Nzonzi saluta. Olsen è un caso

La sabbia nella clessidra sta per finire, ma il mercato in uscita della Roma ha preso una forte accelerata in questi giorni. Le cessioni di Marcano, Karsdorp, Manolas, El Shaarawy e Gerson non bastano per far quadrare i conti. Petrachi, adesso, sta provando a limitare i danni vendendo chi non fa parte del progetto tecnico, anche a costo di fare i conti con la parola minusvalenza. Il caso più eclatante è quello di Steven Nzonzi, pagato da Monchi 30 milioni un anno fa e ceduto al Galatasaray con la formula del prestito gratuito più opzione di rinnovo del prestito per una seconda stagione in cambio di 500 mila euro. Il club turco, inoltre ha la possibilità di riscattare il cartellino e non l’obbligo: verserà 16 milioni di euro nelle casse giallorosse se eserciterà il riscatto entro giugno 2020. oppure 13 milioni se chiuderà l’operazione entro giugno 2021. Resta invece parcheggiato a Roma, Robin Olsen. Il portiere era vicino al passaggio al Montpellier ma l’affare è sfumato per un malinteso. Il procuratore del portiere si è messo di traverso: “La Roma si è occupata dell’intera operazione attraverso intermediari e tutto è saltato per colpa loro, hanno richiesto commissioni troppo alte”. Lo riporta il Corriere dello Sport.

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