Il Messaggero (S. Carina) – L’Arabia chiama ma Mourinho (per ora) non risponde. Perché in cuor suo aspetta altro, la Roma. Così resiste e rilancia: «Sogno un’altra finale, soltanto squadre mitiche ci sono riuscite. Io dico di provarci». Non esiste futuro per chi come José è costretto a vivere nel presente.

Così ieri, a domanda diretta(«Ai tifosi della Roma che si chiedono se resterà qui, lei cosa risponde?»), conferma come rispetto all’inizio della stagione non sia cambiato nulla: «Non lo so. Con i Friedkin parlo, l’ultima volta con mister Dan 10 minuti al telefono dopo il derby. Con Ryan una settimana fa ma del lavoro quotidiano, dell’oggi, non del rinnovo».

In questi tre anni, Dan non ha mai derogato al suo modus operandi. Per informazioni chiedere a Pellegrini, arrivato a 8 mesi dalla scadenza prima di prolungare. O a Zaniolo, rimandato di sessione in sessione di mercato, prima di essere salutato in modo frettoloso destinazione Galatasaray. O se volete a Dybala che da luglio attende invano una chiamata. Mou però è lo Special, continua a sentirsi tale e in carriera è sempre stato abituato a dettare i tempi.

Il resto dell’intervista andrà in onda venerdì. Ma l’ennesimo appello – al quale difficilmente riceverà risposta a breve – è stato lanciato ieri. All’uscita dall’Olimpico, un tifoso gli chiede: «Mister resta l’anno prossimo?». Una smorfia, quasi rassegnata, un bacio e un saluto. Che molti si augurano non sia d’addio. Ma che mai come stavolta, gli somiglia molto.