Nello Shakhtar gli interpreti ideali per il gioco di Fonseca

Il Messaggero (G.Lengua) – Per Fonseca non deve essere stata una sorpresa che il suo Shakhtar ha vinto il campionato e raggiunto la semifinale di Europa League. In quel 4-2-3-1, che Castro ha ereditato da Fonseca e che a sua volta gli è stato tramandato da Lucescu, tutta la continuità che ha agevolato i lavori del nuovo tecnico. Qualcuno potrebbe pensare che a complicare il cammino della Roma in Europa League sia stata proprio la presenza di Fonseca, ma le continue rivoluzioni, divenute prassi in quel di Trigoria, hanno inciso in maniera considerevole sul rendimento della squadra. Il portoghese ha dovuto fare i conti con lo stop dovuto al Covid, una situazione di emergenza che ha coinvolto tutte le formazioni europee, ma che non ha intaccato il lavoro che si faceva in Ucraina dove sono abituati ad una lunga pausa da metà dicembre a fine febbraio per il rigido inverno. Il vantaggio sta nel fatto che, probabilmente, lo Shakhtar è riuscito ad arrivare più allenato alla competizione. In semifinale incontrerà l’Inter. Nell’organico ci sono giocatori che Fonseca ha richiesto alla società come Ismaily, Marlos e Taison oppure i giovani Tete e Marcos Antonio.

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