Uno dei profili che starebbe seguendo Tiago Pinto per il mercato estivo della Roma sarebbe quello di Mateo Retegui. Sul classe ’99 di proprietà del Boca Juniors, ma in prestito al Tigre, stando a quanto riportato da calciomercato.it l’Inter sarebbe in vantaggio. Anche il Milan sarebbe vigile sul ragazzo, aumentando la concorrenza per i giallorossi, che intanto devono sciogliere il nodo sul futuro di Abraham. Sul contratto dell’attaccante è presente una clausola da 18 milioni, ma il prezzo potrebbe cambiare in caso di riscatto del club di Victoria.
Mercato, per l’attacco pista Retegui. Sul ragazzo vantaggio Inter e Milan vigile

Under 21, Serbia-Italia 0-2. Bove in panchina per tutto il match

Promossi a pieni voti gli azzurri di Nicolato che battono per 2-0 la Serbia con una doppietta dell’attaccante del Frosinone, Mulattieri. Da segnalare l’assenza per problemi fisici di Fagioli e l’esordio del fantasista azzurro Baldanzi che soprattutto nella prima parte di gara si è messo in mostra sfiorando più volte la rete.
Prossimo appuntamento fissato per lunedì 27 marzo per l’amichevole con l’Ucraina, ultimo test match in vista degli Europei che partiranno per i nostri azzurrini il 22 giugno contro la Francia.
Premio Bearzot, Le Iene intercettano Spalletti. Presto l’incontro con Totti

Ai margini della cerimonia del Premio Bearzot, vinto dall’attuale allenatore del Napoli, Luciano Spalletti, l’inviato de Le Iene, Filippo Roma, ha proposto al tecnico dei partenopei di organizzare un incontro con Francesco Totti. L’ex numero 10 giallorosso si era detto dispiaciuto e pronto al confronto con l’allenatore toscano. Oggi il tecnico di Certaldo ha dichiarato: “Sono stato contento delle sue parole, questa cosa si farà sicuramente. Il luogo e il momento li scelga lei“, ma alla proposta di Roma, come sede d’incontro, è rimasto in silenzio.
Maresca: “Tempo effettivo? Obiettivo del calcio e di noi arbitri”

Dopo aver ritirato al posto di Daniele Doveri di Roma 1, assente per impegni UEFA, il premio intitolato a Stefano Farina presso la Sala dei Baroni al Maschio Angioino di Napoli, l’arbitro Fabio Maresca ha rilasciato alcune dichiarazioni parlando anche del tempo di gioco effettivo in campionato. Di seguito le sue parole riportate dall’ANSA in occasione della XII edizione del Premio Bearzot.
“Gioco effettivo? E’ uno degli obiettivi del calcio in generale, anche di noi arbitri. Sono tanti gli strumenti sui quali poter lavorare. Noi stiamo lavorando su questo, cronometrando quando tempo intercorre nei tempi morti per aumentare quelli di gioco delle gare”.
Rui Patricio: “Sempre un orgoglio rappresentare la Nazionale. Forza Portogallo” – FOTO

Nella partita di qualificazione agli Europei del 2024 in Germania, il Portogallo ha battuto in maniera agevole il modico Liechtenstein per 4-0 con la doppietta di Ronaldo ed i gol di Bernardo Silva e Joao Cancelo. Nella squadra lusitana è stato schierato dal 1′ Rui Patricio che dunque ha concluso con un clean sheet la gara. Il portiere giallorosso ha poi condiviso, attraverso un post su Instagram, tutta la sua fierezza di indossare la maglia della Nazionale: “Sempre un orgoglio rappresentare la nostra Nazionale. Forza Portogallo!”
Napoli, De Laurentiis svela un retroscena: “Avevo sentito Spalletti prima del suo ritorno alla Roma”

