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Napoli, Spalletti: “Dubbi su di me? A distanza di anni si tira fuori ancora Totti”

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Napoli's Italian head coach Luciano Spalletti gestures during the Italian Serie A football match between SSC Napoli and Roma at the Diego Armando Maradona stadium in Naples on April 18, 2022. (Photo by Andreas SOLARO / AFP) (Photo by ANDREAS SOLARO/AFP via Getty Images)

Luciano Spalletti, tecnico del Napoli, è stato intervistato da DAZN al termine della grande vittoria contro il Sassuolo per 6-1. Queste le sue parole polemiche:

Dubbi su di me chi è che lo dice? Lo dice un giornalista, quello che non ha idee e quindi tira fuori il semolino per dare ancora in pasto a tutti episodi del passato. A distanza di anni tira fuori la Sampdoria, ancora Totti? Icardi? Ancora? Siccome non hanno qualità su che cosa scrivere vanno a riprendere episodi di qualche anno fa e li ripropongono ora magari inventandosi qualcosa, così fa volume. Ci si mette quelli precedenti e ci si mette questo ipotetico. Ora sembra quasi sia un successo essere la Lazio, l’Atalanta e la Roma mentre sembra che il Napoli sia dentro una situazione di insufficienza e non è così“.

Goleada del Napoli contro il Sassuolo. Il Verona spazza via il Cagliari

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Il Napoli ha ritrovato la via della vittoria. Dopo la cocente delusione contro l’Empoli della scorsa giornata di campionato, gli uomini di Spalletti passeggiano sul Sassuolo. Al Diego Armando Maradona gli azzurri ne rifilano 6 ai neroverdii. Partita già chiusa nella prima mezzora dove segnano in successione Koulibaly (7′), Osimhen (15′), Lozano (19′) e Mertens (21′). Il belga nella ripresa (54′) trova la doppietta e infine c’è gloria anche per Rrahmani (80′). A partita quasi finita il gol della bandiera neroverde di Maxime Lopez (87′).

L’altro match della 35esima giornata di Serie A ha visto affrontarsi Cagliari e Verona. I rossoblù sono a un passo dalla retrocessione mentre i gialloblù vedono l’Europa. Il Verona vince per 2-1: a segno Barak (8′) e Caprari (44′), con Joao Pedro (57′) che accorcia nella ripresa.

Roma Femminile da favola: batte l’Empoli Ladies e vola in finale di Coppa Italia

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Sassuolo, Italy, 30th May 2021. Camelia Ceasar of AS Roma is mobbed by team mates following the penalty shoot out victory in the Coppa Italia Femminile Final match at Mapei Stadium - Citt del Tricolore, Sassuolo. Picture credit should read: Jonathan Moscrop / Sportimage PUBLICATIONxNOTxINxUK SPI-1069-0010

La Roma Femminile stacca il pass per la finale di Coppa Italia. Le ragazze di Spugna per il secondo anno consecutivo si contendono almeno un trofeo, e questo è un dato non di poco conto. Qualità, continuità, equilibrio e tanta voglia di fare bene e migliorare. Un gruppo coeso che ha dimostrato anche oggi il proprio valore travolgendo per 2-0 l’Empoli Ladies. Nel primo tempo Soffia e nella ripresa il bis della capitana Elisa Bartoli valgono la finale.

IL TABELLINO

ROMA: Lind; Bartoli (84′ Pettenuzzo), Linari, Di Guglielmo (53′ Borini); Soffia, Andressa, Giugliano, Greggi, Serturini; Lazaro (84′ Mijatovic), Haug (68′ Pirone)
A disp.: Ceasar, Bernauer, Kollmats, Corelli, Bergersen.
All. Spugna

EMPOLI: Capelletti; Mella (77′ Monreale), Brscic, Maia (46′ De Rita); Bellucci, Silvioni (63′ Tamborini), Cinotti, Oliviero, Bardin (46′ Knol); Bragonzi (46′ Nocchi), Dompig.
A disp.: Ciccoli, Sacchi, Nichele, Nicolini.
All. Ulderici.

Arbitro: Scatena di Avezzano. Assistenti: Salama e Bartolomucci. IV uomo: Rinaldi

Reti: 25′ Soffia, 80′ Bartoli.

