Corriere dello Sport (J. Aliprandi) – “La mia onestà finisce qui”. La sua lealtà per la Roma invece resta immutata. José Mourinho ieri è stato onesto per l’ultima volta, o meglio, sincero alle domande sul suo futuro. Ma da oggi in poi non dirà più nulla a riguardo, anche perché da parte sua non c’è davvero più niente da dire. Avere il tecnico portoghese disponibile a restare sarebbe un lusso per tante squadre, ora sta alla Roma decidere se sfruttare l’occasione.

Da qui le parole di ieri di José in conferenza stampa: “Ho espresso in maniera chiara la mia posizione, non ci sono più dubbi sulla mia posizione e non dobbiamo neanche parlarne più. Ho deciso di restare nonostante i problemi che potrebbero esserci in futuro (dal mercato al Fair Play fino all’abolizione del decreto crescita, ndr), sono sempre stato diretto e onesto”.

Ecco, l’onestà che ieri ha spinto Mou a presentare anche il conto al club dei suoi tanti no: “Una settimana dopo aver firmato con la Roma ho ricevuto una fantastica offerta, ho avvisato il club e non ho accettato per rispetto della Roma. Ho avuto la possibilità di andare ad allenare il Portogallo ma la società mi ha detto che era importante rimanere e sono rimasto. Dopo Budapest ho informato il club dell’offerta araba e ho detto di no. La mia onestà finisce qua e voglio rimanere nonostante le difficoltà. Adesso non voglio più parlare di questa situazione”.

Fine delle trasmissioni sulla vicenda, anche perché adesso le attenzioni (e le pressioni) saranno tutte su Dan Friedkin. Da Bologna il presidente non ha dato segnali a riguardo nonostante la stragrande maggioranza della squadra (anche dopo la riunione di fuoco avuta tra Mou e i giocatori dopo il Bologna) e il tifo romanista abbiano già espresso la preferenza sul futuro della panchina giallorossa.