Nel corso del premio Bearzot, ricevuto da Luciano Spalletti, è intervenuto Aurelio De Laurentiis. Il presidente del Napoli ha rivelato un retroscena sul tecnico toscano:
“Sono felice per il premio vinto da Spalletti. La mia è stata una felice intuizione. Ho dovuto depistarlo. Gattuso in quel momento non si sentiva bene e andai a Milano al Bosco Verticale per incontrare Spalletti, che avevo sentito già prima che andasse alla Roma e disse di no. Venne ad aprirmi e gli dissi: Luciano ho un grosso problema, se non si dovesse sentire bene Gattuso ho bisogno di te E lui: no, a giugno vengo. Alla fine gli strappai un sì anche per l’immediato se fosse servito. Poi siamo andati avanti fino a giugno perché sono un gentiluomo e non ho voluto segare Gattuso. Forse sarei andato prima in Champions se l’avessi fatto. Nel frattempo per depistare tutti passai per Conceicao, per Allegri che venne per quattro volte a farmi lezione di calcio nei miei uffici e poi alla fine venne il bravo Luciano a riportarci tra i primi tre in Italia e anche quell’anno, lo scorso, poteva accadere qualcosa di diversoù”.
Ozil: “Mourinho il miglior allenatore di questo secolo. Sa come renderti migliore ogni giorno”

Mesut Ozil ha annunnciato da pochi giorni l’addio al calcio. Il centrocampista tedesco, uno dei miglori degli ultimi anni, ha appeso gli scarpini al chiodo all’età di 34 anni. Il fantasista si è concesso una intervista a Marca dove ha parlato anche di Mourinho, suo vecchio allenatore ai tempi del Real Madrid:
“Tutti conoscono già il mio aneddoto nello spogliatoio con lui. Ma abbiamo avuto un ottimo rapporto. Ha sempre saputo come motivarmi, come rendermi un giocatore migliore ogni giorno. È un allenatore straordinario e sono molto orgoglioso di aver potuto giocare per lui“. Il portoghese preoccupato per la vita privata del giocatore gli rivelò una serie di presunti retroscena sulla sua fidanzata dell’epoca spingendolo a lasciarla.
Ozil ha poi aggiunto: “Per me José Mourinho è il miglior allenatore di questo secolo. La sua comprensione tattica è un’altra cosa, ma anche il suo modo di parlare nello spogliatoio… E come protegge sempre la sua squadra davanti ai media! È davvero un allenatore di livello mondiale. Ho scelto il Real per lui. Mi portò a vedere lo stadio e tutti i trofei che avevano vinto. Questo mi ha fatto venire la pelle d’oca. La visita a Barcellona è stata meno entusiasmante e ciò che è stato più deludente è che Pep Guardiola non si è nemmeno preso la briga di incontrarmi. Prima di quel viaggio mi piaceva molto lo stile del Barcellona e potevo davvero immaginare di giocare con loro. Quindi José Mourinho è stato sicuramente il fattore più importante nella mia decisione. Dopo le mie visite, la mia decisione è stata chiara al 100%: volevo essere madridista”.
Llorente festeggia 10 anni dal suo esordio: “Tanti sogni ancora da realizzare” – VIDEO
Llorente 10 anni fa l’esordio con la maglia del Real Madrid. Sulla panchina sedeva José Mourinho. I due si sono ritrovati quest’anno alla Roma. Il difensore ha festeggiato sui social l’anniversario del suo esordio condividendo un video accompagnata dalla didascalia: “Molti sogni realizzati in questi dieci anni e molti ancora da realizzare. Grazie a tutti voi che mi accompagnate lungo il cammino“. Il difensore al ritorno dalla pausa quasi certamente sarà in campo contro la Sampdoria, vista l’emergenza nel reparto data dalla squalifica contemporanea di Mancini, Ibanez e Kumbulla.
Pisilli, mezzala che vola: “I miei gol per l’Europeo”