Note: ammonita Dompig (E). Recupero 2′ pt, 5′ st

Roma, tegola per Mourinho: Mkhitaryan out 20 giorni

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NAPLES, ITALY - APRIL 18: Henrikh Mkhitaryan of AS Roma is challenged by Diego Demme of Napoli during the Serie A match between SSC Napoli and AS Roma at Stadio Diego Armando Maradona on April 18, 2022 in Naples, Italy. (Photo by Francesco Pecoraro/Getty Images)

La Roma, come informa il club giallorosso, dovrà fare a meno di Henrik Mkhitaryan per almeno 20 giorni a causa di una lesione muscolare al flessore della coscia destra rimediato nella sfida contro il Leicester. Il numero 77 giallorosso salterà dunque le sfide con Bologna, Fiorentina e Venezia, ma soprattutto la semifinale di ritorno contro le Foxes. Il suo rientro in campo potrebbe avvenire in vista dell’ultima giornata contro il Torino.

È morto Mino Raiola: il più straordinario procuratore di sempre

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Mino Raiola non c’è l’ha fatta. Giorni fa era stata diramata la notizia della sua morte, smentita da lui stesso. Un triste e ironico preludio di quello che sarebbe avvenuto solo qualche giorno più tardi. Era ricoverato in gravissime condizioni all’ospedale di Milano dove già nel gennaio scorso si era sottoposto ad intervento chirurgico per problemi polmonari.

Roma-Leicester, orari e dettagli su dove vedere la partita

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LEICESTER, ENGLAND - APRIL 28: James Justin of Leicester City battles for possession with Tammy Abraham of AS Roma during the UEFA Conference League Semi Final Leg One match between Leicester City and AS Roma at The King Power Stadium on April 28, 2022 in Leicester, England. (Photo by Naomi Baker/Getty Images)

La partita di ritorno, che vale la finale di Conference League, tra Roma e Leicester in programma giovedì 5 maggio ore 21.00 allo Stadio Olimpico sarà trasmessa in chiaro, a differenza di Leicester-Roma finita 1-1. Sarà possibile vedere il match di giovedì sera in chiaro su TV8 oltre che con abbonamento satellitare su Sky Uno. La diretta streaming sarà disponibile su DAZN, Sky Go, NOW e sul sito Tv8.it. 

Roma-Bologna, i convocati di Mihajlovic: out Dijks, Kinglsey e Falcinelli

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TURIN, ITALY - DECEMBER 12: Sinisa Mihajlovic Head coach of Bologna FC pictured prior to kick off in the Serie A match between Torino FC and Bologna FC at Stadio Olimpico di Torino on December 12, 2021 in Turin, Italy. (Photo by Jonathan Moscrop/Getty Images)

Alla vigilia della sfida contro la Roma, il tecnico del Bologna, Sinisa Mihajlovic, ha diramato la lista dei convocati. Out gli infortunati Dijks e Kingsley, Falcinelli assente. Questa l’elenco completo:

Portieri: Bardi, Molla, Skorupski.
Difensori: Binks, Bonifazi, De Silvestri, Hickey, Kasius, Mbaye, Medel, Soumaoro, Theate.
Centrocampisti: Aebischer, Dominguez, Schouten, Soriano, Svanberg, Vignato, Viola.
Attaccanti: Arnautovic, Barrow, Orsolini, Sansone, Santander.

bolognafc.it.

Nicola Sansone: “Peccato non aver giocato spesso con Arnautovic, in campo ci troviamo bene”

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BOLOGNA, ITALY - APRIL 27: Nicola Sansone of Bologna FC celebrates after scoring his team's second goal during the Serie A match between Bologna FC and Internazionale at Stadio Renato Dall'Ara on April 27, 2022 in Bologna, Italy. (Photo by Mario Carlini / Iguana Press/Getty Images)

Domani la Roma affronterà allo stadio Olimpico il Bologna. Nicola Sansone, centrocampista della squadra di Mihajlovic è intervenuto nella consueta conferenza stampa pre-match. Di seguito le sue dichiarazioni:

Raccontaci l’abbraccio con Soriano, il periodo di astinenza dal gol e cosa significa per voi.
“Spero che si sbloccherà presto, noi andiamo in vacanza con le nostre famiglie, spero possa farlo al più presto magari già da domani”.

