Corriere della Sera (M. Ferretti) – Se il mondo del calcio non fosse stato invaso dai costruttori di etichette e di definizioni un tanto al chilo, oggi un giocatore come Lorenzo Pellegrini sarebbe raccontato, in modo semplice e veritiero, come una mezzala. Solo che, di questi tempi, non si paria più di mezzali (o mezzeali) ma di intermedi, di “sotto punta”, di “vertici” e chi più ne sa più ne metta. Un dizionario che porta confusione, perché nel calcio continuano a esistere i ruoli e le competenze, e non tutti possono fare tutto. Non tutti sanno fare tutto. Pellegrini nella Roma ha giocato da mediano in un centrocampo a 4 e/o a 5, da trequartista e anche da falso centravanti. Mai da attaccante di sinistra in un 4-3-3, come gli è capitato con l’Italia. Troppo, onestamente. E, come si sa, il troppo stroppia. Pellegrini è una mezzala e da mezzala dovrebbe giocare. Costa troppo impiegarlo (soltanto) per quello che è?
Pellegrini, quando il troppo stroppia

Centrocampo Roma, le grandi manovre

Corriere della Sera (G. Piacentini) – Tra lecertezze della Roma per il prossimo anno c’è Nemanja Matic. Il centrocampista serbo, alla prima stagione in giallorosso, ha raggiunto le presenze necessarie per prolungare automaticamente il proprio contratto per un’altra stagione, allo stesso stipendio (circa 4 milioni di euro netti compresi i bonus) di quella attuale. A differenza di quanto prevede il contratto di Smalling (e lo scorso anno di Mkhitaryan) il rinnovo è automatico, senza la necessità di attivare nessuna clausola da parte del calciatore. Per il resto non ci sono molte certezze.
Il nodo più grande riguarda l’olandese Wijnaldum, il cui prestito dal Paris Saint-Germain scadrà il 30 giugno. La Roma ha un accordo con il club francese per riscattarlo spendendo meno di 10 milioni di euro, ma l’infortunio alla tibia che ne ha condizionato la stagione e il rendimento attuale al di sotto delle aspettative, stanno facendo venire più di qualche dubbio alla società giallorossa che vorrebbe un prolungamento del prestito per un’altra stagione. Soluzione, questa, che al momento non è praticabile. Il sogno per rinforzare il reparto è sempre Davide Frattesi, che nei mesi scorsi é stato, per ammissione dell’a.d. del Sassuolo Carnevali, “vicinissimo a tornare a vestire la maglia giallorossa“. Non sarà riscattato Camara mentre Tahirovic (che ha esordito con la nazionale della Bosnia) può partire in prestito.
Matic rinnova. Smalling ci pensa ma l’incognita è Mou

La Repubblica (M. Juric) – E il primo è fatto. Nemanja Matic ha rinnovato il suo contratto con la Roma fino a giugno 2024. Niente trattativa, comunicati ufficiali e foto di rito insieme a Tiago Pinto. Il centrocampista serbo proseguirà la sua avventura in giallorosso per un altro anno grazie alla clausola di rinnovo automatico presente nel suo contratto.
Nell’accordo originario era prevista questa condizione nel caso in cui il giocatore avesse raggiunto la soglia del 40% delle presenze stagionali da almeno 45′. Un obiettivo raggiunto contro il Sassuolo quando il serbo ha fatto segnare la 22esima presenza da titolare, sul totale di 55 partite stagionali della Roma.
In attesa di segnali da parte di Smalling, l’altro contratto pesante in scadenza questa estate. La Roma qualche settimana fa ha fatto la sua ultima mossa (per ora): biennale a 3,5 milioni di euro netti. Più di così non si può fare, si affrettano a far sapere dagli uffici contabili di Trigoria. L’inglese ancora non ha dato la sua risposta, prendendo ulteriore tempo per pensare.
Il dilemma più grande rimane sempre il futuro dello Special One. Che aspetta segnali concreti dalla proprietà. Con due obiettivi ancora in ballo – quarto posto ed Europa League – per i Friedkin non c’è fretta di sedersi attorno ad un tavolo. Prima il campo, poi le strategie. Il portoghese registra le volontà e aspetta, non rimanendo indifferente a questi prolungati silenzi della proprietà dopo i vari input “a parlarne” inviati pubblicamente negli ultimi mesi.
Matic fino al 2024, resta lui il leader del centrocampo

