Mourinho: “La Roma dà sempre il massimo, Paulo ha un profumo diverso. Dispiace per i fischi a Zaniolo. Non importa se sono contento o meno”

Josè Mourinho ha parlato nel post partita della partita vinta contro il Genoa in Coppa Italia. Queste le sue parole:

MOURINHO A MEDIASET

La Roma voleva fare sua la partita, forse ha fatto troppa fatica prima dell’ingresso di Dybala?

La Roma dà sempre il massimo, per questo ho affetto per i ragazzi. Ho imparato da bambino, e settimana prossima ne avrò 60, che quando dai il massimo non c’è niente di più da fare. Mi dispiacciono i fischi a Zaniolo. Se qualcuno prende soldi dalla Roma e parla male dei miei giocatori mi dispiace. I giocatori danno quello che hanno.

Su Pellegrini e Dybala…
Vediamo domani. Volevo fare di tutto per non andare ai supplementari. Potevo mettere un ragazzino – Volpato, Tahirovic – ma ho messo Paulo. Questi sono i giocatori che rendono bravi gli allenatori. I tre dietro ci hanno dato sicurezza. Paulo è un’altra cosa, è un profumo diverso.

Sugli scontri di domenica tra ultras di Roma e Napoli..
Sono allenatore: alleno, secondo qualcuno male. Io alleno.

Pinto ha detto che c’è tutto per arrivare in Champions.

Non mi sembra che un allenatore debba commentare le parole di un direttore.

MOURINHO IN CONFERENZA STAMPA 

Quando entra Dybala tutti sembrano avere qualcosa in più. Di chi è merito, possono farlo senza di lui?

La squadra dà sempre il massimo. Quando giochi 40 o 50 partite in una stagione ci saranno sempre un paio di partite dove sembra che non sia così. La squadra e i giocatori da questo punto di vista sono intoccabili. Paulo è un giocatore che rende la squadra e l’allenatore più bravi. Ci sono squadre che ne hanno 4 o 5 come lui, alcuni ne hanno 11 o addirittura 20. Per noi non è così e quando c’è, la musica è diversa. La squadra stava creando e dominando, i numeri dei calci d’angolo lo evidenziano. Gilardino ha organizzato la squadra molto bene, cambiando anche sistema di gioco con coraggio. Mi è piaciuto molto. Con Paulo c’è più qualità e sicurezza, più uscita da dietro. Davanti alla porta ha tiro e gol. Ci ha aiutato a vincere ma va dato credito alla squadra.

Come ha vissuto questi due mesi?È stato accostato al Portogallo e al Brasile, è contento di rimanere a Roma?

Contento o meno, do sempre il massimo. Questo è quello che importa. Ai tifosi o ad un direttore non deve interessare se sono felice o meno basta che do il massimo. Se non parlo da due mesi è perché sono stato squalificato. Voglio ringraziare il presidente della Federazione portoghese perché quello che mi ha detto mi ha inorgoglito. È il mio Paese. Mi ha detto che non ero la sua prima scelta, ero l’unica e che avrebbe fatto di tutto per portarmi a casa. È stato un onore però non sono andato. Questo è quello che importa. Do sempre il massimo, ogni giorno.


Mi sembra che Zaniolo è stato fischiato al cambio e mi dispiace perché una delle cose che mi inorgoglisce nello stare qui sono i numeri dell’Olimpico che è sempre esaurito. Non è responsabilità mia ma mi fa molto piacere. L’empatia si è creata da tanto. La gente è consapevole che il gruppo dà il massimo e mi dispiace dei fischi a Zaniolo perché è un esempio di un ragazzo che dà il massimo. Ho imparato fin da piccolo che quando dai il massimo, non sei obbligato a dare di più, anche quando vai a scuola. La mia storia nella Roma è piccola ma magari la gente mi ascolta. Possono fischiare la squadra, il risultato, quello che vogliono ma non un singolo. Quando tu hai una persona che prende lo stipendio dalla Roma e davanti ai microfoni critica un giocatore, apre la porta a quelle dei tifosi perché sentono questa gente con una grande storia in questa club. Mi dispiace per Zaniolo e mi dispiace che il mio club non ha la forza di andare dritto, perché in queste situazioni devi farlo”.

La Roma può vincere la Coppa Italia?

Prima di tutto dico che mi piacerebbe. L’ho vinta una volta contro la Roma qui a Roma. Mi piacerebbe vincerla a Roma giocando con la Roma ma penso che è la peggior coppa d’Europa. Non protegge i più piccoli. Non da animo a quelli che hanno un sogno e non sto parlando di noi. Sto parlando del Torino che vince sul campo dei Campioni d’Italia e la prossima deve giocare fuori casa perché l’anno scorso la Fiorentina è finita settima e loro ottavi o noni. Questo non capisco. Abbiamo giocato contro una squadra di Serie B e lo stadio è pieno, devono capirlo loro perché gli altri sono vuoti e noi pieni. L’anno scorso abbiamo finito sesti, l’anno prima settimi, voglio investire nella Coppa Italia ma se fossi una squadra di livello inferiore, non vorrei giocarmela. Metterei tutti giovani per poi uscire. Che motivazione dovrebbero avere? Ora giocano fuori perché il calendario ha deciso questo, dov’è la bellezza della coppa. Dov’è la bellezza di andare a giocare sui campi di Serie C con lo stadio pieno. La prossima sarà contro la Cremonese in casa o a Napoli e andremo a cercare di vincere. Se perdiamo come abbiamo fatto l’anno scorso va bene però andiamo. Giocare tre competizioni insieme è dura. Si accumulano minuti per i giocatori di qualità ed è rischioso farli giocare. Rischi a far giocare chi non gioca spesso o a mettere i ragazzini. Ho messo Bove e non ho potuto mettere Tahirovic. Tutti vogliamo vincere la Coppa Italia, noi cercheremo di vincere la prossima”.

MOURINHO A ROMATV

Sul Genoa.

Una parola sul Genoa, Alberto ha ben organizzato la partita. Una squadra che si è difesa bene, ha costruito e ha avuto la qualità di giocare dal basso. Loro hanno fatto una buona partita. Atteggiamento nostro intoccabile, controllo della gara dal primo all’ultimo ma non del risultato. 1-0 è sempre aperto.

Sull’inizio del 2023.

Se lo consideri positivo è perché non ascolti le parole di qualche fenomeno col microfono o una penna in mano. Però facciamo sempre il massimo ed è una cosa che ho imparato nella vita da bambino. Abbiamo vinto col Bologna, oggi e abbiamo pareggiato l’ultima. Qualche sconfitta arriverà però questo di dare sempre il massimo mi piace e mi fa dormire bene. I fischi a Zaniolo non mi piacciono, è un giocatore che dà sempre il massimo. Quando hai una persona che prende uno stipendio dalla Roma, commenta Zaniolo e dice che deve dare di più. Le persone lo ascoltano e ha un’influenza sulla gente. Magari qualcuno ora scolta anche me. Zaniolo dà tutto quello che ha.

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