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Fiorentina, Saponara: “La Roma ha preso consapevolezza. Affrontare Mourinho è uno stimolo”

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August 7, 2021, Florence, Italy: Florence, Italy, Artemio Franchi stadium, August 07, 2021, Riccardo Saponara Fiorentina during Unbeatables Cup - ACF Fiorentina vs Espanyol - friendly football match friendly football match - Unbeatables Cup - ACF Fiorentina vs Espanyol, florence, Italy PUBLICATIONxINxGERxSUIxAUTxONLY - ZUMAl164 20210807_zsa_l164_113 Copyright: xLisaxGuglielmix

Riccardo Saponara, centrocampista della Fiorentina,ha parlato ai microfoni dei canali ufficiali del club viola. Tra gli argomenti anche la prossima sfida di campionato contro la Roma in programma lunedì alle 20:45.

Non sarà facile perché durante la stagione hanno preso sempre più consapevolezza, trovando un gioco sempre più fluido, ha cambiato moduli, assestandosi con quello attuale, che ha permesso loro di avere una continuità di risultati davvero importanti. Hanno un allenatore con un’esperienza incredibile, affrontarlo è uno stimolo per tutti noi. Dovremo sfruttare il piccolo vantaggio di avere una settimana a disposizione, mentre loro giocano stasera, ma dipenderà da noi. Se proponiamo la miglior Fiorentina avremo delle occasioni, sennò sarà veramente difficile perché la Roma è una squadra davvero tosta“.

Cosmi: “Mourinho ha fatto un ottimo lavoro. Mkhitaryan? Sarà un’assenza importante”

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Serse Cosmi, ex allenatore di Perugia e Udinese tra le altre, è intervenuto ai microfoni di Sky Sport per parlare della sua squadra del cuore: “Sono andato spesso a vedere la Roma, ma preferivo festeggiare il mio compleanno con la famiglia. Andrò a Tirana”.

Sull’assenza di Mkhitaryan.
“È uno dei giocatori con più esperienza internazionale, sono convinto che il miglior Mkhitaryan sia un calciatore di grandissimo livello, è una perdita consistente. Se ci fosse stato il Veretout degli anni passati e quello che si è intravisto nelle ultime partite avrebbe giocato lui. È un giocatore che ha dimostrato tanto, ha una qualità enorme oltre a essere un ottimo giocatore, che va spesso a fare gol, un po’ come Mkhitaryan e Pellegrini, o Cristante sulle palle inattive. La Roma è la squadra con i centrocampisti che più facilmente trovano il gol. Se i calciatori hanno un’annata storta la colpa è sempre loro”.

Sulla Roma.
“La Roma e Mourinho sono andati alla ricerca di una squadra che interpretasse una maniera di giocare che è quella del portoghese, una maniera di vivere le partite, le vittorie e le sconfitte. Lui è andato alla ricerca di quella Roma che trovava solo parzialmente e questo lo faceva impazzire, pensava che il momento giusto fosse alla partita successiva, o anche nella stessa partita. La Roma è stata coerente e costante in una situazione emotiva, quando si parla di stato d’animo è difficile parlare di qualcosa di orizzontale, che si diluisce nel tempo con semplicità, sono sempre alti e bassi. È riuscito a dare questa impronta. Di conseguenza il suo non è un appello, è una riflessione che mi vede d’accordo. Anche i tifosi aspettano tanto queste partite al punto che quando ti trovi lì sei inibito, c’è una maniera di comunicare alla squadra non in linea con quella che è l’emozione e la magia che devi creare. È stato bravo a dire ai giocatori di venire a giocare”.

Roma-Leicester, ultrà spaccano il parabrezza di un’auto e lasciano un biglietto

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repubblica.it (A.Di Carlo)  – Sbarcati intorno alle 22, tra gli scali romani di Fiumicino e Ciampino, oltre 400 tifosi delle Foxes hanno subito raggiunto il centro cittadino, facendo tappa in diversi pub aperti fino a tarda notte: da via 4 novembre al Trinity College Pub fino allo Shamrock, dove alcuni di loro, in evidente stato di ebbrezza, hanno infranto il parabrezza di una vettura in sosta, lasciando poi, a mo’ di firma, l’adesivo con lo stemma del Leicester e la sigla “LE9”, che fa riferimento al codice di avviamento postale della cittadina inglese. Entro le 13 sono attesi oltre 2000 tifosi del Leicester, che raggiungeranno Roma a bordo di 8 diversi voli: per loro il punto di ritrovo rimane fissato nel cuore di Villa Borghese, a Piazzale delle Canestre, ma non è escluso, come accaduto in occasione del quarto di finale per i tifosi del Bodø/Glimt, che questo possa essere spostato davanti al pub Shamrock, da sempre punto di riferimento delle tifoserie straniere.

Fiorentina-Roma, arbitra Guida. Banti al VAR

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REGGIO NELL'EMILIA, ITALY - FEBRUARY 13: Referee Marco Guida during the Serie A match between US Sassuolo and AS Roma at Mapei Stadium - Citta' del Tricolore on February 13, 2022 in Reggio nell'Emilia, Italy. (Photo by Alessandro Sabattini/Getty Images)

L’AIA ha reso noti i nominativi degli Arbitri, degli Assistenti, dei IV Ufficiali, dei V.A.R. e degli A.V.A.R. che dirigeranno le gare valide per la 17ª giornata di ritorno del Campionato di Serie A. Fiorentina-Roma, in programma lunedì 9 maggio alle ore 20.45, sarà affidata al fischietto di Guida. Vecchi e Rocca gli assistenti, Sacchi quarto uomo. Banti al Var, Santoro AVAR. 

