Nicolò e i Friedkin adesso diventano i primi tifosi della Nazionale

Corriere della Sera (L. Valdiserri) – Un eccesso di sincerità che ha scatenato il caso? Una strategia studiata a tavolino? Una semplice gaffe? La conferenza stampa di Tiago Pinto doveva fare il punto sul mercato appena chiuso – con il doppio colpo Sergio Oliveira e MaitlandNiles – e invece ha scatenato la discussione su quello di giugno.

Al centro, le parole su Zaniolo: “Né io né nessuno può garantire che giocherà nella Roma nella prossima stagione“. Frasi che hanno stupito anche il calciatore, che ieri si è comunque allenato con Mou, sorridendo a favore di macchina fotografica.

Ogni ipotesi è lecita, ma poi ci sono i fatti. Il primo: Nicolò Zaniolo è sotto contratto con la Roma fino al 2024. Il secondo: tante squadre potrebbero essere interessate ma nessuna ha fatto finora un’offerta concreta ai Friedkin. Il terzo: Zaniolo guadagna 2,6 milioni netti, che è sicuramente una bella cifra, ma meno della metà di Abraham e quasi la metà di Pellegrini. Il quarto: sulle più belle vittorie della Roma, contro Atalanta e Empoli, c’è la sua firma ma il conto dei gol resta a 2 in campionato e 2 in Conference League.

Il club ha comunque interesse a prolungare il contratto, aumentando lo stipendio, perché il caso-Vlahovic è freschissimo. Però, giustamente, i Friedkin vogliono vedere come andrà a finire la stagione. Se la qualificazione in Champions League sarà ancora fallita, non si nuoterà certo nell’oro. E si cercherà di legare i nuovi contratti a premi a obiettivo.

Sullo sfondo c’è la Nazionale. Mancini ha studiato lo Zaniolo seconda punta e potrebbe essere la mossa segreta nel playoff per andare al Mondiale. Zaniolo sa che, dopo qualche incomprensione, questo è il momento decisivo per sfondare in azzurro. Immaginare un gol che qualifica l’Italia a Qatar 2022 farebbe felici 56 milioni di italiani, una proprietà made in Usa e un general manager portoghese.

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