Corriere della Sera (G. Piacentini) – Non è bastata la personalità che voleva Mourinho, e che c’è stata, alla Roma per uscire indenne da Torino. Contro la Juventus è arrivata una sconfitta (1-0), la sesta in campionato in 18 partite, che fa scivolare i giallorossi al settimo posto in classifica (a pari punti col Napoli), a 5 lunghezze di distanza dalla quarta piazza occupata dalla Fiorentina.

“Abbiamo avuto tanta personalità – le parole dello Special One – ci è mancata la concretezza. Abbiamo parlato di questo prima della partita, infatti abbiamo creato più di quello che ci si aspetta contro il muro di Torino, perché loro difendono con un muro compatto. Nel primo tempo, sullo 0-0, siamo stata la squadra con più qualità di gioco, abbiamo colpito il palo e creato altre due o tre situazioni pericolose. Ci è mancato solo il gol, perché poi contro la Juventus se difendi basso anche loro fanno fatica a creare. Abbiamo subìto gol all’inizio del secondo tempo con due rimbalzi, loro si sono abbassati e hanno alzato un muro strutturato e con giocatori forti”.

Alla Roma è mancato solo il gol«È un peccato, perché il risultato perché poteva essere completamente diverso. Abbiamo fatto quello che avevamo preparato, sono contento per quello come si somno comportati i giocatori e per la personalità che ci hanno messo. Purtroppo la cosa più importante rimane sempre e solo il risultato».

È l’ennesima sconfitta in trasferta, la quinta in campionato. “In casa siamo diversi, ma non solo noi. Tifosi come quelli della Roma all’Olimpico fanno la differenza. Quando si parla della Roma si deve parlare con rispetto verso il nostro lavoro, con tutte le difficoltà che abbiamo. Sono il primo a dire che in trasferta facciamo fatica perché ci manca un po’ di personalità e non riusciamo ad imporre il nostro gioco. Ma con la Juventus questo non è successo. Siamo venuti a giocare in casa di una squadra che lotta per lo scudetto, motivata dal risultato dell’Inter, disputando una partita coraggiosa. Il gol ha cambiato la prospettiva: dopo l’1-0 ci hanno lasciato il possesso della palla e hanno alzato il muro, erano in difficoltà nel primo tempo poi si sono sentiti confortati dal gioco basso. Potevamo segnare con Dybala, che ha avuto un paio di occasioni, anche Cristante ne ha avuta una. Sono contento per la qualità del gioco e per la personalità, peccato per il risultato”.