Come va la concorrenza con Barrow e Orsolini? Come ti senti a giocare con Arnautovic?
“Sono partito spesso dalla panchina, ma sto bene. Peccato non aver giocato spesso con Arna, in campo ci troviamo bene”.

Stai pensando cosa farai a giugno? Hai fatto tanta panchina quest’anno.
“No, non ci sto pensando, mancano quattro partite poi vedremo”.

Radu ha toccato la palla?
“Non saprei è stato tutto molto rapido, ma io per sicurezza ho segnato”.

Credi al destino? 2 gol di fila dopo 1 anno di astinenza?
“È stato bello, mi dispiace per Radu ma sono convinto che comunque si riprenderà”.

 I vostri giovani come stanno vivendo il momento?
“Li vedo bene ed in allenamento comunque stanno facendo bene”.

De Leo: “La Roma è una delle migliori squadre del campionato. Dovremo restare fino all’ultimo minuto con la testa nella partita”

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GENOA, ITALY - SEPTEMBER 25: Miroslav Tanjga vice-coach of Bologna (right) talks with his assistant Emilio De Leo before the Serie A match between Genoa CFC and Bologna FC at Stadio Luigi Ferraris on September 25, 2019 in Genoa, Italy. (Photo by Paolo Rattini/Getty Images)

Emilio De Leo, vice di Mihajlovic, ha parlato in conferenza stampa in vista della sfida di domani (ore 20:45) contro la Roma. Di seguito le sue parole.

Avete risolto il dilemma che vi ha detto Sinisa, che se continuate a vincere lui resta a casa?

Ovviamente scherzando speriamo di continuare così, speriamo che il mister riesca a rientrare. Lo aspettiamo a braccia aperte, non vediamo l’ora che rientri.

Vi siete dati un obiettivo concreto in questo finale? Può essere quello di battere i 47 punti?

No, perché in primis portano male. Noi avevamo l’esigenza di recuperare un po’ di credito e di prestazioni, dovevamo continuare a valorizzare il nostro gruppo anche con la continuità dei risultati. Questo è il focus che ci teniamo. Ogni gara è importante, vedremo alla fine quanti punti riusciremo ad ottenere.

Come valuta la stagione di Svanberg? Il 6/7 che si dà il ragazzo come voto lo vede d’accordo?

Sì. È un ragazzo sempre attento e concentrato, credo che potrà sempre migliorare in futuro e anche in allenamento dà sempre il massimo.


Come vede la Roma di domani? Vi ponete dei limiti?

Limiti assolutamente no. Faremo sempre lo stesso tipo di gara, giocando a viso aperto, penso che la Roma sia una delle migliori del nostro campionato, è una squadra che ha acquisito grande mentalità. Dovremo restare fino all’ultimo minuto con la testa nella partita, restando corti e compatti, consapevoli di fare male in ripartenza.

Come sta la squadra?

Tolto il problema di Dijks stanno tutti bene, abbiamo tranquillità nelle scelte e nella gara, come Sansone a partita in corso, c’è modo di fare la differenza anche così. 


Santander come sta?

Sta lavorando bene, ha un caschetto ma è solo precauzionale. Ci vuole pazienza e vediamo.

Nella situazione del gol del 2-1 avete chiamato voi la pressione o è qualcosa che è arrivato spontaneamente?

La voglia e la forza del gruppo hanno fatto la differenza. C’era positività e volontà di perseguire questi obiettivi e raggiungere questa vittoria.

Cosa manca a Dominguez per rientrare al 100%?

Solo giocare, sta sempre meglio. Anche in allenamento ha colpito 3/4 avversari, ha la sua classica garra e la esprime sempre di più.

Cosa l’ha colpita nella Roma giovedì?

Molto bene, si assumono responsabilità, a volte anche a campo aperto, non hanno perso la testa e la bussola. La Roma a parte l’inizio è venuta fuori molto bene.

Medel dovrà affrontare Abraham.

Sì, ma ormai anche se è più piccolo appare più grande perché ha più stima e più convinzione. Non sarà un problema.