Corriere dello Sport (G. Marota) – Niccolò Pisilli, mezzala che vola con l’inserimento nel dna, figlio di un impiegato di banca e di una psicologa. Mercoledì la nazionale Under 19 di Alberto Bollini ha steso i tedeschi – una vittoria che potrebbe consegnarci sul vassoio d’argento la final eight dell’Europeo – grazie alle firme del ragazzo partito dai pulcini della Roma in quel vivaio sempre florido che si chiama Trigoria, oggi protagonista in Primavera. Pisilli ha già conquistato José Mourinho, che l’ha portato in panchina contro il Sassuolo; tutto lascia immaginare che presto esordirà in A.
Pisilli, dica la verità: nella vita voleva fare il centravanti?
“No no, sempre il centrocampista. In realtà sono nato media-no, ma da quando ho cominciato a giocare mezzala mi diverto molto di più”.
E segna tanto.
“Merito del gioco offensivo di Guidi nella Roma, che somiglia a quello di Bollini in nazionale U19. Sono tanto felice per i miei primi due gol in naziona-le, voglio farne tanti anche qui”
Che emozione ha provato?
“Indescrivibile. Per fortuna in stanza con me c’è Faticanti, che mi tiene concentrato”
Sempre Insieme, voi due.
“È un fratello. Sono fiero di condividere il mio percorso con lui sia nella Roma sia in azzurro. Al suo fianco mi sento più sicuro”
Nel frattempo Faticanti lo chiama a gran voce: “Oh, tra 45 minuti c’è allenamento!” grida Giacomo.
“Lo senti? Dice che siamo in ritardo, è un capitano vero perché cura i dettagli”.
Lo avete fatto anche mercoledì, giusto?
“Si, abbiamo curato i dettagli ed è stata la ricetta del successo. Siamo in un girone di ferro, ma se giochiamo così possiamo battere tutte le super potenze”
La vostra forza?
“Essere umili, seri e ambiziosi”
Bollini parla di «spirito della maglia azzurra».
“Con lui mi trovo alla grande. Ha pochi giorni per allenare tanti concetti e ci riesce benissimo”
La definisce “tuttocampista”.
“Bello. Provo a fare del mio meglio sia in fase offensiva che difensiva”
L’idolo di Pisilli?
“Da bambino stravedevo per il Barcellona. Xavi, Iniesta… E poi ho sempre amato Paulo Dybala, un mito».
Ora com’è allenarsi con lui a Trigoria?
“Paulo trascina i compagni, è un piacere imparare da lui ogni giorno”.
Parliamo della convocazione in prima squadra?
“Quando Mourinho mi ha chiamato non ci credevo. Ma non posso fermarmi qui. Ho ancora tanta strada da fare”
Dove si vede tra dieci anni?
“Spero nella mia Roma. E in Nazionale, ovviamente. Questa maglia è magica”.
Pesa davvero più delle altre?
“Sì. Ti fa sentire la responsabilità di un Paese intero che crede in te”
E la fiducia del ct Mancini?
“Sapere che ci osserva è una motivazione incredibile. Grazie a lui quelli della mia generazione vivono l’azzurro come un sogno realizzabile”
Chi è Pisili fuori dal campo?
”Un ragazzo a cui piace uscire con la fidanzata e con gli amici, quando non studio per la Maturità».
Ha una materia preferita?
“Matematica, dicono che per giocare a calcio bisogna saper fare bene i conti”.
Facciamoli, allora. Italia 3, Slovenia 1, Belgio 1, Germania O. Domani allen12 sfidiamo gli sloveni e…?
“Vogliamo vincere per blindare il primo posto, l’unico che qualifica. Sarà un’altra battaglia, di quelle che piacciono a me”.
Dybala: “Mio padre meritava di vedermi vincere il Mondiale”

Dybala impegnato con la nazionale Argentina, è tornato a parlare del Mondiale rilasciando alcune dichiarazioni a Tyc Sport. Queste le sue parole:
“È una bella storia perché mi ero infortunato proprio tirando un rigore (contro il Lecce ndr) e ho potuto festeggiare anche grazie a un altro rigore”.
Sui rigori: “Non è stato facile, quella camminata fino al dischetto è stata lunghissima, ma ero sicuro e per fortuna è andata bene”.
Il ricordo del papà: “Recentemente stavo andando a dormire con Oriana e abbiamo iniziato a parlare un po’. Non avevo ancora pianto, era la prima notte che piangevo pensando al Mondiale e al mio papà che non era stato con me ad alzare la Coppa del Mondo (è scomparso quando Dybala aveva 15 anni ndr). Se qualcuno si meritava di vivere quel momento con me, era lui per tutta la fatica che faceva per portarmi ad ogni allenamento. Lo ringrazio per tutto quello che mi ha dato”.
Hjulmand e Frattesi, la coppia è giusta: ma attenzione alla Juve