La Gazzetta dello Sport (M. Cecchini) – Segnali. Ci piace pensare che il pellegrinaggio nei luoghi del passato, sia un modo ideale per ricongiungersi al futuro che ricomincia. D’altronde Nemanja Matic è un gigante (194 cm) fatto così. I luoghi delle sue radici, quelli in cui è cresciuto prima come uomo e poi come calciatore, sono quasi terra sacra da non dimenticare. Per questo, proprio quando si lega ancora per un anno alla Roma, il fatto che in questi giorni sia passato per Bijeio Polje, nello stadio del Jedinstvo, dove ha giocato il suo primo campionato da professionista, è il filo rosso che lo lega all’attualità.
A 34 anni il serbo è diventato uno straordinario esempio di longevità agonistica che il club giallorosso ha apprezzato sotto tanti punti di vista, tanto da prolungare il suo rapporto con lui fino al 2024. Le 36 presenze stagionali (26 solo in campionato) rappresentano in fondo solo la punta dell’iceberg di un rendimento che tracima anche fuori dal campo. Da un paio di settimane erano scattate le condizioni che gli consentivano di accedere al secondo anno di contratto con la Roma a un ingaggio identico nella parte fissa circa 3,6 milioni più bonus (circa 600 mila euro) che cambieranno a seconda dei trofei e della coppa europea che la Roma disputerà.
Non sorprende che José Mourinho lo abbia voluto come suo pretoriano in giallorosso. Agli ordini dell’allenatore, infatti. ha disputato in carriera 197 partite fra Chelsea, Manchester United e Roma. Ma il percorso di Matic pare prescindere anche da questo aspetto. In attesa di scoprire quello che succederà con Mourinho, il centrocampista ha scelto, a prescindere dalle sorti altrui. A Roma sta benissimo, tanto da aver comprato casa. Non solo: nello spogliatoio è sempre più leader e sta dimostrando di avere un ruolo da chioccia per i giovani che si affacciano in prima squadra.
L’Olimpico deve essere tutelato

Corriere della Sera (G. Pullara) – Quando questa città avrà, tutto nuovo e American Style, lo stadio della Roma a Pietralata per ospitare la Magica ma anche concerti rock, eventi di ogni tipo e anche un po’ di negozi e hotel, la città sportiva non potrà che rallegrarsene. Ma a quel punto che ne sarà dell’Olimpico? Potrebbe facilmente ripetere il destino del
Flaminio: prima un po’ di musica e qualche torneo di rugby e poi chiusura definitiva e degrado. L’intero Foro Italico, impianto sportivo progettato da Enrico Del Debbio prima della guerra, senza il suo stadione in piena salute al centro crollerà a pezzi perdendo via via le sue funzioni. Bisogna che ci si pensi fin d’ora e non quando funzioneranno i nuovi stadi. Alcuni urbanisti sollevano il problema sollecitando risposte. In previsione dell’Expo si
pensa finalmente di rivitalizzare la Vela di Calatrava a Tor Vergata. L’Olimpico non dovrà diventare un altro esempio di spreco di risorse pubbliche.
Matic dice sì per un altro anno. Ora Pinto deve convincere Smalling

Il Messaggero (G. Lengua) – E’ scattato il rinnovo automatico sul contratto di Nemanja Matic. Il centrocampista ha raggiunto tutte le condizioni e si legherà alla Roma per un’altra stagione allo stesso stipendio attuale di 3,5 milioni più bonus. Una certezza in più in vista del prossimo | campionato, a prescindere dalla qualificazione in Champions League. Adesso Tiago Pinto dovrà convincere a restare Chris Smalling (scadenza 30 giugno). Ci sta provando con un biennale a 7 milioni totali compresi bonus individuali e collettivi (l’offerta iniziale era di 5). L’inglese ha preso tempo e il timore è che possa verificarsi un nuovo caso Mkhitaryan che ha voltato le spalle ai giallorossi poco prima della scadenza.
Mou, a destra idea Cuadrado