Vi aspettate una Roma distratta visto il percorso in Conference? Aebischer è in grande crescita?

Non pensiamo ad una Roma distratta, hanno un allenatore con una mentalità vincente, non ci sono dubbi ed equivoci da questo punto di vista. L’allenatore incide in questi casi, infondendo fiducia a tutti gli elementi del gruppo quotidianamente. Aebischer sta lavorando benissimo, si sta introducendo gradualmente, ha esperienza comunque e lo sapevamo.

Come gestirete Zaniolo se dovesse giocare? È colpito dal rendimento di Zalewski?

Dovremo essere applicati, non farci abbassare troppo dagli scatti in velocità dei movimenti dei loro avanti. Zalewski sicuramente è molto in forma, rientra dentro il campo con grandissima qualità e sta avendo un rendimento molto simile a quello di Hickey.

 

Dominguez scalpita per una maglia da titolare

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BOLOGNA, ITALY - JANUARY 17: Nicolas Dominguez of Bologna FC in action during the Serie A match between Bologna FC and SSC Napoli at Stadio Renato Dall'Ara on January 17, 2022 in Bologna, Italy. (Photo by Mario Carlini / Iguana Press/Getty Images)

Il Resto del Carlino (M. Giordano) – Dominguez scalpita. Dopo aver bruciatole tappe dal rientro in seguito all’operazione alla spalla sinistra e aver ritrovato la maglia da titolare con l’Udinese, l’argentino spera nel bis all’Olimpico.

Lui che tra l’altro è un altro dei gioielli rossoblù attorno al quale circolano rumors di mercato da tempo: piaceva e piace alla Fiorentina, ci sono stati sondaggi dell’Atletico di Simeone che hanno portato anche i suoi parenti a chiedere notizie per sapere se fossero reali possibilità di un suo approdo a Madrid: “Non so nulla“, ha sempre detto Dominguez.

Barrow verso un’altra conferma contro la Roma

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BOLOGNA, ITALY - DECEMBER 05: Musa Barrow of Bologna FC in action during the Serie A match between Bologna FC v ACF Fiorentina at Stadio Renato Dall'Ara on December 05, 2021 in Bologna, Italy. (Photo by Mario Carlini / Iguana Press/Getty Images)

Il Resto del Carlino (G. Guizzardi) – L’undici anti-Roma? Pochi dubbi per Mihajlovic e il suo staff in merito alla squadra che domani, alle 20:45, dovrebbe partire titolare contro i giallorossi di Mourinho. I ballottaggi che il tecnico serbo si porta dietro riguardano una maglia a centrocampo, con Dominguez che potrebbe scalzare Svanberg, affiancando così Schouten insieme a Soriano, e il partner di Arnautovic.

La prestazione di Barrow con l’Inter, non sufficiente nella prima parte, è andata via via migliorando nel corso della gara, con il gambiano che potrebbe partire dall’inizio anche domani.

L’argentino, prima dell’Inter, era partito dall’inizio con L’udinese a causa del orfait dell’ultimo minuto di Schouten, mentre l’ex Atalanta a caccia di una rete che gli manca dal 5 dicembre, nella sfida persa con la Fiorentina.

Fattore Olimpico: Mourinho vuole tutto

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ROME, ITALY - SEPTEMBER 16: AS Roma head coach Jose Mourinho looks on during the UEFA Europa Conference League group C match between AS Roma and CSKA Sofia at Stadio Olimpico on September 16, 2021 in Rome, Italy. (Photo by Paolo Bruno/Getty Images)

Il Tempo (A. Austini) – Al massimo della forza mentale nel momento in cui si decide tutto. La Roma sta mostrando la sua migliore versione nel rush finale della stagione e vuole mettere le mani su due obiettivi. Quinto posto in campionato e, soprattutto, un trofeo: la Conference League adesso non è un sogno ma un obiettivo concreto.

Il piano di Mourinho, passato per fasi iniziali complicate, si sta rivelando efficace. Ed è lui prima di chiunque altro dentro la Roma a fiutare l’occasione enorme. Un allenatore che, più di ogni collega, si annoia ad allenare la squadra durante le amichevoli e si esalta ad aprile-maggio, quando la pressione si alza e lui si sente a suo agio.