Corriere dello Sport (R. Maida) – I traguardi non sono ancora definiti ma qualche obiettivo sì: la Roma sta preparando una ristrutturazione del centrocampo in vista della prossima stagione. Così si spiegano le manovre di Tiago Pinto per un mediano-regista e per una mezzala. I nomi che in Italia interessano, come ormai è acclarato, sono Hjulmand e Frattesi. La Roma potrebbe prenderli entrambi sfruttando non solo i buoni rapporti con le società ma anche e soprattutto il serbatoio di giovani che possono interessare la controparte. Detto di Bove, anche il trequartista Volpato e il mediano Tahirovic sono calciatori appetibili. Ma la coppia Hjulmand-Frattesi non piace solo alla Roma. La Juventus ad esempio ha già chiesto informazioni su entrambi.Non bisogna dimenticare, in tutti questi ragionamenti ipotetici, che la Roma deve anche perfezionare una serie di plusvalenze che sistemino il bilancio e tranquillizzino gli ispettori Uefa. Hjulmand e Frattesi interessano, ma a certe condizioni e seguendo un preciso ordine di operazioni.
Zalewski titolare su tutte le fasce

Corriere dello Sport (G. D’Ubaldo) – Zalewski sempre più titolare nella Roma. Nicola stasera sarà titolare nella sfida della Polonia contro la Repubblica Ceca. E’ la prima uscita del nuovo commissario tecnico, Fernando Santos, che sembra deciso a puntare su di lui. Zalewski sta bene, vuole dimenticare la delusione del derby perso che lui, polacco nato a Poli, sente più di altri. Il giovane cresciuto nel vivaio giallorosso dalla scorsa stagione è stato promosso titolare da Mourinho, quest’anno sta proseguendo il percorso di crescita, ha partecipato giovanissimo al suo primo Mondiale. Contro il Sassuolo, il 12 marzo, il suo primo gol in serie A. Dopo la sosta per il Mondiale il rendimento è migliorato, a parte il derby da dimenticare. E’ molto riconoscente a Mourinho, che gli ha offerto la più importante opportunità professionale della sua carriera. Due anni fa Nicola esordi in prima squadra nei minuti finali di Roma-Manchester United, con Fonseca in panchina. Una partita che Zalewski non dimenticherà mai. Il pallone calciato al volo di destro, grazie ad una deviazione di Telles, fini alle spalle di De Gea e regalò ai giallorossi la vittoria.
Stop trasferte con il Feyenoord in Europa League
Corriere dello Sport (R. Maida) – Mentre la Roma celebra il nuovo sold out, che è già ufficiale per la partita di ritorno, in Olanda danno per scontato il doppio divieto alle trasferte, tanto per gli italiani quanto per gli olandesi. Dunque si sta profilando lo scenario più necessariamente desolante: a Rotterdam il 13 aprile lo stadio De Kuip sarà interamente riservato al tifosi del Feyenoord, una settimana dopo invece l’Olimpico sarà tutto romanista. I contatti tra le forze di polizia sembrano convergere verso questa soluzione, visti i precedenti. In Italia poi l’allerta è elevatissima, dopo quanto è successo a Napoli in occasione della partita di Champions League con l’Eintracht. Inoltre i romanisti sono sotto osservazione dopo i due mesi di stop alle trasferte italiane che sono appena scaduti (torneranno a viaggiare in Italia il sabato di Pasqua a Torino). Per quanto riguarda l’ Italla una decisione spetterà al ministro Piantedosi che a settembre, quando era prefetto di Roma, e aveva già impedido la trasferta al tifosi del Feyenoord che affrontava la Lazio.
Dybala, shit storm dei tifosi juventini. Romanista honoris causa

