Nainggolan racconta la svolta: «Cambiato mentalità nel derby»

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TuttoSport (S.Carina) – Festa doveva essere e festa è stata. Anche più di quello che si poteva pensare alla vigilia. Perché ieri i tifosi della Roma accorsi per festeggiare il derby vinto erano così tanti che gli schemi sono saltati e la Roma è stata costretta ad aprire anche la seconda tribuna dello stadio Tre Fontane. Una bella festa, alla quale hanno partecipato oltre 4mila persone. Presente la squadra con Totti insieme a De Rossi, Strootman, Emerson (che con la presenza nel derby ha toccato quota 12 e sarà riscattato obbligatoriamente dal Santos) e Nainggolan, tra i più osan nati. Tanti cori anche per il laziale Wallace che con il suo errore ha aperto la strada alla vittoria della Roma. Assente invece un altro protagonista, Ruediger, in permesso per il matrimonio del fratello.

SFOTTO’ SUL WEB – Sfottò sul web A proposito del tedesco e dell’insulto ricevuto da Lulic nel post-gara («Fino a due anni fa a Stoccarda vendeva cinte e calzini»): ormai impazza su Twitter l’hastag #Stoccardocosì con centinaia di tifosi giallorossi che si fotografano i piedi con dei calzini addosso. Un modo goliarchico che riporta indietro a tanti anni fa quando lo sfottò e l’ironia contraddistingueva la stracittadina romana. Tornando ai protagonisti sul campo, il derby ha visto il ritorno ad altissimi livelli di Nainggolan: «Un gol così e una vittoria del genere meritavano lo stadio pieno. Sarebbe stato tutto più bello con la curva presente, i nostri tifosi ci mancano». Un successo che prima delle sfide contro Milan e Juve può dare una spinta incredibile: «La chiave è stata andare sempre in due o tre sulle palle, sono cose che a volte ci mancano, nel derby no, abbiamo cambiato mentalità». Ora arriva l’aspetto più difficile, mantenerla. Il più cauto, è stato Spalletti, già nel postgara: «Per una volta abbiamo messo dentro delle qualità, degli ingredienti diversi che a noi fanno comodo. Accetto e prendo volentieri questa cosa. E’ un inizio».

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