A Leicester il tecnico portoghese aveva una serenità diversa rispetto a tanti altri. Si respirava tensione e concentrazione nella squadra e nello staff, lui sfoggiava invece la serenità tipica dell’uomo navigato. Sorrisi a poche ore del match fuori dallo stadio, saluti agli amici, autografi e selfie concessi a un gruppetto di un centinaio di fan che lo aspettavano fuori dal King Power Stadium a fine match: romanisti, interisti, inglesi, tutti impazziti per uno scatto con Mou.

Sembrava una pop star al termine di un concerto, invece era l’allenatore che sa farsi amare da quasi tutti. E nelle ultime settimane sembra essere riuscito a trasmettere ai giocatori un’energia mentale diversa. Come se avesse fatto entrare nello spogliatoio il fomento di una città che sogna di festeggiare finalmente un “titolo”.

Ma almeno fino ad oggi, è una pressione positiva. “Giovedì sarà come una finale a Roma – ha detto Mourinho nel post-partita di Leicester – per loro non fa differenza giocare in casa o fuori, per noi sì: avremo i nostri 70mila tifosi a spingerci e se ci fossero stati posti sarebbero venuti in 300mila”.

Per la semifinale di ritorno lo stadio è sold-out dal primo giorno di vendita dei biglietti, in realtà ci saranno in tutto circa 62mila spettatori, compresi i 3500 inglesi in arrivo. E lo stadio sarà pieno anche domani contro il Bologna: in via di esaurimento la scorta di tagliandi messi in vendita grazie all’apertura di parte del settore ospiti dell’Olimpico ai sostenitori giallorossi. Una voglia di Roma pazzesca.

 

Femminile, la Roma si gioca un’altra finale di Coppa Italia

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LATINA, ITALY - JANUARY 05: AS Roma head coach Alessandro Spugna reacts during the Woman Supercup semifinal match between AC Milan and AS Roma at Stadio Domenico Francioni on January 05, 2022 in Latina, Italy. (Photo by Marco Rosi/Getty Images)

Il Tempo (M. Vitelli) –  Forte di un secondo posto blindato in campionato dai cinque punti di vantaggio sul Milan terzo, la Roma femminile di Alessandro Spugna scende oggi in campo contro l’Empoli per il return-match della semifinale di Coppa Italia. L’andata è terminata 1-0 per le giallorosse grazie alla rete a metà ripresa di Giugliano, il match del Tre Fontane (ore 14:30) può spalancare le porte della finale. Chi passa troverà quasi certamente la Juventus, che ha battuto nella trasferta dell’andata il Milan 6-1 (ritorno domani alle 16).

Nella consueta intervista pre-partita, il mister delle giallorosse non vuole fare calcoli. Il risultato della gara di Empoli ci dà un piccolo vantaggio – ammette – ma non dobbiamo pensarci. Sarà importante cercare di prendere il comando del match fin da subito, provando a chiudere il discorso qualificazione il prima possibile”.

L’Empoli di Fabio Ulderici si presenta all’appuntamento con il vento in poppa. “Le nostre avversarie stanno attraversando un buon momento – spiega Spugna – la scorsa settimana hanno raggiunto la salvezza e in questa sfida non hanno nulla da perdere”.

A dare sostegno alle ragazze giallorosse ci saranno tanti tifosi. “Giocare in casa è importantissimo – conclude il mister – sono sicuro che ci saranno tanti tifosi e con il loro sostegno possiamo farcela. Il campo, poi è in perfette condizioni e questa è una bella notizia”.

Intanto, in casa Empoli, c’è voglia di provarci. “La stagione non è ancora conclusa – sottolinea il direttore sportivo Domenica Aureliola squadra sta continuando a lavorare duramente, la finale di Coppa Italia è un nostro obiettivo”.

Primavera, la Roma aspetta il Cagliari

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Il Tempo (M. Vitelli) – Domani la Roma ospita al Tre Fontane (ore 10.45) il Cagliari. A tre giornate dalla chiusura della regular season (poi ci saranno i playoff e i playout), la squadra di De Rossi guida la classifica con tre punti di vantaggio sull’Inter. “Ultimamente giochiamo bene, ma non riusciamo a chiudere le partite – le parole di Alberto De Rossi al termine della gara pareggiata in trasferta col Genoa – dobbiamo ritrovarci per chiudere il campionato come lo abbiamo iniziato, quando eravamo protagonisti”. La gara con gli isolani, al momento quarti, può essere l’occasione giusta per riprendere la corsa.