Il Messaggero (S. Carina) – Equivoci tanti. Acquisti sbagliati forse ancor di più. Fatto sta che a destra la Roma non ingrana. Non da oggi ma da tempo. Che siano esterni alti o bassi la musica è sempre la stessa. L’ultimo tentativo di mercato, Celik, per ora non ha convinto Mourinho che dopo averlo impiegato con continuità nella prima parte della stagione lo ha fatto cadere nel dimenticatoio. Al suo posto il redivivo Karsdorp o l’adattato Zalewski. Da qui l’idea di affiancargli per la prossima stagione un giocatore esperto, affidabile, preferibilmente a parametro zero.
L’identikit porta al colombiano Cuadrado, a più riprese accostato nelle ultime stagioni alla Roma. Stavolta potrebbe essere la volta buona. Juan si libera infatti dalla Juventus dopo 8 anni. Ha già sul piatto un’offerta dell’Al Nasrr ma restare in Italia lo alletta. È chiaro che molto dipende dalla permanenza di Mourinho nella Capitale. Con un allenatore diverso, ci si potrebbe orientare su un profilo più giovane. Gli scout giallorossi hanno messo nel mirino Fresneda (Real Valladolid) e Aarons (Norwich) che tuttavia hanno già dei costi elevati in un ruolo dove all’occorrenza può giocare anche Zalewski.
Smalling vicino alla conferma. Belotti ed ElSha da valutare

La Gazzetta dello Sport (M. Cecchini) – Oltre a Matić, nella Roma si sta lavorando anche sulle altre conferme. Il primo è Smalling, che ha già maturato le condizioni per il prolungamento, il club ha offerto all’inglese un contratto biennale e cifre un po’ più basse rispetto all’ingaggio attuale. Il difensore ci sta pensando, ma le sensazioni sono positive. in scadenza c’è anche El Shaarawy, che vorrebbe restare. Il gradimento c’è, ma anche lul dovrebbe tasilarsi un ingaggio che è di oltre 3,5 milioni. Anche Belotti, avrebbe clausole che gli permettono il rinnovo al 2025, ma per ora non sono stati centrate.
Mourinho non incontra i Friedkin
Il Tempo (L. Pes) – Una pausa senza appuntamento. Quelli che potevano essere i giorni utili per un dialogo tra José Mourinho e la proprietà si stanno rivelando un semplice stacco tra il brutto derby perso di domenica scossa e la ripresa del campionato, quando i giallorossi saranno chiamati ad affrontare un mese di aprile non poco impegnativo sia in Italia che in Europa. Ma nessun allarme.
La voglia di confrontarsi c’è, sulle strategie societarie e sui programmi da condividere insieme nel futuro. Sembrano ormai lontani i tempi in cui Mou reclamava un appuntamento con la proprietà, sottolineando come “giugno fosse tardi” e quanto lui “fosse pronto quando la società avesse voluto”.
Nonostante le voci che circolano attorno a Mourinho, all’orizzonte non ci sono top club in pressing su di lui, anche se l’appeal dell’allenatore giallorosso è tutt’altro che svanito e non sono da escludere tentativi illustri a fine stagione.
Francia-Olanda 4-0, Wijnaldum parte titolare per l’intero match

Prima giornata di qualificazioni ad Euro 2024. Per l’Olanda di Gini Wijnaldum che ha visto affrontare la Francia di Mbappè alla sua prima da capitano, non è stata la serata migliore. Il risultato infatti è di 4-0 per i francesi. Ad aprire le marcature è Griezman all’2’, raddoppia Upamecano all’8’ e poi un immenso Mbappè, già autore dell’assist del primo gol, firma la rete numero tre al minuto 21. Nel secondo tempo, all’88’, per l’inarrestabile Mbappè c’è ancora spazio per una rete. La Francia quindi batte per 4-0 l’Olanda del giallorosso Wijnaldum che ha disputato l’intero match.
Repubblica Ceca-Polonia 3-1, Zalewski in campo per 30 minuti

