Mourinho il re di Coppe

Il Messaggero (A. Angeloni) – C’è un buchetto nel palmarès: la Conference League. Ovvio, è nata ora. Ce n’è un altro, però, la Coppa delle Coppe, che dal 1999 non esiste più. Alt. “L’ho vinta da assistente, ai tempi del Barcellona“. Così Mourinho, vuole precisare, tanto per non lasciare nulla per strada. Anche quella vale. Giusto, era il vice di Bobby Robson. Con quel trionfo sarebbe come Giovanni Trapattoni, che di coppe europee è primo a quota cinque. Lui, Mou, è invece fermo a quattro.

Parliamo di successi in Europa, tralasciando i trofei nazionali collezionati tra Italia, Inghilterra e Portogallo: è un re di Coppa, figuriamoci se non abbia voglia di vincere per primo la neonata Conference. Si comincia oggi. “E il percorso è lungo. Il campionato riveste un’importanza diversa, ma ci teniamo e giocheremo per vincerla. Nessuno pensa al Verona, tutti hanno in testa il CSKA. È questo ciò che voglio ed è così che lavoriamo. Voglio che la squadra sia pronta per tutte le competizioni. Abbiamo qualche limitazione sulla rosa“.

[inline]

Lavorare, seri. Senza perdere la testa: la Roma viene da cinque vittorie di fila, ma non ha fatto nulla. C’è tempo per gioire e non è questo, non è oggi. Mou, questo, lo sa. “Cinque vittorie non sono cinquanta. Non c’è ragione per essere ultra ottimisti. Però i risultati positivi sono ovviamente importanti, aiutano il processo per sviluppare la squadra, la gente e i tifosi devono essere equilibrati. L’empatia creata fra di noi e con loro è molto importante. Però noi dobbiamo avere esperienza e tranquillità, resta calmi perché dobbiamo ancora migliorare tanto“. Mourinho si è preso la Roma, in tutto e per tutto.

Per quanto riguarda la gara con il Cska, non ha le stesse pressioni di una ad eliminazione diretta come quella contro il Trabzonspor. E il fatto di non giocare una partita da dentro o fuori, è anche il motivo che inviterà Mourinho a ricorrere a un po’ di turnover. Qualcuno ha bisogno di riposare, vedi Vina (ci sarà Calafiori) e vedi anche Mkhitaryan (c’è ElSha). Smalling dovrebbe fare il suo ritorno in campo, al suo fianco uno tra Mancini e Ibanez: salgono le quotazioni del brasiliano, visto che Gianluca non è al top della condizione.

[inline2]

L’impressione è che Karsdorp debba fare gli straordinari, così come uno tra Cristante e Veretout. In tal caso, ecco Diawara o Villar. Shomurodov pronto a tornare titolare, con Mayoral che lo incalza.

PER APPROFONDIRE LEGGI ANCHE

I più letti