La Roma è salita al livello di Mourinho

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Roma's Portuguese manager Jose Mourinho gestures on the touchline during the UEFA Conference League semi-final first leg football match between Leicester City and Roma at King Power Stadium, in Leicester, on April 28, 2022. (Photo by Oli SCARFF / AFP) (Photo by OLI SCARFF/AFP via Getty Images)

Corriere dello Sport (R. Maida) – He’s a hammer“. È un martello. I giornalisti inglesi al King Power Stadium descrivono così José Mourinho, dopo averlo (ri)visto giocare la partita con i suoi incontenibili balzi a bordo panchina. Il metodo motivazionale, che punta prima sulla testa e poi sugli schemi, comincia a erogare risultati nella Roma, ormai solida e concreta.

Se ne è accorto anche Gary Lineker, leggenda del calcio inglese e tifoso del Leicester, che ha usato l’ironia british per descrivere le difficoltà impreviste incontrate da Brendan Rodgers nella semifinale di Conference. “Quel cappotto che sembra una volpe argentata – ha scritto su Twitter commentando il look di Mou – è stata una strategia per disorientare noi Foxes. Sta funzionando”.

Ecco: con il principio dichiarato della “stabilità”, che protegge meglio di qualunque cappotto, Mourinho ha trasmesso un’identità alla squadra che può quasi prescindere dai risultati delle prossime tre settimane: la Roma potrà vincere la Conference League e arrivare quinta in campionato oppure perdere tutto, persino un piazzamento in Europa. L’importante sarà il piano di rafforzamento estivo, semmai. “Ma per come stiamo lavorando i progressi sono evidenti – ha chiarito l’allenatore – io sono contento comunque per quello che siamo diventati. Cinque mesi fa a Leicester avremmo perso, invece ora siamo qui ad accettare un risultato che magari poteva essere più favorevole“.

Ha impiegato meno di un’ora a entrare nel cuore dei romanisti, che lo hanno eletto naturalmente a capopopolo, ha impiegato meno di un anno a creare una Roma a sua immagine e somiglianza.

Era il 4 maggio quando i Friedkin, con una semifinale ancora da giocare, ne annunciavano a sorpresa l’ingaggio. In molti all’epoca sospettavano che Mourinho si fosse accontentato della prima offerta disponibile dopo il doloroso esonero del Tottenham. E che mirasse a garantirsi un finale di carriera passionale ma non troppo ambizioso in un bel posto dove vivere.

Forse, nonostante il curriculum, era stato sottovalutato. E si è capito in modo definitivo il 9 gennaio, la sera dell’incredibile sconfitta contro la Juventus, quando disse schiettamente: “Non pensavo fosse così difficile trasmettere la mia mentalità. Qui c’è gente abituata alla comfort zone di un quinto-sesto posto. Ma devono essere i calciatori a salire al mio livello, non io a scendere al loro“.

Detto, fatto. È cominciata lì la serie di 13 giornate di campionato senza sconfitte, interrotta sabato scorso dall’Inter che è anche l’unica squadra italiana ad aver battuto la Roma nel periodo esaminato, Coppa Italia inclusa. L’altro ko, ricordato per la rissa da spogliatoio più che per il risultato, è stato quello ininfluente di Bodø, cancellato dal 4-0 dell’Olimpico.

Al McDonald’s la festa giallorossa assieme ai Friedkin

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Soccer: Italian Serie A ,As Roma v FC Crotone Ryan and Dan Friedkin president of Roma during the Italian Serie A soccer match As Roma v FC Crotone in the Olympic stadium in Rome, Italy, 09 May 2021. Imago ImagesEmmefoto Copyright: xImagoxImagesEmmefotox

Corriere dello Sport (R. Maida) – Dan Friedkin è un uomo silenzioso, riservato, e quindi molto semplice nelle esigenze e nelle abitudini. Come un padre qualunque, ha portato i figli Ryan Corbyn a mangiare da Mc Donald’s dopo aver assistito alla partita della sua Roma Leicester. La scelta si spiega in parte con la difficoltà di reperire un ristorante in città alle 23 di un giorno feriale (sarebbe più facile vincere lo scudetto).