TORINO – NAPOLI      Sabato 07/05 h. 15.00

PRONTERA

LIBERTI – DEL GIOVANE

IV:       BARONI

VAR:    IRRATI

AVAR:   ZUFFERLI

 

SASSUOLO – UDINESE      Sabato 07/05 h. 18.00

MARCENARO

MONDIN – MASSARA

IV:      CAMPLONE

VAR:     DI MARTINO

AVAR:   IRRATI

 

LAZIO – SAMPDORIA      Sabato 07/05 h. 20.45

MASSA

BOTTEGONI – VONO

IV:       PATERNA

VAR:    ABISSO

AVAR:   COSTANZO

 

SPEZIA – ATALANTA     h. 12.30

MARESCA

PAGLIARDINI – IMPERIALE

IV:        MASSIMI

VAR:       IRRATI

AVAR:      VOLPI

 

VENEZIA – BOLOGNA     h. 15.00                

MARINELLI

PERETTI – PAGANESSI

IV:          MIELE G.

VAR:     MAGGIONI

AVAR:   ZUFFERLI

 

SALERNITANA – CAGLIARI     h. 18.00

DI BELLO

BINDONI – BACCINI

IV:     PEZZUTO

VAR:     MAZZOLENI

AVAR:   MELI

 

H. VERONA – MILAN     h. 20.45

DOVERI

CARBONE – BRESMES

IV:     AYROLDI

VAR:      AURELIANO

AVAR:    PASSERI

 

FIORENTINA – ROMA     Lunedì 09/05 h.  20.45

GUIDA

VECCHI – ROCCA

IV:       SACCHI

VAR:      BANTI

AVAR:     SANTORO

 

Mourinho: “L’1-1 non esiste più, è una partita secca da giocare, come una finale”

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Roma's Portugese manager Jose Mourinho attends a press conference in Leicester, central England, on April 27, 2022 on the eve of their UEFA Conference League semi-final first leg football match against Leicester City. (Photo by Lindsey Parnaby / AFP) (Photo by LINDSEY PARNABY/AFP via Getty Images)

Dopo le dichiarazioni in conferenza stampa in vista del ritorno contro il Leicester, José Mourinho ha rilasciato una breve intervista anche ai canali ufficiali del club, presentando la sfida contro le Foxes. Queste le sue parole:

“Domani (oggi, ndr) sarà la partita numero 14 in Conference League, con tutto quello che abbiamo dovuto fare, i viaggi, con tutte le conseguenze e le difficoltà inerenti nel giocare giovedì in Europa e domenica in Serie A. Uno sforzo per tutti i giocatori che si meritano di arrivare fino in fondo, però c’è una partita da giocare e da vincere”. 

Non vale più il gol in trasferta, quindi domani si riparte da 0-0.
È una finale, l’ho detto a Leicester. L’1-1 non esiste più, è da dimenticare. È una partita secca da giocare. Si riparte da 0-0, tutto si decide domani (oggi ndr), in 90-120 minuti, rigori. E’ una gara secca, come una finale che si gioca a Roma.

Rodgers ha detto che ha tutta la squadra disponibile, come arriva la Roma a questa gara?
Hanno tutta la squadra a disposizione, hanno preparato questa partita cambiando 9 giocatori in campionato contro il Tottenham. Noi abbiamo avuto una gara difficile contro il Bologna e ne avremmo un’altra difficile dopo contro la Fiorentina. Loro non si giocano nulla in Premier, noi ci giochiamo dal quinto all’ottavo posto in Serie A, ovviamente per noi è difficile. Dobbiamo dimenticare tutto questo e mettere tutto sulla partita che abbiamo da giocare.

Roma-Leicester, le probabili formazioni dei quotidiani: Oliveira favorito su Veretout per sostituire Mkhitaryan

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ROME, ITALY - OCTOBER 03: Lorenzo Pellegrini of AS Roma celebrates with teammates Tammy Abraham and Nicolo Zaniolo after scoring their side's first goal during the Serie A match between AS Roma v Empoli FC at Stadio Olimpico on October 03, 2021 in Rome, Italy. (Photo by Paolo Bruno/Getty Images)

Pagine Romaniste – Cresce l’attesa per il calcio d’inizio della gara di ritorno della semifinale di Conference League contro il Leicester. Si riparte dall’1-1 dell’andata al King Power Stadium, in uno Stadio Olimpico sold-out e chiamato da José Mourinho a giocare a fianco dei giocatori in campo.

La formazione sarà quella standard, unico assente Mkhitaryan, uscito proprio nella sfida d’andata contro gli inglesi per infortunio. Candidato a sostituire l’armeno è Sergio Oliveira, in vantaggio su Veretout per fare coppia con Cristante a centrocampo. Dopo il riposo con il Bologna torna in campo Smalling per blindare la difesa giallorossa, in coppia con Mancini e Ibanez. Karsdorp e Zalewski sulle fasce, con Pellegrini e Zaniolo alle spalle di Tammy Abraham.