Corriere dello Sport (G. D’Ubaldo) – Il divorzio, ormai metabolizzato, tra la Juventus e Paulo Dybala potrebbe avere una coda in tribunale. Dall’audizione in Procura dell’avvocato dell’argentino, Luca Ferrari, nell’ambito dell’inchiesta Prisma, emerge infatti che la Joya potrebbe ricorrere alle vie legali. Deve avere circa 3,8 milioni, da versare entro il prossimo mese. Soldi che spettano di diritto a Dybala. In ballo però non ci sono soltanto gli arretrati relativi alla seconda manovra stipendi. l’avvocato dell’attaccante della Roma infatti avrebbe deciso di appellarsi al mancato rinnovo di contratto che pareva ormai una formalità ma che dopo il dietrofront della società ha fatto perdere a Paulo la bellezza di 50 milioni. Nel corso dell’audizione l’avvocato Ferrari parla di colloqui con la Juventus avvenuti lo scorso anno: secondo l’entourage del giocatore la negoziazione era sostanzialmente conclusa, mancava solo la firma e doveva essere una formalità. Il ritardo sarebbe stato determinato dall’assenza della domiciliazione di Antun. Un ritardo fatale, poiché a gennaio la Juve ha cambiato strategia mercantile e ha deciso di privarsi di Dybala. Paulo non vuole arrivare allo scontro totale con il club. Una storia evitabile che in qualche modo allontana sempre più la Joya dalla Juventus: ieri Paulo è stato travolto da critiche feroci sui social, mosse dai tifosi bianconeri, e per questo motivo risulta particolarmente deluso: con il pubblico juventino si è lasciato bene. Questa vicenda contribuisce tuttavia a rendere Paulo sempre più un bieniamino del pubblico giallorosso, che lo ha difeso. In pochi mesi l’argentino è entrato sempre più nel cuore dei tifosi, ma il suo futuro è ancora tutto da scrivere. Nonostante la clausola rescissoria inserita nel suo contratto, nelle ultime settimane ha lanciato segnali che lasciano aperte varie soluzioni.
Nessun problema per Paulo in Nazionale. Ieri nel ritiro dell’Argentina si era sparsa la notizia di un infortunio alla spalla, ma la Joya ha lavorato regolarmente in vista della partita di ieri notte contro Panama, prima uscita da campioni del mondo. l’attaccante tornerà ad allenarsi a Trigoria giovedì, tre giorni prima della partita contro la Sampdoria.
Roma agitata ma in campo non si vede

Corriere dello Sport (R. Maida) – All’agitazione della panchina, che ha prodotto tre espulsioni e altrettante squalifiche per Mourinho, non corrisponde insomma un atteggiamento esasperato dei giocatori. I tre rossi incassati nelle ultime due partite, guarda caso senza l’allenatore a calmare gli animi in quanto sospeso dalla giustizia sportiva per l’effetto Serra, sono stati i primi in questa edizione della Serie A. l’altra espulsione stagionale, in Europa League, aveva punito Zaniolo contro il Betis durante l’autunno. Complessivamente la Roma è anzi la quarta squadra più disciplinata d’Italia per numero di cartellini ricevuti: 56 gialli e 3 rossi, per un totale di 59. Il simbolo del progresso comportamentale è Gianluca Mancini, che lo scorso anno veniva squalificato un giorno sì e l’altro anche. Quest’anno ha beccato il quinto giallo proprio domenica scorsa nel derby (e quindi salterà la prossima partita contro la Sampdoria) ma nelle prime 27 partite non era mai stato sospeso. Nel campionato 2021/22 era stato fermato già alla diciassettesima giornata. Poi aveva saltato la Juventus per il doppio giallo incassato contro il Milan e aveva rimediato altre tre squalifiche, due in campionato e una in Conference League, chiudendo la stagione con la fama di difensore più ammonito d’Europa: 16 volte in Serie A, 6 in Conference, 1 in Coppa Italia, per un totale di 23 gialli su un totale di 46 presenze.
Mourinho si rintana e rinunciare a giocare. Così è dura segnare