Ma al tempo stesso racconta l’idea che il presidente ha di sé: non sono un vip, sono un uomo normale. Immaginate però la reazione che hanno avuto quei tifosi che, pure loro in cerca di un panino di ritorno dallo stadio, hanno scoperto di avere a pochi centimetri l’uomo che ha portato Mourinho alla Roma.

È cominciata una festicciola, alla quale i tre Friedkin non si sono sottratti: sebbene abbiano scelto di non comunicare attraverso i media, sono persone molto attente al benessere della collettività che rappresentano. Cori, foto e incitamenti hanno sorpreso i dipendenti del fast food, che non capivano cosa stesse succedendo.

Friedkin, come sempre, non hanno viaggiato con la squadra. Si spostano con il loro aereo privato, che spesso il patriarca Dan guida personalmente. Ma prima di separarsi da Mourinho Tiago Pinto, hanno fatto pervenire i complimenti a tutti per il buon risultato ottenuto a Leicester. In un anno solare, nonostante qualche difficoltà tecnica e qualche errore gestionale, hanno già vissuto due semifinali europee: non è esattamente scontato per un presidente della Roma.

Arnautovic, ti ricordi Mourinho?

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BOLOGNA, ITALY - FEBRUARY 21: Marko Arnautovic of Bologna FC reacts during the Serie A match between Bologna FC and Spezia Calcio at Stadio Renato Dall'Ara on February 21, 2022 in Bologna, Italy. (Photo by Mario Carlini / Iguana Press/Getty Images)

Corriere dello Sport (G. Burreddu) – Altra big, e anche stavolta Marko Arnautovic è pronto. Ormai il bomber austriaco ci ha preso gusto: già a quota 13 in campionato, adesso vuole arrivare almeno a 15 reti. Avrà l’occasione proprio contro la Roma, in una trasferta che per il Bologna si annuncia complicata e difficile. Eppure, dopo la vittoria sull’Inter al Dall’Ara, in casa rossoblù ora tutto appare possibile.

Un traguardo possibile è dunque anche quello dei gol, un obiettivo che Arnautovic si è fissato, un progetto personale per dare alla squadra ancora più gioia. Adesso che sta meglio, niente può fermarlo. Dopo il gol all’Inter, ora Marko ha messo nel mirino anche la Roma. Mourinho? Ho imparato molto da lui, lo porterò con me per la vita. Ogni tanto ci sentiamo. Poi abbiamo un gruppo su WhatsApp con tutti i giocatori dell’Inter del 2010. Sono rimasto in contatto con loro“.

José ha raccontato che nella prima stagione all’Inter “i miei attaccanti erano Ibrahimovic, Adriano, Crespo e Cruz. Ci stringiamo la mano, scambiamo due parole e Marko mi dice ‘Mister, io sono meglio di tutti loro’. Questo è Marko, uno sicuro di sé“.

Mkhitaryan lascia Mourinho nei guai

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Leicester City's English midfielder Kiernan Dewsbury-Hall (C) fouls Roma's Armenian midfielder Henrikh Mkhitaryan (R) during the UEFA Conference League semi-final first leg football match between Leicester City and Roma at King Power Stadium, in Leicester, on April 28, 2022. (Photo by Geoff Caddick / AFP) (Photo by GEOFF CADDICK/AFP via Getty Images)

Il Messaggero (G. Lengua) – Hernrikh Mkhitaryan alza bandiera bianca dopo una stagione da record: 40 presenze da titolare su 49 partite. Un anno impeccabile se al 60′ della prima semifinale di Conference League contro il Leicester, non avesse chiesto l’immediata sostituzione per un infortunio muscolare.

La prima diagnosi: sospetto stiramento al flessore della coscia destra, stop di almeno 20 giorni. Micki si è già sottoposto a un’ecografia, oggi ne farà un’altra e lunedì la risonanza magnetica: se le tempistiche saranno confermate potrà tornare per l’ultima di campionato con il Torino e/o per l’eventuale finale di Conference a Tirana (25 maggio). 