Il match valevole per le qualificazioni all’europeo 2024 tra Repubblica Ceca e Polonia finisce 3-1. La Repubblica Ceca parte subito bene segnando due reti al 1’ e al 3’ minuto di gioco firmate rispettivamente da Krejci e Cvancara. Tutto in salita quindi per la Polonia di Zaleswski che dopo il gol al 64’ di Kuchta per il 3-0 da il cambio a Szymanski S. e inaugura la sua corsa all’europeo. Alle battute finali Szymanski D. segna per la Polonia il gol della bandiera che decreta il definitivo 3-1 in favore della Repubblica Ceca.
Mercato, per l’attacco pista Retegui. Sul ragazzo vantaggio Inter e Milan vigile

Uno dei profili che starebbe seguendo Tiago Pinto per il mercato estivo della Roma sarebbe quello di Mateo Retegui. Sul classe ’99 di proprietà del Boca Juniors, ma in prestito al Tigre, stando a quanto riportato da calciomercato.it l’Inter sarebbe in vantaggio. Anche il Milan sarebbe vigile sul ragazzo, aumentando la concorrenza per i giallorossi, che intanto devono sciogliere il nodo sul futuro di Abraham. Sul contratto dell’attaccante è presente una clausola da 18 milioni, ma il prezzo potrebbe cambiare in caso di riscatto del club di Victoria.
Under 21, Serbia-Italia 0-2. Bove in panchina per tutto il match

Promossi a pieni voti gli azzurri di Nicolato che battono per 2-0 la Serbia con una doppietta dell’attaccante del Frosinone, Mulattieri. Da segnalare l’assenza per problemi fisici di Fagioli e l’esordio del fantasista azzurro Baldanzi che soprattutto nella prima parte di gara si è messo in mostra sfiorando più volte la rete.
Prossimo appuntamento fissato per lunedì 27 marzo per l’amichevole con l’Ucraina, ultimo test match in vista degli Europei che partiranno per i nostri azzurrini il 22 giugno contro la Francia.
Premio Bearzot, Le Iene intercettano Spalletti. Presto l’incontro con Totti

Ai margini della cerimonia del Premio Bearzot, vinto dall’attuale allenatore del Napoli, Luciano Spalletti, l’inviato de Le Iene, Filippo Roma, ha proposto al tecnico dei partenopei di organizzare un incontro con Francesco Totti. L’ex numero 10 giallorosso si era detto dispiaciuto e pronto al confronto con l’allenatore toscano. Oggi il tecnico di Certaldo ha dichiarato: “Sono stato contento delle sue parole, questa cosa si farà sicuramente. Il luogo e il momento li scelga lei“, ma alla proposta di Roma, come sede d’incontro, è rimasto in silenzio.
Maresca: “Tempo effettivo? Obiettivo del calcio e di noi arbitri”

Dopo aver ritirato al posto di Daniele Doveri di Roma 1, assente per impegni UEFA, il premio intitolato a Stefano Farina presso la Sala dei Baroni al Maschio Angioino di Napoli, l’arbitro Fabio Maresca ha rilasciato alcune dichiarazioni parlando anche del tempo di gioco effettivo in campionato. Di seguito le sue parole riportate dall’ANSA in occasione della XII edizione del Premio Bearzot.
“Gioco effettivo? E’ uno degli obiettivi del calcio in generale, anche di noi arbitri. Sono tanti gli strumenti sui quali poter lavorare. Noi stiamo lavorando su questo, cronometrando quando tempo intercorre nei tempi morti per aumentare quelli di gioco delle gare”.
Rui Patricio: “Sempre un orgoglio rappresentare la Nazionale. Forza Portogallo” – FOTO