LE PROBABILI FORMAZIONI DEI QUOTIDIANI

La Gazzetta dello Sport (3-4-2-1): Rui Patricio; Mancini, Smalling, Ibanez; Karsdorp, Cristante, Oliveira, Zalewski; Zaniolo, Pellegrini; Abraham.

Il Corriere Dello Sport (3-4-2-1): Rui Patricio; Mancini, Smalling, Ibanez; Karsdorp, Cristante, Oliveira, Zalewski; Pellegrini, Zaniolo; Abraham.

Il Messaggero (3-4-1-2): Rui Patricio; Mancini, Smalling, Ibanez; Karsdorp, Cristante, Oliveira, Zalewski; Pellegrini; Zaniolo, Abraham.

Il Tempo (3-4-2-1): Rui Patricio; Mancini, Smalling, Ibanez; Karsdorp, Cristante, Oliveira, Zalewski; Zaniolo, Pellegrini; Abraham.

Il Corriere Della Sera (3-4-1-2): Rui Patricio; Mancini, Smalling, Ibanez; Karsdorp, Cristante, Oliveira, Zalewski; Pellegrini; Zaniolo, Abraham.

La Stampa (3-4-1-2): Rui Patricio; Mancini, Smalling, Ibanez; Karsdorp, Cristante, Oliveira, Zalewski; Pellegrini; Zaniolo, Abraham.

Tuttosport (3-4-2-1): Rui Patricio; Mancini, Smalling, Ibanez; Karsdorp, Cristante, Oliveira, Zalewski; Zaniolo, Pellegrini; Abraham.

Abraham punta vera e Zalewski negli spazi

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MILAN, ITALY - APRIL 23: Nicola Zalewski of AS Roma in action during the Serie A match between FC Internazionale and AS Roma at Stadio Giuseppe Meazza on April 23, 2022 in Milan, Italy. (Photo by Marco Luzzani/Getty Images)

Il Corriere Dello Sport (A.Polverosi) – Primo punto per battere il Leicester ed arrivare a Tirana: servire palloni decenti a Tammy Abraham. Se alla sua prima stagione da romanista ha segnato così tanto è accaduto perché la squadra ha saputo cercarlo e trovarlo. All’Olimpico nella gara di ritorno contro il Leicester dovrà servire la più efficace versione di Abraham centravanti. In questo senso, l’assenza di Mkhitaryan non è un punto a favore. Toccherà a Pellegrini e Zaniolo inventare il passaggio buono per il bomber.

Occorrono la stessa accortezza e determinazione della scorsa settimana, quando la Roma ha giocato un calcio intelligente, non esplosivo, ma serio, attento e scrupoloso nei dettagli. Non ci sarà bisogno di dominare la scena, sarà però necessario controllarla, senza cedimenti e senza sbandate. La spinta di uno stadio in amore come l’Olimpico potrebbe indurre i giocatori di forza e carattere come Cristante, Pellegrini e il giovane Zalewski a esagerare. Non ce ne sarà bisogno, dovrà essere chiaro l’obiettivo e andrà raggiunto con estrema freddezza, se serve anche cinismo.

Attenzione alla velocità degli esterni del Leicester. Potrebbe non bastare Smalling, perché Barnes, Iheanacho e Lookman sono tecnici, rapidi e sanno muoversi in spazi brevi. Bisogna attaccare il Leicester sugli esterni, all’andata è stato il calcio sfacciato di Zalewski a mandare sottosopra l’assetto difensivo del Leicester. Il ragazzino dovrà ripetersi a quei livelli per agevolare l’attacco della Roma.

Rodgers: “Il pubblico? Io ho Vardy”

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Leicester City's Northern Irish manager Brendan Rodgers hosts a training session at Leicester City's training complex in Leicester, central England, on April 27, 2022 on the eve of their UEFA Conference League semi-final first leg football match against Roma. (Photo by Lindsey Parnaby / AFP) (Photo by LINDSEY PARNABY/AFP via Getty Images)

Il Corriere Dello Sport (G.Marcotti)Rodgers è in vena di battute. Dopo aver sorpreso il collega Mourinho all’andata con una prestigiosissima bottiglia di vino portoghese, gli chiedono cosa può fare lo Special One per contraccambiare: “Può prendermi una tazza di tè. Io non sono uno che beve molto, magari ogni tanto un bicchiere di vino. Il mio gesto all’andata era di affetto e rispetto, tutto qui“. Il tecnico giudica positiva l’esperienza in Conference League: “Abbiamo affrontato squadre che non siamo abituati ad affrontare, è un processo di crescita per i miei giocatori. E ci siamo tolti soddisfazioni“.

Un pensiero anche al pubblico dell’Olimpico: “Influiranno? Non è detto, forse più sulla Roma, magari i due davanti presseranno con un po’ più di aggressività. Io mi aspetto in ogni caso una Roma disciplinata e organizzata, che diventa particolarmente insidiosa in contropiede e sulle palle inattive. Non ci faremo condizionare dal pubblico, l’Olimpico è speciale, ma noi abbiamo giocato già tante partite in stadi storici con un pubblico caloroso“. Conferma che Vardy ci sarà “E’ in gran forma“.