La Gazzetta dello Sport (A. Pugliese) -Quella di giocare bassa, lasciare campo e palla agli avversari per poi provare a fare male sulle ripartenze, è una scelta ben chiara della Roma, anche se non sempre paga. Tanto è vero che nella speciale classifica del baricentro delle squadre in Serie A i giallorossi sono addirittura quindicesimi. Insomma, che la Roma giochi spesso molto bassa è risaputo, solo che nelle ultime partite le abbiamo visto spesso e volentieri lasciare proprio il gioco nelle mani degli avversari: due partite su tutte, quella con la Real Sociedad al ritorno e il derby di domenica. Ma anche contro la Juventus. E i risultati negli scontri diretti con la altre big non sono stati certo ottimali, visto che la Roma ha perso due volte con Napoli e Lazio, vinto e pareggiato con la Juventus, perso con l’Atalanta e vinto e pareggiato rispettivamente con Inter e Milan: in tutto due vittorie, due pareggi e 5 sconfitte. Questo atteggiamento, tra l’altro, fa si che la Roma a volte fatichi a risalire. E anche nel PPDA (il rapporto tra i passaggi avversari fuori dalla propria trequarti e il numero di azioni difensive della squadra difendente oltre la propria trequarti: più il numero è basso più è alto il livello del pressing) i giallorossi sono messi malino, quint’ultimi con 13,5.
Frattesi, è corsa a due tra Juve e Roma ma lo United lo fa seguire spesso

La Gazzetta dello Sport (M. Guidi e A. Pugliese) – L’oggetto del contendere, l’avrete già capito, è Davide Frattesi, per cui si prospetta un intreccio di mercato interessante nei prossimi mesi. “È il miglior centrocampista del campionato”, parola del general manager della Roma, Tiago Pinto, che non ha ancora rinunciato all’idea di riportarlo nella Capitale. Già, perché Frattesi, “romano de Roma”, in giallorosso ha già giocato nelle giovanili (dopo gli inizi alla Lazio), prima di essere ceduto al Sassuolo nel 2017 per 5 milioni di euro. La cosa ha sempre fatto pensare che Frattesi, prima o poi, sarebbe tornato all’ovile. Nemmeno l’inserimento di contropartite come Bove o Volpato (iper-valutati, a detta dei neroverdi) sbloccò l’affare, nonostante il centrocampista spingesse per tornare nella sua città natale. Oggi lo scenario vede l’inserimento di una squadra in più, la Juve. I contatti tra le parti si sono intensificati nelle ultime settimane. La Juve ha reso nota al Sassuolo la volontà di portare a Torino l’interno da 6 gol in questa Serie A, ma non si è ancora parlato di cifre o modalità d’acquisto. Di sicuro, Frattesi vede di buon occhio la corte dei bianconeri, così come in passato sarebbe stato felice di un ritorno a Roma.
Allo stesso tempo, Juve e Roma devono stare attente al possibile inserimento di club stranieri. Di recente, a visionare il Sassuolo c’erano emissari del Manchester United. Ecco, l’entrata in scena di big della Premier sarebbe un ulteriore colpo di scena in quella che promette di essere una delle telenovele dell’estate.
I due mesi della verità di Wijnaldum

Il Tempo (L. Pes) – Due mesi per prendersi la Roma. Saranno settimane chiave per il futuro di Gini Wijnaldum, che dopo aver riconquistato un posto in nazionale (stasera l’Olanda in campo) vuole imporsi anche in giallorosso, in attesa di capire quale sarà il suo futuro. Il brutto infortunio alla tibia del 21 agosto, la scelta di non operarsi e il lungo calvario prima del tanto atteso rientro. Prima la convocazione del 1 febbraio in Coppa Italia, poi il secondo «esordio» al Via del Mare di Lecce l’11 febbraio. Da lì Wijnaldum ha messo insieme 10 presenze tra campionato ed Europa League, per un totale di 475 minuti e un gol. Tutte da titolare le ultime 4 di campionato, dove si è alternato tra il ruolo di trequarti e quello di mediano. Il lungo stop ha tolto a Mourinho una pedina fondamentale per il suo scacchiere tattico, e ora il portoghese aspetta con ansia suoi progressi. La brillantezza fisica è ancora da ritrovare, ma al momento a Georginio sembra mancare anche il ritmo partita. Il miglior Wijnaldum serve alla Roma, ma anche a sé stesso. In estate i giallorossi si sono accordati con il PSG per un prestito con un diritto di riscatto fissato a 8 milioni. Cifra non eccessiva per uno del suo livello, ma quello che sposta nella trattativa è l’ingaggio alto. Il finale di stagione sarà importante in ottica club per decidere sull’eventuale riscatto di Wijnaldum, con l’idea del rinnovo del prestito che al momento non è tra le priorità, vista la scadenza del contratto nel 2024 che obbligherebbe ad un prolungamento con i francesi per partire nuovamente a titolo temporaneo.
Roma, il futuro ha scadenza