Nella partita di qualificazione agli Europei del 2024 in Germania, il Portogallo ha battuto in maniera agevole il modico Liechtenstein per 4-0 con la doppietta di Ronaldo ed i gol di Bernardo Silva e Joao Cancelo. Nella squadra lusitana è stato schierato dal 1′ Rui Patricio che dunque ha concluso con un clean sheet la gara. Il portiere giallorosso ha poi condiviso, attraverso un post su Instagram, tutta la sua fierezza di indossare la maglia della Nazionale: “Sempre un orgoglio rappresentare la nostra Nazionale. Forza Portogallo!”
Napoli, De Laurentiis svela un retroscena: “Avevo sentito Spalletti prima del suo ritorno alla Roma”

Nel corso del premio Bearzot, ricevuto da Luciano Spalletti, è intervenuto Aurelio De Laurentiis. Il presidente del Napoli ha rivelato un retroscena sul tecnico toscano:
“Sono felice per il premio vinto da Spalletti. La mia è stata una felice intuizione. Ho dovuto depistarlo. Gattuso in quel momento non si sentiva bene e andai a Milano al Bosco Verticale per incontrare Spalletti, che avevo sentito già prima che andasse alla Roma e disse di no. Venne ad aprirmi e gli dissi: Luciano ho un grosso problema, se non si dovesse sentire bene Gattuso ho bisogno di te E lui: no, a giugno vengo. Alla fine gli strappai un sì anche per l’immediato se fosse servito. Poi siamo andati avanti fino a giugno perché sono un gentiluomo e non ho voluto segare Gattuso. Forse sarei andato prima in Champions se l’avessi fatto. Nel frattempo per depistare tutti passai per Conceicao, per Allegri che venne per quattro volte a farmi lezione di calcio nei miei uffici e poi alla fine venne il bravo Luciano a riportarci tra i primi tre in Italia e anche quell’anno, lo scorso, poteva accadere qualcosa di diversoù”.
Ozil: “Mourinho il miglior allenatore di questo secolo. Sa come renderti migliore ogni giorno”

Mesut Ozil ha annunnciato da pochi giorni l’addio al calcio. Il centrocampista tedesco, uno dei miglori degli ultimi anni, ha appeso gli scarpini al chiodo all’età di 34 anni. Il fantasista si è concesso una intervista a Marca dove ha parlato anche di Mourinho, suo vecchio allenatore ai tempi del Real Madrid:
“Tutti conoscono già il mio aneddoto nello spogliatoio con lui. Ma abbiamo avuto un ottimo rapporto. Ha sempre saputo come motivarmi, come rendermi un giocatore migliore ogni giorno. È un allenatore straordinario e sono molto orgoglioso di aver potuto giocare per lui“. Il portoghese preoccupato per la vita privata del giocatore gli rivelò una serie di presunti retroscena sulla sua fidanzata dell’epoca spingendolo a lasciarla.
Ozil ha poi aggiunto: “Per me José Mourinho è il miglior allenatore di questo secolo. La sua comprensione tattica è un’altra cosa, ma anche il suo modo di parlare nello spogliatoio… E come protegge sempre la sua squadra davanti ai media! È davvero un allenatore di livello mondiale. Ho scelto il Real per lui. Mi portò a vedere lo stadio e tutti i trofei che avevano vinto. Questo mi ha fatto venire la pelle d’oca. La visita a Barcellona è stata meno entusiasmante e ciò che è stato più deludente è che Pep Guardiola non si è nemmeno preso la briga di incontrarmi. Prima di quel viaggio mi piaceva molto lo stile del Barcellona e potevo davvero immaginare di giocare con loro. Quindi José Mourinho è stato sicuramente il fattore più importante nella mia decisione. Dopo le mie visite, la mia decisione è stata chiara al 100%: volevo essere madridista”.
Llorente festeggia 10 anni dal suo esordio: “Tanti sogni ancora da realizzare” – VIDEO
Llorente 10 anni fa l’esordio con la maglia del Real Madrid. Sulla panchina sedeva José Mourinho. I due si sono ritrovati quest’anno alla Roma. Il difensore ha festeggiato sui social l’anniversario del suo esordio condividendo un video accompagnata dalla didascalia: “Molti sogni realizzati in questi dieci anni e molti ancora da realizzare. Grazie a tutti voi che mi accompagnate lungo il cammino“. Il difensore al ritorno dalla pausa quasi certamente sarà in campo contro la Sampdoria, vista l’emergenza nel reparto data dalla squalifica contemporanea di Mancini, Ibanez e Kumbulla.
Pisilli, mezzala che vola: “I miei gol per l’Europeo”