Ottavio Bianchi: “Credici Roma, te la meriti”

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Il Messaggero (A.Sorrentino)

Ottavio Bianchi, lei allenava l’ultima Roma che superò una semifinale, arrivando alla finale Uefa del 1991. Ora il club spera di ripetere quell’impresa. Per lei è possibile?
Il risultato dell’andata lascia spazio alla speranza, poi bisognerà vedere la partita. Ma mi pare che la Roma negli ultimi tempi abbia cambiato passo, è in crescita di fiducia e di gioco. Poi ci sarà una grande cornice di pubblico: ho visto che anche nei periodi meno felici la Roma ha sempre avuto un sacco di tifosi vicino, ed è una cosa bellissima.

Saranno in 70mila, anche se siamo in una coppa minore, per così dire.
Se andranno all’Olimpico in così tanti, vuol dire che per la gente è una partita fondamentale. E se lo è per loro vuole dire che è importantissima, anche se la Conference è un po’ la ruota di scorta rispetto alle altre coppe. Ma non vuol dire. Il nostro è uno sport che si pratica per il pubblico, per dare gioia alle persone, e quello conta sopra ogni cosa. Inoltre, vincere la Conference sarebbe fondamentale perché vincere abitua a vincere. Senza contare che la vittoria in una coppa dà valore a tutto il tuo lavoro, e per Mourinho sarebbe un’ottima cosa.

Lei cosa ricorda della semifinale col Broendby, decisa da un gol di Voller?
Sa che io ricordo poco le vittorie e molto di più le sconfitte? Se mi chiede di quella Coppa Uefa, ho bene in mente la finale persa con l’Inter, non lo meritavamo, senza contare che furono partite molto chiacchierate. Della semifinale ricordo la grande passione di Roma, che anche quella sera riempì lo stadio. In quella stagione perdemmo il nostro presidente Viola a gennaio, ma centrammo lo stesso la finale Uefa e quella di Coppa Italia. La gente era straordinaria. E a differenza di adesso, non c’era un grande comunicatore a trascinarla; io non ero proprio portato.

Dei suoi ragazzi dell’epoca, chi ricorda su tutti?
Rudi Voller, che col Broendby ci portò in finale: oltre che un giocatore fantastico, aveva personalità e carisma, ed era un bravo ragazzo e un professionista perfetto, infatti è ottimo anche come dirigente. Poi, si parla sempre troppo poco di Aldair: un fuoriclasse sottovaluto, magari perché era modesto e timido. Ma fu anche capitano del Brasile e vinse un Mondiale. Andai Insieme a Ciccio Mascetti a vedere un Porto-Benfica, volevamo prendere Mozer ma poi vedemmo Pluto.., e consigliai a Viola di prenderlo, subito.

Di Mourinho che opinione ha?
La prima regola che mi hanno insegnato i vecchi maestri: mai dare giudizi troppo trancianti sui colleghi, anche se io non faccio più l’allenatore. Ma credo proprio sia l’uomo giusto per la Roma, ha affascinato tutti, è un grande personaggio, ha qualità indiscutibili. Per Roma è perfetto. Ho visto che ha capito subito quanto sia importante anche la rivalità cittadina. Quella era un’altra cosa che non avevo compreso subito, e me la fecero notare quando arrivai a Roma. Mourinho ha presa in mano subito tutta la situazione. Io proprio non ero così bravo in queste cose. E in bocca al lupo a tutti per stasera: la città ha bisogno di tornare a vincere qualcosa, e il primo passo è sempre quello più importante.

Oliveira favorito come “vice” Micki

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LEICESTER, ENGLAND - APRIL 28: Sergio Oliveira of AS Roma looks on during the UEFA Conference League Semi Final Leg One match between Leicester City and AS Roma at The King Power Stadium on April 28, 2022 in Leicester, England. (Photo by Naomi Baker/Getty Images)

Il Messaggero (S.Carina) – “Non ho un altro Mkhitaryan“, diretto e senza fronzoli, in pieno stile Mourinho. La riflessione a voce alta di José è legata alla partita che attende questa sera la Roma. Negli ottavi contro il Vitesse si poteva gestire il vantaggio maturato in Olanda, contro il Bodo/Glimt ai quarti bisognava recuperare il 2-1 al Polo Nord, mentre stavolta si parte alla pari contro il Leicester. Senza l’armeno lo Special One si affiderà a Cristante, che contro le Foxes dovrà alternarsi con Oliveira (favorito su Veretout) per innescare l’attacco.

Per il portoghese è una partita cruciale: deve dimostrare di meritarsi la conferma, non ancora certa e legata al budget che avrà a disposizione Tiago Pinto in estate. Se la Roma fosse costretta a scegliere, magari a malincuore, ma Mourinho non avrebbe dubbi: la scelta ricadrebbe su Cristante. Dopo la conferma pubblica Pinto ha immediatamente stoppato ogni velleità di trasferimento, promettendo che al termine della stagione l’attuale ingaggio di 2.2 milioni sarà rivisto in alto. Dove vuole arrivare anche la Roma. Questa sera la formazione dovrebbe essere quella schierata nel primo tempo a Napoli: Zaniolo e Pellegrini dietro Abraham, con Lorenzo pronto a dare un aiuto in mediana.