Il primo a parlare delle sue condizioni è stato Mourinho al termine della partita di Leicester – senza avere esami sottomano – lasciando intendere che il guaio sarebbe potuto essere grave: “Per uscire da una partita di questo livello vuol dire che le notizie non sono buone“.

 

De Silvestri: “Mi farà strano vedere Mourinho all’Olimpico”

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EMPOLI, ITALY - SEPTEMBER 26: Lorenzo De Silvestri of Bologna FC in action during the Serie A match between Empoli FC and Bologna FC at Stadio Carlo Castellani on September 26, 2021 in Empoli, Italy. (Photo by Gabriele Maltinti/Getty Images)

Lorenzo De Silvestri ha rilasciato un’intervista a La Gazzetta dello Sport. L’esterno del Bologna – avversario domani sera (ore 20:45) – della Roma di Mourinho, ha parlato – tra i vari temi – anche della gara dell’Olimpico. Di seguito le parole dell’ex Lazio, Fiorentina e Sampdoria.

La sua idea di Mourinho? 

La prima volta lo vidi quando giocavo con la Fiorentina e l’Inter ci estromise in semifinale di Coppa Italia. Mi farà strano vederlo dentro all’Olimpico ma non vedo l’ora di giocare.

Il sogno sono i 50 punti? Battere la Roma da… laziale? 

Il punteggio massimo con Sinisa è stato 47 punti: va superato. E il sogno vero è di poterlo fare avendolo lì. Vicino a noi.

Avete battuto l’Inter, la Roma e la Lazio; pareggiato in casa – Milan e casa -Juventus: perché grandi con le grandi? 

Sono quelle cose che non puoi spiegarti. La cosa da chiedersi è perché non siamo stati così bravi nelle altre gare. Ma capiremo.

Bomber Pellegrini e baby Zalewski, così i ragazzi di Trigoria guidano lo sprint

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Roma's British forward Tammy Abraham (L) celebrates with Roma's Polish forward Nicola Zalewski (C) and Roma's Italian midfielder Lorenzo Pellegrini after scoring his second goal during the Italian Serie A football match between AS Roma and Lazio on March 20, 2022 at the Olympic stadium in Rome. (Photo by Tiziana FABI / AFP) (Photo by TIZIANA FABI/AFP via Getty Images)

La Gazzetta dello Sport (A. Pugliese) – Nessuno intende scomodare due totem del calibro di Totti e De Rossi, ci mancherebbe altro. Non sarebbe neanche corretto, per alcuni versi. Ma intanto questa Roma, quella che sogna di sbarcare a Tirana per la finale di Conference League, è figlia soprattutto di due uomini della Lupa: Lorenzo Pellegrini e Nicola Zalewski.

E non solo perché il gol che ha permesso alla squadra di Mourinho di uscire indenne dal King Power Stadium l’hanno confezionato proprio loro due, ma anche perché il loro attaccamento alla causa e alla maglia è forse superiore a quello di chiunque altro nella rosa giallorossa.

Del resto, Pellegrini e Zalewski, sono romani e romanisti, cresciuti a Trigoria, hanno il cuore colorato di giallo e di rosso. Come Totti e De Rossi, appunto, ma anche come Florenzi, un altro figlio di Roma che in giallorosso ha vissuto in modo intenso, nel bene e nel male.

E proprio come loro, Pellegrini ha proseguito la dinastia dei capitani nati in casa, con l’immensa gioia dello stesso Francesco Totti, che non più di tardi di lunedì scorso avventa commentato così: “Sono contento che Lorenzo si sia ripreso in mano la piazza. Ho sempre detto che sarebbe stato il capitano del futuro, molta gente ora ha capito che ragazzo è: puro e vero, un aspetto importante“.

Zalewski, invece, sta facendo un percorso diverso, ma anche a Leicester ha sorpreso per personalità, giocando senza paura o emozione una semifinale europea. Con un numero nel destino, quel venti che sta lì a distinguere i suoi anni e le sue partite in prima squadra. Ed affrontare un semifinale con così poca esperienza e così tanto carattere non era affatto scontato.