Mourinho, quanto mi costi: i Friedkin pagano, la Roma stenta

La Gazzetta dello Sport (M. Cecchini) – Istruzioni per l’uso. Nonostante il malinconico pareggio contro il Sassuolo abbia fatto cadere le braccia a qualcuno dei fedeli adepti del culto “mourinhano”, la posizione dello Special One è estremamente salda sia nel cuore dei tifosi, sia in quello della famiglia Friedkin, scrive La Gazzetta dello Sport.

Ciò non toglie, però, che il ruolo del tifoso sia ben diverso da quello del proprietario. Il romanista “tout court” ha tutto il diritto di pensare che solo un allenatore come il portoghese abbia almeno tre requisiti fondamentali per farsi amare: in carriera ha vinto 25 titoli (sa come si fa), non ha paura di andare all’attacco di arbitri e Palazzo (proprio come gli appassionati di radio e social), conosce l’arte per mettere pressione ai presidenti per farsi comperare campioni (da Abramovich in poi, basta sfogliare gli almanacchi).

Su quest’ultimo fronte in effetti, considerando che finora i Friedkin – ultimamente meno assidui sugli spalti – hanno investito già 534,8 milioni per la Roma, compresi i 199 valsi ad acquistarla, Mourinho ha già ottenuto parecchio. I sei acquisti stagionali, infatti, se consideriamo anche le spese d’ingaggio al lordo per l’annata in corso, hanno comportato un investimento superiore ai 100 milioni.

Tanto per intenderci, lo stesso acquisto di Abraham è stato reso possibile perché i proprietari statunitensi hanno scelto di varare un extra-budget sostanzioso, rispetto a quello che avevano previsto di stanziare in estate. Comunque, i conti per i cartellini si possono leggere dai comunicati: Abraham – che sarà pagato a rate – è stato valutato 42 milioni bonus compresi (il più caro della storia della società giallorossa insieme a Schick), Rui Patricio 11,5 milioni, Viña 13 milioni, Shomurodov 20 milioni (bonus compresi) e Oliveira un milione di prestito e 12 circa per il riscatto.

Quanto basta per fare della Roma il club che nell’estate scorsa ha speso di più sul mercato. I risultati, però, non sono all’altezza delle aspettative, visto che la squadra – oltre a essere già fuori dalla Coppa Italia – è solo settima in campionato, ben lontana dalla zona Champions (obiettivo stagionale) e con 7 punti in meno rispetto allo scorso anno.

Proprio per questo Mourinho in estate vorrebbe una sorta di rifondazione, che di sicuro presupporrà investimenti massicci da parte della proprietà. Saranno finanziati da Friedkin, naturalmente, ma anche dei proventi della coppa europea che si andrà a giocare (ma quale?) e dalle cessioni. Certo è che la mannaia scesa sulla rosa sia sull’aspetto tecnico-tattico che caratteriale non aiuterà il lavoro di Pinto.

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