Tammy e il tabù da infrangere: mai un gol in 7 sfide contro il Leicester

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LEICESTER, ENGLAND - APRIL 28: Tammy Abraham of AS Roma back heels the ball through the legs of Jonny Evans of Leicester City during the UEFA Conference League Semi Final Leg One match between Leicester City and AS Roma at The King Power Stadium on April 28, 2022 in Leicester, England. (Photo by Naomi Baker/Getty Images)

Il Corriere della Sera (G.Piacentini) – Che la semifinale di ritorno di Conference League contro il Leicester sia un appuntamento a cui Tammy Abraham tiene particolarmente, lo si capisce spulciando sui suoi social network. Il numero nove giallorosso, infatti, dà appuntamento a tutti all’Olimpico: “Fine primo tempo. Ci vediamo a casa nostra” ha scritto dopo il pareggio dell’andata. Ci tiene, Abraham, a fare bella figura contro il Leicester, un’avversaria che non gli porta particolarmente fortuna: la formazione allenata da Brendan Rodgers è, insieme al Manchester United, il Burnley e il West Bromwich Albion, la squadra più affrontata in carriera da Tammy, che ha incrociato la sua strada con le «volpi» per ben sette volte, cinque con la maglia del Chelsea, una con quella dello Swansea e una, nella partita di andata, con quella della Roma.

Il bottino però è magro, sia dal punto di vista collettivo (1 vittoria, 4 pareggi e 2 sconfitte) sia soprattutto da quello personale perché Abraham è sempre rimasto a secco di gol. Un’anomalia per lui, che in stagione ha messo a segno 24 gol, entrando nella storia della Roma. Solo Rodolfo Volk, nella stagione 1929-1930, aveva segnato così tanto nella sua prima stagione. Tammy è il terzo giocatore a raggiungere questa cifra dal 2000 ad oggi, dopo Totti e Dzeko. Contro il Leicester, quindi, avrà la possibilità di battere ulteriori record e di inseguire il titolo di capocannoniere della Conference League.

Abraham ci tiene a fare bene contro le inglesi, anche per una punta di orgoglio personale e per dimostrare che il Chelsea lo ha lasciato andare via con troppa leggerezza, pur mantenendo una clausola di recompra fissata ad 80 milioni di euro valida a giugno del 2023 e mantenendo la possibilità di pareggiare qualsiasi offerta dovesse arrivare alla Roma, che però non ha nessuna intenzione di cederlo questa estate. «Al mio futuro non penso, sono concentrato sulla Roma e sulla voglia che abbiamo di vincere un trofeo» ha detto alcuni giorni a chi gli chiedeva di un possibile ritorno in Premier League.

Pellegrini cuore di curva

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Roma's Italian midfielder Lorenzo Pellegrini shoots on target during the Italian Serie A football match between AS Roma and Lazio on March 20, 2022 at the Olympic stadium in Rome. (Photo by Tiziana FABI / AFP) (Photo by TIZIANA FABI/AFP via Getty Images)

Il Corriere Dello Sport (G.Marota) – Per i romani e romanisti è la notte di San Lorenzo, la serata dei desideri e della stelle che vale la pena osservale, col naso rivolto all’insù per sperare in qualcosa di grande. Pellegrini, che di nome fa proprio Lorenzo, sarebbe probabilmente in Curva Sud assieme alla sua gente se non fosse il capitano della squadra. Una possibilità del genere non vuole di certo farsela scappare, la sogna più o meno da quando ha iniziato a dare i primi calci a un pallone.

Lorenzo aveva 12 anni quando la Roma vinse l’ultimo trofeo, si trovava a bordo capo durante la finale di Coppa Italia del 2008 tra i giallorossi di Spalletti e l’ultima Inter di Mancini, prima dell’arrivo di Mourinho. Faceva il raccattapalle e guardava con ammirazione De Rossi, capitano di quella serata. Nessun altro romano aveva giocato tre semifinali con la maglia della Roma e Pellegrini ha raggiunto questo traguardo in appena 4 anni: la Champions del 2018 e l’Europa League del 2022. In questa Conference League ha segnato 5 gol e ha inciso come mai prima in Europa, alzando il suo livello di gioco in concomitanza con le partite che contano. Contando anche la Serie A, il numero 7 ha messo lo zampino su 19 reti giallorosse, partecipando al 22% dei gol della squadra, giocando il 65% dei minuti disponibili.

Se avessi tre Pellegrini giocherebbero tutti” disse una volta Mourinho. Ha tenuto unito il gruppo nei momenti di difficoltà, caricando i compagni nelle sfide decisive e agevolando il feeling con i tifosi. Il 25enne si trova probabilmente nella sua miglior stagione in carriera e non era affatto scontato dopo il forfait per infortunio alla vigilia dell’Europeo, che gli ha impedito di vivere da protagonista la magica estate azzurra.

