Mourinho: “A me piace giocare contro i migliori, è motivazione. Vogliamo sempre vincere”

Pagine Romaniste – José Mourinho, tecnico della Roma, è intervenuto in conferenza stampa alla vigilia della partita contro il Milan. Queste le sue parole:

È una sfida inedita tra lei e Pioli, non vi siete mai incontrati. Pensa possano esserci delle similitudini per obiettivi e cosa rappresenta questa sfida oggi?

Iniziamo dalla fine. A me personalmente piace giocare contro i migliori e penso di trasmettere bene ai miei giocatori questo feeling. Mi fa piacere giocare contro le squadre che giocano bene e che sono in alto in classifica, con obiettivi diversi da noi. Mi piace e in tal senso è solo motivazione, nessun problema. E’ vero che in due anni che sono stato in Italia non ho mai affrontato Pioli, le nostre squadre non hanno mai giocato contro. Domani avrò il piacere di conoscerlo e di salutarlo prima e dopo la partita. Il lavoro che lui sta facendo magari potrà avere qualche similitudine con quello che devo fare io qui, la mia sensazione è che lui ovviamente ha tanto merito in quello che sta facendo, però mi sembra che stiamo parlando di un lavoro di società. Da fuori mi sembra che dietro di lui ci sono delle persone come Maldini per esempio e altri con una struttura buona e stabile e una rosa che impara finestra di mercato dopo finestra di mercato. Se paragoni la squadra che ha trovato Pioli con quella che ha adesso, noti una grande evoluzione di club. Adesso si trovano in una posizione molto buona, giocano in Champions e sono primi o secondi in classifica.

I giocatori non convocati nelle ultime settimane torneranno? 

Sei più interessata a chi non è convocato o a chi è convocato? I giocatori che sono convocati sono gli stessi che erano convocati anche nell’ultima partita, tranne Volpato che ha giocato ieri 90 minuti. Ovviamente i risultati della Primavera non sono la cosa più importante per noi, ma mi piace non demolire la Primavera e prenderne 3 o 4 di loro piuttosto che la metà. Per questa ragione Volpato e Missori non sono stati convocati e hanno giocato ieri contro l’Atalanta. I convocati sono esattamente gli stessi.

Mkhitaryan ha avuto una fase di appannamento in queste ultime settimane, che succede? Mercoledì lo ha anche sostituito nell’intervallo, è un problema di stanchezza? Rimane uno dei fedelissimi anche per la partita di domani?

I fedelissimi sono tutti quelli che stanno in rosa. Purtroppo posso solo iniziare in 11 e 12 in panchina che qualche volta penso che sono tanti. Ma va benissimo, non posso convocarli tutti. Io capisco quello che dici ma in modo specifico Mkhitaryan sta facendo bene. Mkhitaryan non è più un ragazzino, non ha più 25 anni, ha giocato domenica contro il Napoli e contro il Cagliari 45 minuti e l’ho cambiato. Avevo bisogno di profondità con El Shaarawy che è un giocatore che mi piace tanto. E’ fedelissimo sempre, non è giocare una partita. Giocare titolare o no non cambia essere fedelissimo come dite voi. Non ti dico se giocherà titolare domani. Fuzato per me è un fedelissimo e non ha giocato neanche un minuto, ho tanta fiducia in lui. Se un giorno dovrà giocare non è un problema. Fedelissimo sì, importante per noi, sì.

Domani schiererà la stessa formazione per la terza volta consecutiva? Come sta Spinazzola?

Non sarà la stessa formazione ma non sarà molto diversa. Se pensi al Milan loro possono dire gioca Romagnoli o gioca Kjaer, gioca Bennacer, Kessie o Tonali, gioca Giroud o Ibrahimovic. Per noi è facile, se pensi alla formazione puoi sbagliare di uno o due, non di cinque o sei. Spinazzola sta bene, il processo è ottimo. Lo specialista che l’ha operato è stato qui due giorni per controllare col nostro reparto medico che sta lavorando con lui. Va tutto bene, non ci sono passi indietro. Preferisco non dire quando gioca o non gioca e preferisco non rischiare. Dico solo che abbiamo notizie positive e non c’è niente di negativo da dire sul suo recupero.

