Non siamo venuti in gita

Il Messaggero (P.Liguori) – Juventus-Roma allo Stadium di Torino è il clou della prima parte del campionato. Stasera potremo dare un primo giudizio ragionato: la squadra di Allegri anche quest’anno non ha rivali, oppure la Roma ha la stoffa per impegnarla fino alla fine? Gli organici delle due squadre sono profondamente diversi, i bianconeri erano già i più forti e in estate hanno comprato dalle due rivali Higuain (Napoli) e Pjanic (Roma). E saranno tutti e due in campo stasera, Allegri vuole chiudere in fretta e dedicarsi alla Champions, dopo un sorteggio degli ottavi molto positivo. Ma Spalletti – lo conosciamo bene – non è venuto per fare atto di presenza, vuole un risultato stasera, per proporre la sua sfida fino alla fine. La Roma ha perso per strada Florenzi e adesso Peres e avrà come al solito una formazione un po’ diversa da quella ideale. Eppure, Spalletti ci proverà e i giocatori lo seguiranno nei limiti del possibile, perché sono anche loro stanchi della ripetizione di un copione negativo già vissuto troppe volte. Perfino i designatori sono stanchi e hanno indicato il miglior direttore possibile per uno scontro del genere. In fondo, la differenza attuale tra le due squadre sta tutta nei due pareggi di Cagliari ed Empoli, cioè quattro punti. Sarà una partita molto tattica e Spalletti agiterà fino alla fine il possibile utilizzo di Salah, magari anche a gara in corso. Ma punterà soprattutto su difesa e ripartenze. E, alla fine faranno la differenza i soliti noti: Nainngolan e Dzeko.

PER APPROFONDIRE LEGGI ANCHE

I più letti