenato in campo ma solo in palestra per colpa di un ritardo aereo e che invece ieri era regolarmente al suo posto, e Borini, tornato ancora più carico e convinto del solito dalla convocazione in Nazionale. Bojan però scalpita: lo spagnolo, dopo il gol all’Inter di un mese fa, ha visto il campo col contagocce e aspetta la sua occasione.
Chi lo ha visto a Trigoria in questi giorni lo descrive come prontissimo, in questa settimana, approfittando anche dell’assenza dei compagni di reparto si è allenato bene, e spera di aver convinto Luis Enrique a dargli un’occasione. Sembra difficile, al momento, togliere la maglia da titolare a Borini, il capocannoniere della Roma con 8 gol stagionali (7 in campionato più 1 in Coppa Italia), più semplice potrebbe essere soffiarla a Lamela, che non ha giocato al meglio le ultime partite ma a cui però l’allenatore spagnolo rinuncia sempre a malincuore. Tra 24 ore la decisione. Così come tra 24 ore ci sarà la decisione in merito al centrocampo. Due posti sono sicuri, e ci mancherebbe altro: sono quelli di Daniele De Rossi, regista davanti alla difesa, e, come detto, Miralem Pjanic. In quattro si giocano l’altra maglia da intermedio: Greco, al momento favorito, Simplicio, Marquinho e anche Perrotta. Ognuno si gioca le sue carte: il primo è segnalato in gran forma, il secondo è una sorta di talismano delle stracittadine, il terzo è il nuovo acquisto che potrebbe anche essere utile con suo sinistro da fuori aerea e il quarto ha l’esperienza che in partite del genere conta eccome. La stessa esperienza ce l’hanno anche tutti gli altri sicuri del posto in difesa: Stekelenburg in porta, Rosi a destra, Taddei a sinistra e la coppia formata da Juan e Heinze al centro.
Panchina quindi, e non è una novità, per Kjaer e José Angel. Ieri la squadra si è allenata molto sugli schemi offensivi e sulle marcature nell’uno contro uno. Evidentemente, i ricordi di Miroslav Klose fanno ancora paura. Al Bernardini c’era il Ct dell’Argentina, Sabella.
Il Romanista – Chiara Zucchelli
Il Messaggero – Perrotta o Simplicio con De Rossi e Pjanic
In quattro per una maglia. Con il recupero di Pjanic, che ieri ha svolto l’intera seduta senza avvertire nessun tipo di problema al retto femorale , e il rientro di De Rossi – puntualità alla riunione tecnica permettendo – l’ultimo posto a centrocampo, quello dello squalificato Gago, se lo contendono Simplicio, Greco, Perrotta e Marquinho. Il primo è il grande favorito. Ha recuperato dalla distorsione alla caviglia sinistra che lo aveva costretto ai box giovedì e con lui andrebbe a ricomporsi un trio che già molte volte è stato schierato da Luis.
Qualora invece il tecnico spagnolo fosse preoccupato maggiormente dalla mancanza di punti di riferimento che fornirà la Lazio e la conseguente densità che ci sarà in mediana, ecco che le quotazioni di Perrotta e Greco sarebbero in netto rialzo. L’incursore calabrese non parte titolare dal 4 dicembre (Fiorentina-Roma) e ultimamente non ha trovato molto spazio. (…). L’alternativa, sarebbe rappresentata da Greco. Rimane poi Marquinho: il brasiliano a Bergamo ha dimostrato di non essere ancora pronto ma con Luis Enrique (che ha anticipato l’allenamento odierno alle ore 11) non è esclusa la conferma. (…)
Il Messaggero – Stefano Carina
Il Messaggero – “Pronto per la Lazio”
David Thorne, ambasciatore degli Stati Uniti in Italia, si alza e raggiunge la prima fila dell’aereo che riporta Daniele De Rossi e Fabio Borinida Genova a Roma.
Il Messaggero – Ugo Trani
Corriere dello Sport – C’è Juan, la Roma sorride
Il segnale di una ritrovata importanza gli è arrivato direttamente dalla panchina, nel secondo tempo di Atalanta-Roma. Con la squadra ormai disarmata e in pugno a un avversario magnanimo, Juan è stato sostituito da Luis Enrique. Avrebbe rischiato di farsi male, prima della settimana del derby, ma soprattutto avrebbe rischiato l’ammonizione che sarebbe costata la squalifica. Mai richiamo fu più gradito.
Corriere dello Sport – Roberto Maida