Nelle ultime 4 giornate la Roma ha subìto soltanto due gol segnandone 4. E’ cambiato qualcosa nell’assetto o è un dato casuale?

Vogliamo segnare di più e se possibile subire di meno. Guardando ai gol subiti, 2 in 4 partite, è una media positiva. Ma 4 gol segnati in 4 partite no. Ovviamente abbiamo giocato contro squadre importanti, anche se contro la Juventus ne avevamo segnato uno. Contro squadre di qualità non è facile segnare. E’ importante giocare, competere, andare ad ogni partita pensando che sia possibile vincere, e per farlo si deve essere equilibrati, difendere bene, anche se è un luogo comune: per vincere devi segnare e difendere bene. Penso stiamo migliorando nell’organizzazione difensiva, ma poco a poco.

Lei ha detto che non ci sono problemi con le grandi. In tre scontri diretti la Roma ha fatto un punto… Domani serve la vittoria?

Sempre. Non è contro il Milan. E’ contro il Cagliari, il Milan, il Venezia. Noi vogliamo sempre quello. Contro il Napoli si è vista una squadra che nell’ultimo minuto della partita voleva vincere, che nell’ultimo corner sembrava giocarsi la vita. Noi vogliamo sempre vincere. Non cambia: domani è col Milan e dopo col Venezia. Non cambia niente. Io capisco la tua prospettiva. Tu vai sulla realtà obiettiva dei numeri ma io non posso dire niente di più. Magari domani non vinciamo, ma entreremo in campo con questa voglia di vincere. Anche questo magari porta gente allo stadio, perché dopo un risultato negativo a Verona o con la Lazio o la vergogna di Bodo la gente viene allo stadio. Ovviamente per passione di sangue, passione genetica che non si discute mai, ma penso anche per un atteggiamento di squadra. E noi questo non lo cambiamo.

In Serie A tanti gol arrivano da cross laterali dove i difensori sembrano dimenticarsi gli attaccanti avversari. Come si difende in queste circostanze? Con il Milan c’è un certo Ibrahimovic…

Io capisco quello che tu dici, ma è molto difficile per una squadra avere il controllo totale della partita per 90 minuti. In qualche campionato è possibile, qui non lo vedo così. C’è sempre un momento della partita dove anche se tu sei dominatore il blocco per forza si abbassa, per merito dell’avversario. Nel caso del Milan, hanno due attaccanti come Ibra e Giroud che per il loro fisico e il dominio dello spazio sono molto difficili da marcare.

La Roma ha subìto dieci gol di cui 5 nel primo quarto d’ora della ripresa… E’ un dato casuale o dipende dalla squadra che fa fatica a ritrovare la quadra difensiva dopo l’intervallo?

Potevi anche dire che noi entriamo molto bene e non subiamo gol all’inizio della partita. Voi però siete bravi a trovare sempre il lato negativo della situazione. Per me sarebbe più frustante come allenatore organizzare una squadra e subire gol i primi 5 minuti della partita. Può succedere, però che ti posso dire? Posso farti i complimenti, perché voi siete sempre bravi a trovare una situazione più negativa. Un po’ come i giocatori che non sono convocati. Sarebbe più facile dire che una squadra come la Roma ha 6-7 giocatori in panchina che hanno meno di 20 anni, ma no, parlate di quelli non convocati. Voi siete bravi e magari ora inizio a capire perché tutti dicono che la piazza di Roma è difficile: negli altri club tu senti un po’ più protezione e positività con la gente di casa, a Roma è più dura anche per questo magari. Ma va bene, è divertente così.

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