Mourinho: “Il Torino non concede molte opportunità, ci sarà bisogno di una gara offensiva” – VIDEO

Pagine Romaniste– Il tecnico della Roma José Mourinho è intervenuto in conferenza stampa alla vigilia della gara contro il Torino. Queste le sue parole:

Domani arriva una squadra ostica, con marcature asfissianti, a uomo. Che partita si aspetta? Come si può ovviare a questo sistema?

E’ difficile. Non bisogna nascondere che con la tua domanda tutti capiscono che loro sono una squadra che difende molto, bene e con un modo proprio, non dico un modo unico di difendere, perché anche altre squadre lo fanno, però sono un bell’esempio di questo stile di gioco difensivo e non è facile. E’ un squadra che non concede tanti gol e tante opportunità, ed è veramente difficile. Ci sarà bisogno di una gara con grande qualità offensiva per riuscire a fare gol.

Avete giocato a 3 perché mancavano i terzini sinistri. Lei ha detto che quando li avrà a disposizione preferirebbe tornare a 4, è il momento di farlo domani o ancora no?

Una buona domanda, una domanda di calcio. Ma una domanda che necessita di una risposta oggettiva dalla mia parte e non ti voglio rispondere. In questo momento la situazione migliora rispetto alle opzioni che abbiamo. Ovviamente col Covid di Cristante e Villar e la squalifica di Veretout, adesso il problema si è trasferito sul modulo. Il problema si è trasferito dai terzini al centrocampo. Mancano tre giocatori, due titolari assoluti e Villar, un’opzione di qualità. Con rispetto a Vina, El Shaarawy, Karsdorp, Smalling, più Kumbulla, Ibanez e Mancini che sono praticamente sempre stati disponibili, abbiamo un’opzione chiara di giocare a 4 o giocare a 5 e prima, senza terzini, no: senza terzini potevamo giocare in un solo modo.

Domani l’Olimpico sarà di nuovo pieno e lo sarà anche con l’Inter. Si aspettava così i tifosi della Roma prima di arrivare qui? 

La passione io la conoscevo, tutta questa passione e questo amore per la loro squadra del cuore io me e l’ho sentita dal primo giorno. Nell’Italia che ho conosciuto prima non c’era paragone con il calcio inglese: ogni partita, ogni giorno della settimana, con freddo, calcio, pioggia o neve era sempre tutto esaurito. In questo momento c’è grande piacere nel vedere anche a questo livello un’evoluzione molto positiva. I nostri tifosi no hanno assistito solo a vittorie all’Olimpico, abbiamo già perso e pareggiato, giocato sia molto bene che così e così, ma loro vanno sempre allo stadio e vedono sempre una squadra che va, che gioca per sé stessa ma anche ovviamente per loro. Dal punto di vista del tifoso questo fa sentire connessione, attrazione ed empatia e magari è la ragione per cui anche in Conference League, che è una competizione di cui magari la gente non si innamora subito, piovendo tanto e con partita in settimana, c’era un Olimpico bello. Ora con Torino e Inter è più facile giocare per noi. Anzi, non è più facile ma è più bello. E penso lo sia anche per gli avversari. Il calcio è così, se è più bello per tutti, meglio così. Se abbiamo qualche responsabilità per questo positivismo e per la gente che viene allo stadio, piace tanto anche a me.

In queste prime giornate di Serie A, avete segnato 7 gol nel finale di primo tempo e 7 nel finale di secondo. E’ un dato casuale o dimostra pazienza nel compire gli avversari nel momento decisivo della partita?

Non ho mai pensato in questo modo. E’ difficile da dire. Non c’è un nostro obiettivo di avere pazienza ed aspettare. Nel calcio noi utilizziamo questo vocabolario parlando del momento giusto per segnare. Ma siamo una squadra che dal punto di vista emozionale andiamo sempre fino alla fine, non abbiamo mai giocato una partita dove ho sentito che perdendo 2-0 col Milan siamo morti. O contro un grande Napoli sullo 0-0 non c’era voglia di vincere, o mentre perdevamo a Venezia. No. Abbiamo la capacità, andiamo sempre. Questa è una nostra caratteristica.

Chiede spesso il sacrificio ai suoi giocatori, Mancini può essere una opzione come mediano?

Certo che può. Principalmente perché in questo momento abbiamo i 4 centrali difensivi tutti disponibili. Se tocca ad ognuno di loro fare questo sacrificio, lo devono fare. Ibanez l’ha già fatto, facendo il terzino sinistro nella difesa a 4, magari farà anche il terzino destro. Se Mancini deve giocare a centrocampo più difensivo, lo farà. Ci sono cose impossibili da fare, come mettere Zaniolo terzino o Vina attaccante. Ma alcuni giocatori come Ibanez, Mancini, Cristante, Mkhitaryan, hanno questa predisposizione ad essere multifunzionali per una rosa come la nostra, è molto importante avere 3-4 giocatori così. Anche la disponibilità e la qualità per poterlo fare ce l’hanno. Mancini l’ha già fatto e può giocare a centrocampo.

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