Rizzitelli: “Basta con noi reduci del ’91, è tempo di un’altra finale europea”

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Ruggero Rizzitelli former player of AS Roma during the Serie A match between Roma and Lazio at Stadio Olimpico, Rome, Italy on 26 January 2020. PUBLICATIONxNOTxINxUK Copyright: xGiuseppexMaffiax 26110027

Il Corriere Della Sera (G.Piacentini)Ruggiero Rizzitelli è uno di quei calciatori che una volta arrivati nella Capitale ne sono stati letteralmente travolti, diventando prima idoli in campo e poi tifosi. Domenica sera, prima dell’inizio della gara contro il Bologna, Rizzigol è andato sotto la Curva Sud a salutare i tifosi, ricevendo un bagno d’amore che lo ha emozionato e lasciato senza parole.

“Vorrei che questa fosse l’ultima intervista ad un reduce di una finale di coppa europea. E’ bello essere ricordati per questi, ma sono passati 31 anni ed è arrivato il momento che altri calciatori della Roma si giochino un trofeo in Europa.

Che effetto le ha fatto dopo tanti anni?

E’ una cosa che non si può raccontare, bisogna solo viverla. Ero preoccupato perché i tifosi di oggi sono di una generazione diversa rispetto a quelli che frequentavano la Curva quando giocavo, non era scontato che mi conoscessero. Mi sono commosso, evidentemente i genitori hanno raccontati ai figli. E’ così che si tramanda l’amore per la Roma.

Una voglia di Roma che non si vedeva da tempo. 

Ai miei tempi c’erano 60mila persone anche con l’ultima in classifica, ma da qualche tempo è un po’ diverso. I figli vanno portati per ricordare il passato, il merito è della società che ha fatto una politica dei prezzi per andare incontro alle famiglie, e di Mourinho.

E’ come si aspettava lo Special One?

Una persona che difende così a spada tratta la Roma, i suoi colori e suoi tifosi è un idolo. Da avversario lo abbiamo odiato, ora averlo dentro Trigoria è bellissimo perché difende la squadra contro il sistema. Io ho provato a farlo in questi anni da opinionista, è straordinario che lo faccia lui. Ha portato entusiasmo a prescindere dai risultati, si è fatto amare ed è la persona giusta per difendere i valori romanisti.

Qualcuno lo aveva definito bollito. 

Chi lo ha chiamato in quel modo non fa l’allenatore nella vita, sta in televisione e critica da un pulpito. Alcuni commentatori prima di dire queste cose dovrebbero fare un esame di coscienza. Ci vuole rispetto per un allenatore che ha vinto venticinque titoli.

Contro il Leicester che partita sarà?

Difficilissima, ma un pareggio in trasferta è un buon risultato, peccato che sia cambiata la regola dei gol in trasferta. Le possibilità sono al 50%, ma si gioca all’Olimpico e un po’ di vantaggio bisogna prenderlo dai tifosi.

 

Giannini: “Punto tutto su Mourinho. Ha titoli, esperienza, è lui il top player”

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La Repubblica (A. Di Carlo) – Trentuno anni fa, contro l’Inter di Trapattoni, andò in scena la finale di Coppa Uefa, l’ultima in campo europeo della Roma. Il capitano giallorosso era Giuseppe Giannini, romano e romanista proprio come Pellegrini stasera all’Olimpico, impegnato in una gara che può diventare storica.

Dopo 31 anni, la Roma ha la possibilità di tornare a giocare una finale europea. Che effetto le fa?

È vero, è passato tanto tempo, non c’è dubbio, ma la Roma ha giocato tante partite importanti. Penso alla vittoria con il Barcellona, alla semifinale con il Liverpool, ora il Leicester. Non mi sembra passato quindi troppo tempo dall’aver visto una Roma forte e competitiva in campo europeo.

Con il Leicester si riparte dall’1-1 dell’andata. Pareggio giusto o la Roma poteva fare qualcosa di più?

Inutile recriminare su quanto fatto, l’importante è stasera: è la finale. Spesso ci dimentichiamo degli avversari: in Inghilterra inconsciamente, dopo il gol fatto, hanno avuto paura di subire il pareggio. Capita quindi che ti metti in una posizione d’attesa e puoi andare in difficoltà.

Ci sarà un Olimpico bollente. Sarà un fattore da gestire per i calciatori o solo una spinta in più?

Ho ancora addosso la sensazione di calore, delle grida e dell’entusiasmo che si sprigiona in gare come questa. La spinta ci sarà ma la squadra dovrà essere brava a gestirla: il contesto è una cosa, la gara un altro. Cuore caldo e mente fredda, devi essere lucido, devi sapere leggere la gara, non farti condizionare dallo stadio. Aggressività e voglia, sì, ma tanta freddezza, solo così se ne esce.

Si aspetta una partenza forte come con il Bodo/Glimt?

Credo che la Roma partirà forte per far capire al Leicester che gioca in casa sua e proverà ad alzare subito i decibel dell’entusiasmo. Allo stesso tempo però dovrà capire rapidamente se continuare a ritmi alti o contenere. Ma non ho dubbi: pronti, via, i giallorossi cercheranno di chiudere il Leicester nella sua metà campo.

Da Giuseppe Giannini a Lorenzo Pellegrini, una tradizione di capitani romani e romanisti. C’è qualcosa in cui si rivede?

Credo la capacità di inserirsi, di avvicinarsi all’area diventando una sorpresa per gli avversari. Sul resto siamo diversi. Ma il fattore più importante è che questo valore, che questa tradizione di capitani continui. E’ la cosa più bella, per la società ma soprattutto per i tifosi.

