José Mourinho, tecnico della Roma, ha parlato al termine della sfida contro la Juventus dove i bianconeri hanno avuto la meglio sui giallorossi per 1-0. Queste le sue parole:

MOURINHO A DAZN

Aveva detto che sarebbe servita personalità…
Sì, abbiamo parlato di questo prima della partita. Abbiamo creato più di quello che ci si aspettava qui. Abbiamo preso un palo e due/tre situazioni pericolose. Loro hanno avuto difficoltà. Abbiamo mancato il gol. Nel secondo tempo prendiamo il gol, mi è sembrato con due rimbalzi, loro si abbassano e diventa ovviamente più difficile. Quello che ho preparato dal punto di vista tattico e strategico sono contento, anche della personalità dei miei giocatori.

C’è una spiegazione sul perché in casa siete diversi?
Il tifo fa la differenza. Quando si parla della Roma secondo me si deve fare con rispetto per tutte le difficoltà che stiamo
avendo. Imporsi nel suo gioco non è facile e oggi non è successo. La Juve è fortissima difensivamente e ultra motivata dallo Scudetto e dal risultato dell’Inter di ieri. Abbiamo avuto tanto la palla e tanto approccio senza grande opportunità, ma anche la palla di Dybala era da gol e stessa cosa quella di Bryan (Cristante, ndr). Sono contento della personalità ma il risultato è quello che interessa.

Arriverà il suo difensore a gennaio?
Sono molto contento della crescita di N’Dicka e Kristensen. Sono orgoglioso come allenatore. Anche vedere un Bove giocare in questo stadio con questa personalità. Meritavamo un risultato diverso. Non so se arriverà ma penso già alla partita contro la Cremonese senza N’Dicka.

Buoni proposito per il 2024?
Essere felice e fare gli altri felice. Per le nostre limitazioni sarebbe una cosa fantastica. La sogniamo e speriamo di farcela.

MOURINHO A ROMATV

“La Roma ha giocato bene ed è entrata molto bene. Strategicamente forte, ha creato difficoltà all’avversario. Abbiamo avuto palle gol e tanto gioco nell’ultimo terzo di gara. Quando si arriva 0-0 all’intervallo, si arriva che la partita si può vincere, ma che sono i piccoli dettagli a fare la differenza. Due rimbalzi, un gol strano. Dopo l’1-0 la Juventus si è sentita molto sicura in questa situazione stando tutti insieme a difendersi. Abbiamo provato di tutto per cambiare le cose, anche con i cambi. Abbiamo avuto due tiri in porta, sia quello di Dybala che quello di Cristante, che potevano avere maggior fortuna. Loro sono furbi, esperti. Controllano i tempi e il ritmo di gioco ed è finita con una sconfitta per noi. Una sconfitta nel risultato e non nel gioco”.

Era la partita che avevate preparato?
L’abbiamo preparata e l’abbiamo giocata bene. Ho detto ai miei giocatori di giocarla per vincere, di non aver problemi nell’essere aggressivi, recuperando palla alta. Abbiamo creato difficoltà strategiche con le posizioni di Dybala e di Bove nel primo tempo. Per Gatti e Danilo era difficile andarli a pressare. Abbiamo avuto tanti cross, il tiro di Bryan, quello di Dybala. Abbiamo creato tanto, giocando in casa della Juventus. Si deve segnare, ma non l’abbiamo fatto. Abbiamo preso un gol molto sfortunato. I ragazzi meritavano di più. Dopodomani è un nuovo anno e fra 3-4 giorni abbiamo un’altra partita dove andremo con tutto quello che abbiamo.

MOURINHO IN CONFERENZA STAMPA

Sulla sconfitta…
La partita potevamo vincerla anche noi. Nel primo tempo potevamo vincerla anche noi, la Juve era in difficoltà non noi. Per loro era difficile prendere la posizione di Dybala e Bove. Abbiamo avuto occasioni, abbiamo fatto cross. Abbiamo fatto un primo tempo di altissimo livello. Fanno gol di rimpallo, poi inizia la loro natura: difendono benissimo bassi, abbassano il blocco, hanno gente forte in ripartenza. Diventa difficile per noi, come per tutti. Abbiamo fatto tutto il possibile, ma era difficile creare. C’è stato il tiro di Cristante in direzione gol, bloccato da un giocatore di blocco basso. Dopo Max ha messo Chiesa fresco per questa ripartenza nel lato fragile di Mancini, è diventato difficile per come ha accumulato i minuti. Abbiamo perso nel risultato, non nel gioco. Una crescita dei ragazzi a livello mentale, per la loro crescita mentale mi permettono di giocare in modo diverso contro queste squadre. Posso far loro i complimenti per la partita che han fatto.

Su Lukaku…
Strategicamente Paulo ha avuto tanta palla nel primo tempo, anche Bove. Per Danilo e Gatti era difficile arrivare su di loro. I quinti erano fissati su Zalewski e Cristante. Abbiamo creato tanto, una squadra che arriva qua e fa 3/4 cross tutti si aspettano l’ultimo tocco per fare gol. Lukaku si abbassava per fare gli uno-due con Dybala, poi magari hai ragione. Nel secondo tempo era impossibile trovare spazi perché c’era il muro di Torino. Anche lo stadio è educato a questo: si gioca per vincere, anche se siamo bassi si vuole vincere. Sono lì con efficienza e gioia, diventa difficile per l’avversario. Siamo arrivati qui per segnare prima, non lo abbiamo fatto e abbiamo preso un gol di rimbalzo.

Un bilancio del 2023?
Il 2023 in condizioni normali sarebbe stato un anno storico per la Roma. Avrebbe vinto un titolo europeo per la seconda volta di fila, avrebbe giocato una Supercoppa europea, la Champions da vincitrice di un trofeo. Sarebbe stato un anno storico. Il Dio del calcio non ha voluto, ma non è stato il Dio del calcio. È stata una serata infelice di un gruppo di arbitri di top livello. La Roma ha fatto una cosa straordinaria nel 2023, meritava di vincere quella finale. Ora finiamo questa metà di stagione da qualificati in Europa, non abbiamo ancora giocato in Coppa Italia. Ora pensiamo alla quarta posizione in campionato, facciamo di tutto per arrivare lì. Una vittoria ti avvicina, una sconfitta di allontana. Giochiamo con Juve, Napoli, Atalanta, Milan di fila, questo ci allontana dal target ambizioso. Poi quando abbiamo partite contro squadre di livello cerchiamo di mangiare tutti i punti per arrivare lì. Questa sconfitta mi dà gioia da un lato: Ndicka, Cristante, Bove, guardo a tante cose positive che mi danno sempre più forza. Domani è un altro giorno, dopodomani è un altro anno. Tra 4 giorni è un’altra partita, andiamo là per dare tutto.

Si aspetta un difensore dal mercato?
Abbiamo perso Ndicka oggi. Invece di pensare al mercato, preferisco pensare che non ho Ndicka contro la Cremonese. Non ho lui, Smalling, Kumbulla, Mancini che fa un sacrificio incredibile perché dal dolore non riesce a correre nel secondo tempo. Ma andiamo avanti, non sono qui a piangere per il mercato o paragonarmi con qualche club che farà mercato. Io ho cercato di andare su questa linea, se arriva ottimo altrimenti saremo là contro Atalanta e Cremonese.