Il Messaggero (G. Lengua) – Il futuro di José Mourinho resta un’incognita nonostante abbia un contratto in scadenza al 2024. Senza la Champions e quindi senza i 40/50 milioni che porterà nelle casse del club, sarà complicatissimo fare mercato. E per un allenatore che non perde mai occasione di lamentarsi per le ristrettezze della rosa, rischia di essere un anno di passione. Le incertezze sul suo futuro, però, potrebbero condizionare anche quello di alcuni leader della squadra. Uno su tutti è Paulo Dybala che ha un contratto fino al 2025 ma con due clausole rescissorie: una per l’Italia (20 milioni) e una per l’estero (12). Da risolvere a stretto giro anche i nodi che riguardano Smalling e Matic, entrambi in scadenza il 30 giugno 2023 e non ancora rinnovati. La situazione più calda è quella del difensore inglese che non si avvarrà del rinnovo automatico per un anno alle stesse cifre attuali perché punta a un biennale. L’Inter e alcuni club di Premier tentano l’inglese con offerte che potrebbero farlo vacillare. Scenario, quest’ ultimo, che al momento sembrerebbe scongiurato: “Il mio sogno è di restare a lungo”, ha detto. Differente la situazione di Nemaja Matic perché il rinnovo automatico scatterà nelle prossime settimane al raggiungimento delle condizioni sportive stabilite al momento della firma. A scadenza 2023 ci sono anche El Sharaawy e Belotti: il Faraone sta ancora aspettando una chiamata e il Gallo deve centrare degli obiettivi per far scattare il rinnovo per i prossimi due anni. Il 30 giugno scadrà anche il prestito di Wijnaldum, la Roma non verserà la quota del riscatto nelle casse del Psg (8 milioni), ma sarà disposta a trattare. Ci sarà poi il capitolo stipendio (7 milioni a stagione) che i giallorossi dovranno rimodulare. Infine, sarà addio per Camara e Llorente.
I giallorossi volano negli ascolti più spettatori del Napoli capolista

Il Messaggero (G. Lengua) – Sono stati diffusi i dati Auditel che considerano tutti gli ascolti di Dazn in Serie A. La Juventus occupa il primo posto con un totale di quasi 34,9 milioni di spettatori e una media di 1,29 milioni a partita. Sul podio, al secondo posto, il Milan (29 milioni) e al terzo l’Inter (26,8). Segue il Napoli primo in Serie A ma quarto negli ascolti (26), quinta la Roma (25,2) e sesta la Lazio (16,5). Un dato parziale visto che non tutte le squadre hanno giocato con tutte le avversarie e ad incidere anche la data e il giorno in cui vengono giocate le partite. Resta comunque determinante perché l’audience in tv è un criterio di redistribuzione dei ricavi tra i club.
Campionato fermo per la sosta delle nazionali, quasi tutti gli allenatori hanno concesso dei giorni di pausa ai calciatori non convocati. Mourinho compreso che ha fissato la ripresa a martedì 28 marzo per preparare campionato ed Europa League. Da ieri sono cominciate le partite delle nazionali, i primi romanisti impegnati sono stati Pellegrini, Spinazzola e Cristante con l’Italia, Dybala con l’Argentina, Celik (Turchia), Rui Patricio (Portogallo) e Tahirovic (Bosnia). Oggi toccherà Wijnaldum (Olanda) e Zalewski (Polonia).