Abraham, Zaniolo o addirittura la sfrontatezza di Zalewski: chi può essere l’uomo di coppa?

Mourinho. Punto tutto su di lui, sull’allenatore che ha titoli, esperienza. Lui è il top player. E’ un uomo carismatico, però mi aspetto da lui la lucidità giusta per una sfida simile. Il suo contributo nei 90′ sarà fondamentale, magari una sostituzione o un suggerimento. Mi aspetto il timbro del vincente.

Dove vedrà la partita?

Sarò allo stadio per Sky. E’ una grossa soddisfazione, è uno di quegli appuntamenti storici ai quali nessuno vuole mancare.

Chelsea, Liverpool e Manchester United: 10 gol alle ultime tre inglesi affrontate all’Olimpico

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LEICESTER, ENGLAND - APRIL 28: AS Roma fans celebrate their sides first goal during the UEFA Conference League Semi Final Leg One match between Leicester City and AS Roma at The King Power Stadium on April 28, 2022 in Leicester, England. (Photo by Naomi Baker/Getty Images)

Il Corriere Della Sera (M.Perrone)Le ultime 3 squadre inglesi arrivate all’Olimpico hanno preso 10 gol. E si chiamavano Chelsea, Liverpool e Manchester United. 45 campionati in tre, contro l’unico del Leicester. Nel 2017 il Chelsea di Conte perse 3-0 nei gironi di Champions, con un clamoroso gol di El Shaarawy dopo appena 38 secondi, il raddoppio dello stesso Faraone e il tris di Perotti all’angolino. Nel 2018 il Liverpool di Klopp perse 4-2 nella semifinale di Champions: autorete di Milner, tap-in di Dzeko e doppietta di Nainggolan. Nel 2021 il Manchester United di Solskjaer perse 3-2 nella semifinale di Europa League con i gol di Dzeko e Cristante, più l’autorete di Telles per deviare un tiro al volo di Zalewski.

La prima squadre inglese arrivata all’Olimpico nelle coppe europee ne prese 2, più che sufficienti alla Roma per vincere la Coppa delle Fiere nell’ottobre del 1961. I giallorossi hanno giocato 21 volte in casa contro una squadra inglese, con un bilancio positivo di 13 vittorie, 4 pareggi e 4 sconfitte. Le eliminazioni sono state 10 su 13 negli scontri da dentro o fuori, finali escluse, di cui 8 consecutive in questo millennio.

Roma, è la tua notte

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Il Corriere Della Sera (M.Perrone)La Roma ha già giocato due semifinali europee all’Olimpico dopo aver pareggiato l’andata fuori casa. E tutt’e due le volte si è qualificata per la finale. E successo più o meno ogni trent’anni: nel 1961 dopo il 2-2 in Scozia contro l’Hibernian e nel 1991 dopo lo 0-0 in Danimarca contro il Broendby. Stasera ci riproverà dopo l’1-1 in Inghilterra contro il Leicester. L’Hibernian aveva eliminato la squadra che deteneva il trofeo, il Barcellona di Suarez. A Edimburgo Baker prese una traversa e poi provocò l’autorete di Fontana, ma con una doppietta di Lojacono i giallorossi andarono due volte in vantaggio e alla fine riuscirono a strappare il 2-2.

Una settimana dopo all’Olimpico, dopo l’1-1 del primo tempo sotto un uragano, gli scozzesi si portarono avanti 3-1 nella ripresa, ma Manfredini e Lojacono firmarono il 3-3. Nello spareggio giocato il 27 maggio all’Olimpico Manfredini sbloccò subito il risultato al primo minuto dopo 3 tiri consecutivi. Al 57′ si era già chiuso il poker, poi le reti di Menichelli e Selmosson per il 6-0 conclusivo.

Un salto di trent’anni per arrivare a Broendby-Roma, Coppa Uefa 1990-91. I danesi avevano vinto il campionato nella stagione precedente e nel loro stadio restarono a secco solo contro i giallorossi, con il Corriere Della Sera che titolava: “Resiste il bunker della Roma“. Al ritorno la Roma sarebbe stata eliminata per la regola del gol in trasferta, ma all’88’ una botta dal limite di Desideri, respinta da Peter Schmeichel (il padre di Kasper, che stasera difenderà la porta del Leicester) con il tap-in di Voeller regalò il 2-1 e la qualificazione. 

Dritti alla meta

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NAPLES, ITALY - APRIL 18: AS Roma huddle after the final whistle of the Serie A match between SSC Napoli and AS Roma at Stadio Diego Armando Maradona on April 18, 2022 in Naples, Italy. (Photo by Francesco Pecoraro/Getty Images)

Il Tempo (A.Austini) – C’è solo un risultato per la Roma stasera contro il Leicester. Vincere per la storia, in palio una finale europea, la prima per i giallorossi dalla doppia sfida con l’Inter in Coppa Uefa 31 anni fa. E’ la Conference League ma fomenta quanto una Champions. L’Olimpico sarà tutto pieno e stavolta pure parecchio rumoroso dopo la “chiamata alle armi” di Mourinho alla vigilia. I romanisti si affidano ancora una volta allo Special One, che può insegnare come si vincono certe partite avendo già giocato ben dieci semifinali europee, di cui quattro vinte portando poi a casa il trofeo.

