Corriere della Sera (S.Izzo) – C’è il derby di Eusebio Di Francesco e Simone Inzaghi, e poi c’è il derby fuori campo, giocato sul terreno scivoloso dei trasporti, con Roma e Lazio sullo sfondo. Da una parte Uber, la multinazionale californiana per i servizi di trasporto privato attraverso Ncc, forte dell’accordo con la Roma, che offre sconti e agevolazioni per i tifosi fruitori del servizio da e per lo stadio Olimpico.
Dall’altra i tassisti romani, che hanno contestato questa intesa minacciando blocchi alla circolazione proprio in coincidenza della partita di oggi. Alle accuse mosse ieri in una nota condivisa dai sindacati dei taxi («Amarezza per l’accordo con una multinazionale che ha fatto del disprezzo delle regole il proprio agire quotidiano») ha replicato il presidente dell’associazione tutela legale Ncc, Gregorio Gabriele. «Stiamo agendo nel pieno rispetto delle regole, come ribadito di recente in un’ordinanza del Tribunale di Roma. Non capisco tutto questo polverone, c’è la possibilità per tutti di lavorare. La concorrenza fa bene in ogni settore e favorisce il cliente. Ncc e Taxi non devono pestarsi i piedi: noi lavoriamo solo su prenotazione privata o tramite applicazione».
A spezzare una lancia in favore dei tassisti è intervenuto il responsabile della comunicazione della Lazio, Arturo Diaconale senza entrare nel merito dell’accordo Roma-Uber. «La Lazio avvierà una richiesta nei confronti del Coni per avere uno spazio dedicato ai taxi di carico e scarico dei tifosi. La nostra volontà è quella di mettere in condizione i tassisti romani di svolgere il loro lavoro senza subire una concorrenza pesante».