Mourinho: “Vogliamo i playoff, dobbiamo vincere. Zaniolo vediamo oggi, Abraham gioca”

Mourinho è intervenuto in conferenza stampa alla vigilia del match di Europa League in programma domani sera alle ore 21 contro il Ludogorets. Queste le sue parole:

Come si sopravvive domani? Zaniolo è recuperato? 

Se non vinciamo andiamo in conference League però non vogliamo. Dobbiamo andare a play off, giochiamo solo per un risultato vincere. Partita difficile per tutte e due le squadre, all’andata abbiamo giocato seriamente e con le prime scelte però penso lo stadio è esaurito di nuovo, possiamo creare un ambiente di decisivi come lo scorso anno. I ragazzi devono avere motivazione per continuare in Europa League. Zaniolo penso abbia avuto giustizia, 3 partite erano troppe per una cosa del genere. Questo è importante per noi perché è un giocatore che può aiutare a vincere, non so dirti se il suo ematoma sia passato o meno, vediamo oggi.

Che Ludogorets si aspetta? 

Penso che giochino per due risultati, diversi da noi. Questa fa la differenza è una squadra pericolosa in contropiede con giocatori molto veloci, possono sempre creare situazioni pericolose. Questa è la differenza principale, però magari come dico è meglio per noi. Sappiamo che dobbiamo correre dei rischi, l’ambizione dei giocatori è andare ai play off e non vincere la conference League di nuovo. Andremo lì domani senza pensare a nessuna partita in più, domani la testa è lì l’importante è vincere. È stato fondamentale vincere in campionato si respira aria di positività. Non è una partita facile per nessuna delle due squadre.

Abraham sembra passare un momento difficile. Per un allenatore esperto come lei come si può aiutare un giocatore così? Dandogli fiducia o concedendogli un turno? 

Io ai miei giocatori dico sempre che per un attaccante che sbaglia un’azione e non segna è tutto secondario, la cosa principale è l’atteggiamento, pensare alla squadra, lavorare se io non piangersi addosso ma avere coraggio di tornare a fare. Esempio Pellegrini ha sbagliato il rigore contro l’Empoli ma poi ha avuto il coraggio di calciare di nuovo un calcio di rigore ed è andato. Io non sono arrabbiato con Tammy anzi sono molto contento della sua partita a Verona, si ha sbagliato due gol però per me non è un problema. Ad inizio stagione non era super concentrato, adesso lavora per la squadra e Tammy si fa giocare domani.

Lei ha detto tempo fa di non aver mai lavorato con così tanti giovani. Adesso averne lanciati così tanti in prima squadra, ritiene sia un motivo d’orgoglio, è più fiducioso?

Io non ho mai avuto tanta necessità di far crescere e giocare i giovani, ma questo non significa che io nella mia carriera ho lanciato pochi giocatori giovani. Qui è un po’ una necessità è una conseguenza di un profilo di lavoro nostro, come per esempio Volpato. Non sono un eroe perché do una possibilità ad un giocatore, è un processo per il calciatore passare dalla primavera alla prima squadra. Prima o poi l’opportunità arriva, quando arriva il momento di giocare esiste la fiducia dalla mia parte devo compensare il loro nervosismo di giocare magari la prima volta. È importante avere questo feeling con i giocatori, fa piacere a tutti quando un giovane debutta. Ho un gruppo che aiuta i ragazzi giovani a crescere. Io voglio vincere le partite e non sono troppo preoccupate con i titolari, quando perdiamo è diverso. Mi fa piacere che i giovani facciano bene e mi fa piacere l’atteggiamento dei miei attaccati che non stanno giocando tanto perché creano situazioni che mettono in difficoltà l’avversario. Per me l’atteggiamento è la cosa più importante di tutte. Se domani Tammy segnasse per me non sarebbe una sorpresa.

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