La mia ambizione è la stessa per ogni sfida, voglio sempre vincere la prossima e se è una semifinale ancora di più. La corsa del Leicester è stata in Europa League, la nostra in Conference sin dalla prima gara in Turchia. Abbiamo la possibilità di andare in finale, dobbiamo fare tutto ciò che possiamo per meritarci di arrivare in fondo“. Intera squadra a disposizione tranne Mkhitaryan: “Sono convinto che Oliveira, o Veretout, o qualcun altro, ci aiuteranno – ha detto Mourinho-. Meritiamo di finire la stagione con qualcosa da celebrare, ovviamente un trofeo sarebbe fantastico“.

Gelo Cristante sul futuro: “Ora non ne parlo”

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NAPLES, ITALY - APRIL 18: Bryan Cristante of AS Roma during the Serie A match between SSC Napoli and AS Roma at Stadio Diego Armando Maradona on April 18, 2022 in Naples, Italy. (Photo by Francesco Pecoraro/Getty Images)

Il Tempo (A.Austini) – “Sto guardando alla partita di domani. Abbiamo una semifinale in casa, un finale di campionato difficile e possibilmente un’altra gara in coppa. Fino al termine della stagione la testa è qui, ci sarà tempo per vedere tutto“. Bryan Cristante risponde così alla domanda sul suo futuro. E’ la conferma che qualsiasi decisione sul rinnovo o la cessione è rinviata al termine della stagione.

Nonostante Mourinho si sia esposto in suo favore, gli agenti hanno in mano un mandato firmato dalla Roma per provare a vendere il centrocampista a 17 milioni. Non significa che debba per forza partire, ma di sicuro il club non lo ritiene incedibile. Tiago Pinto infatti sta cercando un mediano con caratteristiche fisiche simili all’attuale numero 4. Si vedrà, ma intanto Cristante ha voluto mantenere la concentrazione sulla partita di stasera: “Vogliamo andare in finale e vincere questa coppa“.

Inglesi scatenati al pub: sale l’allerta

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LEICESTER, ENGLAND - APRIL 28: Leicester City fans hold up flags inside the stadium prior to the UEFA Conference League Semi Final Leg One match between Leicester City and AS Roma at The King Power Stadium on April 28, 2022 in Leicester, England. (Photo by Michael Regan/Getty Images)

Il Tempo (E.Zotti) – La Capitale si blinda a poche ora dal big match tra Roma e Leicester. Questa mattina nei due aeroporti romani è attesa la maggior parte degli oltre 3500 tifosi inglesi che saranno presenti all’Olimpico per assistere alla partita. Le forze dell’ordine scenderanno in campo con oltre mille uomini, tra Polizia, Carabinieri, Guardia di Finanza e gli agenti di Roma Capitale, che già ieri hanno iniziato a presidiare le zone.

Uno sguardo particolarmente attento è stato riservato all’area del Colosseo, dove ieri sera centinaia di inglesi si sono riversati nei pub limitrofi per trascorrere le prime ore in Italia tra schiamazzi e birre fino a tarda notte. Visti gli oltre 60mila spettatori che riempiranno gli spalti sono previste deviazioni del traffico e chiusure: dalle 17 lungotevere Maresciallo Diaz, Maresciallo Giardino, Maresciallo Cadorna e Ponte Duca d’Aosta saranno chiusi al traffico, con accesso consentito solo ai residenti e ai mezzi pubblici. Per ragioni di sicurezza anche il servizio bus verrà ridotto. Dalle 22 alle 2 è prevista la sospensione parziale del servizio Atac.

Da Rui a Smalling, Mou alza il muro

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EMPOLI, ITALY - JANUARY 23: Christopher Lloyd Smalling of AS Roma in action during the Serie A match between Empoli FC and AS Roma at Stadio Carlo Castellani on January 23, 2022 in Empoli, Italy. (Photo by Gabriele Maltinti/Getty Images)

Il Tempo (E.Zotti)Chris Smalling è pronto per un’altra battaglia. Dopo aver riposato contro il Bologna stasera toccherà di nuovo all’inglese tenere in mano le redini della difesa, per cercare di tenere il più possibile al sicuro la porta di Rui Patricio dagli attacchi del Leicester. Anche Zalewski è pronto per riprendersi la scena in campo internazionale dopo la partita quasi perfetta giocata all’andata, sugellata dall’assist perfetto servito a Pellegrini. In mediana toccherà invece a Sergio Oliveira affiancare Cristante. Il portoghese scenderà in campo con due obiettivi: non far rimpiangere l’assenza di Mkhitaryan e fornire una prestazione di livello che convinca Tiago Pinto a riscattarlo dal Porto. 

Nessuna sorpresa in avanti con la coppia Zaniolo-Pellegrini alle spalle di Abraham, a caccia di un gol che manca dalla gara di ritorno contro il Bodo. Il centravanti giocherà il suo duello personale a distanza con Vardy, che guiderà l’attacco delle Foxes. Rodgers ha recuperato anche Maddison e Dewsbury Hall, che dovrebbe iniziare il match dal 1′. L’allenatore ha scelto di annullare la passeggiata sul prato dell’Olimpico, preferendo il relax dell’hotel a due passi dallo stadio.