Corriere dello Sport (G. Marota) – Niccolò Pisilli, mezzala che vola con l’inserimento nel dna, figlio di un impiegato di banca e di una psicologa. Mercoledì la nazionale Under 19 di Alberto Bollini ha steso i tedeschi – una vittoria che potrebbe consegnarci sul vassoio d’argento la final eight dell’Europeo – grazie alle firme del ragazzo partito dai pulcini della Roma in quel vivaio sempre florido che si chiama Trigoria, oggi protagonista in Primavera. Pisilli ha già conquistato José Mourinho, che l’ha portato in panchina contro il Sassuolo; tutto lascia immaginare che presto esordirà in A.
Pisilli, dica la verità: nella vita voleva fare il centravanti?
“No no, sempre il centrocampista. In realtà sono nato media-no, ma da quando ho cominciato a giocare mezzala mi diverto molto di più”.
E segna tanto.
“Merito del gioco offensivo di Guidi nella Roma, che somiglia a quello di Bollini in nazionale U19. Sono tanto felice per i miei primi due gol in naziona-le, voglio farne tanti anche qui”
Che emozione ha provato?
“Indescrivibile. Per fortuna in stanza con me c’è Faticanti, che mi tiene concentrato”
Sempre Insieme, voi due.
“È un fratello. Sono fiero di condividere il mio percorso con lui sia nella Roma sia in azzurro. Al suo fianco mi sento più sicuro”
Nel frattempo Faticanti lo chiama a gran voce: “Oh, tra 45 minuti c’è allenamento!” grida Giacomo.
“Lo senti? Dice che siamo in ritardo, è un capitano vero perché cura i dettagli”.
Lo avete fatto anche mercoledì, giusto?
“Si, abbiamo curato i dettagli ed è stata la ricetta del successo. Siamo in un girone di ferro, ma se giochiamo così possiamo battere tutte le super potenze”
La vostra forza?
“Essere umili, seri e ambiziosi”
Bollini parla di «spirito della maglia azzurra».
“Con lui mi trovo alla grande. Ha pochi giorni per allenare tanti concetti e ci riesce benissimo”
La definisce “tuttocampista”.
“Bello. Provo a fare del mio meglio sia in fase offensiva che difensiva”
L’idolo di Pisilli?
“Da bambino stravedevo per il Barcellona. Xavi, Iniesta… E poi ho sempre amato Paulo Dybala, un mito».
Ora com’è allenarsi con lui a Trigoria?
“Paulo trascina i compagni, è un piacere imparare da lui ogni giorno”.
Parliamo della convocazione in prima squadra?
“Quando Mourinho mi ha chiamato non ci credevo. Ma non posso fermarmi qui. Ho ancora tanta strada da fare”
Dove si vede tra dieci anni?
“Spero nella mia Roma. E in Nazionale, ovviamente. Questa maglia è magica”.
Pesa davvero più delle altre?
“Sì. Ti fa sentire la responsabilità di un Paese intero che crede in te”
E la fiducia del ct Mancini?
“Sapere che ci osserva è una motivazione incredibile. Grazie a lui quelli della mia generazione vivono l’azzurro come un sogno realizzabile”
Chi è Pisili fuori dal campo?
”Un ragazzo a cui piace uscire con la fidanzata e con gli amici, quando non studio per la Maturità».
Ha una materia preferita?
“Matematica, dicono che per giocare a calcio bisogna saper fare bene i conti”.
Facciamoli, allora. Italia 3, Slovenia 1, Belgio 1, Germania O. Domani allen12 sfidiamo gli sloveni e…?
“Vogliamo vincere per blindare il primo posto, l’unico che qualifica. Sarà un’altra battaglia, di quelle che piacciono a me”.

