E ora le scelte, resta chi merita

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Il Corriere dello Sport (G.D’Ubaldo) – Bilancio di fine ritiro, con promossi e bocciati. In questi dieci giorni di lavoro Luciano Spalletti ha avuto modo di valutare i suoi giocatori, non solo i nuovi, ma anche quelli con i quali ha lavorato per i primi sei mesi del suo ritorno nella Capitale. La Roma deve ancora trovare la sua fisionomia. Manca qualche pezzo sulla scacchiera, ma diversi sono in lista di partenza. Il tecnico ha avuto da tutti grande disponibilità, però ci sono alcuni elementi che non rientrano nei suoi piani e rischiano di giocare poco. A fine ritiro l’allenatore ha effettuato una serie di valutazioni anche in chiave mercato, secondo le quali possono partire persino giocatori che la Roma vorrebbe tenere, se arrivano offerte favorevoli. Comunque i primi due test e quello che si è visto durante gli allenamenti consentono di stilare un quadro della situazione che venga utile nell’ambito della campagna trasferimenti. Spalletti ha lavorato sodo con i giocatori, anche a livello individuale. Ha parlato spesso con loro, per capire quasi siano le loro aspettative. Il tecnico punterà su un blocco di giocatori, ma poi ci saranno alcuni giovani che verranno inseriti nella rosa di prima squadra. Il caso più eclatante del ritiro è stato quello di Manolas. Il greco si aspetta un adeguamento del contratto e ha lavorato con molte pause, anche per leggeri infortuni. Per Spalletti è un giocatore fondamentale, non vuole perderlo, è il perno della difesa. Ma la sua preparazione è stata condizionata dal braccio di ferro con la società, che si dovrebbe risolvere con il ritocco di ingaggio promesso da Sabatini e confermato da Baldissoni in ritiro.

PROMOSSI – Tra i giocatori che hanno fatto un’impressione favorevole a Spalletti c’è Alisson. Il portiere brasiliano si è presentato con personalità. L’allenatore lo ha richiamato per alcuni rinvii, ma ha apprezzato il suo modo di stare tra i pali. Tra i portieri Lobont è una sicurezza, è uno dei veterani del gruppo, si comporta da leader, anche se sul secondo gol preso contro i ceceni ha qualche responsabilità. Tra i promossi sicuramente c’è Emerson Palmieri. Spalletti lo ha utilizzato in diverse posizioni, è stato lui a volere la sua conferma, ci punta. Si è presentato bene anche Mario Rui. La corsa è la sua specialità, il cross pure. Si è subito inserito negli schemi della Roma. Strootman si muove in campo come se fossero già partite di campionato. Spalletti lo ha elogiato, sembra già in buone condizioni. E’ stato provato anche da centrale in mezzo al campo: da rivedere, ma può ricoprire anche quel ruolo. E’ stato uno dei migliori. Una piacevole sorpresa è rappresentata da Dzeko. Il bosniaco si è presentato in ritiro con lo spirito giusto e, al di là dei cinque gol in due partite che lasciano il tempo che trovano, ha la voglia di mettersi in discussione. Spalletti ha deciso di dargli un’altra chance. Come vorrebbe tenere Federico Ricci, altra novità positiva. Totti è sempre Totti, come ha detto il tecnico toscano. Un avvio di ritiro in sordina, a causa di un problemino muscolare, ma gli sono bastati 45 minuti nel test conclusivo per dimostrare che anche quest’anno può essere decisivo.

RIMANDATI – Sembra non esserci più spazio nella Roma per Torosidis. Quello che è stato un prezioso jolly negli ultimi campionati, in questa stagione rischia di non trovare spazio, dopo essere stato uno dei giocatori meno utilizzati dal tecnico nel girone di ritorno dello scorso campionato. Ha giocato titolare nelle due partite disputate a Pinzolo, in campo dà sempre tutto, ma Spalletti vorrebbe un terzino con altre caratteristiche a destra, per poter utilizzare Florenzi anche in altri ruoli e non relegarlo solo in difesa. Norbert Gyomber è diventato la mascotte del gruppo, dopo che Totti gli ha fatto lo scherzo nella piazza di Pinzolo sulle note dei Village People. Ha una gran voglia di migliorare, si è ridotto anche le vacanze e Spalletti ha lavorato a lungo con lui per fargli capire certi movimenti. Bravo professionista, non sembra avere spazio in questa Roma e infatti è vicinissimo al trasferimento al Pescara. Da rivedere anche Paredes. Il centrocampista argentino è tornato per giocarsi una nuova chance dopo la felice esperienza di Empoli. Ma ritagliarsi spazio nella Roma non gli riesce così facile e anche lui, per sua stessa ammissione, non sa se resterà in giallorosso. Le offerte di mercato per Paredes non sono poche. Durante il ritiro ha fatto vedere cose buone e altre meno. Gli manca un pizzico di velocità, ma le qualità tecniche non gli mancano e neppure una certa personalità.

BOCCIATI – Ha lasciato un’impressione negativa Kostas Manolas. La preparazione del difensore greco è stata condizionata dal contenzioso con la società per il ritocco dell’ingaggio. Non fa niente per nascondere il suo malcontento e in alcune occasioni ha fatto perdere la pazienza anche a qualche compagno. Appena si scrollerà di dosso il nervosismo mostrato in questi giorni tornerà ad essere il perno della difesa giallorossa. In mezzo al reparto è una sicurezza, ha personalità, tecnica, coraggio. Zukanovic è sul mercato, non rientra nei piani di Spalletti. Troppo lento per il tecnico toscano, è arrivato a gennaio dalla Sampdoria, ma ha già le valigie pronte, lo aspetta l’Atalanta che al contrario intende dargli spazio. Iturbe ci mette tanta buona volontà, prova a riconquistare la Roma, ma non riesce a giocare con la freddezza che gli servirebbe, per non sbagliare le scelte, come ha detto Spalletti. Resta alla Roma soprattutto perché non ha offerte di mercato, il tecnico toscano prova a rilanciarlo dopo il flop in Inghilterra, anche perché è un patrimonio della società. Quando è stato utilizzato è rimasto spesso fuori dal gioco, l’allenatore lo ha ripreso in continuazione, chiedendogli insistentemente di passare il pallone. Spalletti però vuole dargli fiducia. Dovrebbe sbloccarsi di testa, per dimostrare di valere i soldi che la Roma ha speso per acquistarlo, appena due stagioni fa. Eppure sembra passata una vita.

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