Mkhitaryan: “Il mio obiettivo è quello di fare più gol e assist possibile. Non ho paura della pressione, sono abituato agli occhi puntati” – VIDEO

Pagine Romaniste (da Trigoria D.Moresco) – Henrikh Mkhitaryan, attaccante della Roma, è intervenuto in conferenza stampa di presentazione ed ha parlato della sua nuova avventura in giallorosso. Queste le sue parole:

Sono molto felice di essere qui, prima di arrivare non ho passato un periodo semplice. Per me parte una nuova avventura, so quali sono gli obiettivi e farò il meglio per contribuire a raggiungerli. Ho incontrato i miei compagni di squadra, lo spogliatoio ha un ambiente bello ed ho parlato col mister, ci sono tutte le condizioni per rendere al meglio“.

In quale ruolo pensi di poter essere più utile nella Roma con il modulo di Fonseca?
Posso giocare in ogni posizione d’attacco, a destra, a sinistra o dietro la punta. L’importante è aiutare la squadra. La mia qualità sta nel partire dalla fascia ed accentrarmi. Metterò a disposizione le mie qualità per la squadra e per il mister.

Hai incontrato alcuni tuoi compagni come avversari in Nazionale. Vi siete parlati?
Oggi è stato il primo giorno di allenamento. Ho rivisto alcuni compagni che sono stati avversari. Con Florenzi abbiamo parlato di Roma e della partita giocata contro l’Italia. Anche con Edin abbiamo parlato un po’ di tutto, ora però la nazionale è alle spalle ed è importante concentrarci sulla prossima gara.

Nelle ultime stagioni di Premier hai avuto una media gol bassa rispetto alle tue potenzialità. Che cosa ti manca per fare il salto di qualità a livello realizzativo?
Prima di tutto con l’Armenia gioco dietro la punta, ho più spazio e posso arretrare o finalizzare. Devo essere in area per finalizzare il lavoro della squadra. All’Arsenal ed al Manchester partivo in una posizione più arretrata, il mio era un ruolo dove potevo ricucire la distanza tra centrocampo e attacco. Il mio obiettivo è quello di fare più gol e assist possibile perché è quello che mi regala maggiori soddisfazioni.

Sei sbocciato nello Shakhtar Donetsk, una squadra che qualche anno dopo è stata presa da Fonseca. Ti è capitato di seguire la squadra negli anni successivi? E che cosa pensi dello stile di gioco di Fonseca?
L’ho seguito sia in Champions sia in campionato, non ho analizzato nel dettaglio le prestazioni, ma aveva uno gioco offensivo. Mi ha colpito soprattutto come in Champions League tenesse testa contro le grandi squadre, giocando senza paura ed vincendo anche delle partite contro grandi squadre. Spero che il mister possa fare lo stesso qui a Roma e offrire un calcio spettacolare che possa rendere felici i tifosi.

Dopo la splendida partita con l’Armenia ti sono arrivati messaggi dai tifosi della Roma? Questo ti mette pressione? Perché hai deciso di venire nel campionato italiano?
Ho ricevuto diversi messaggi dai tifosi dopo le partite con Italia e Bosnia. Erano contenti delle mie prestazioni, ma ora voglio concentrarmi sulla Roma che è una nuova esperienza. Non mollerò mai, lotterò fino alla fine e cercherò di aiutare la squadra per i nuovi obiettivi. Non ho paura della pressione, gioco a calcio fin da piccolo, so che nelle grandi squadre è così e hai gli occhi puntati su di te ed ogni minimo errore viene criticato. Se accetti di giocare a calcio sai che fanno parte di questo, a 30 anni so come comportarmi ed accetto quello che viene. Ho deciso di giocare in Serie A perché è stata una grande occasione che si è presentata l’ultimo giorno, ho accettato subito senza pensarci e senza parlare di denaro. Voglio divertirmi, godermi il calcio e cercare di raggiungere questi obiettivi.

Hai l’ambizione di voler tornare in Premier League? L’Italia può essere il tuo futuro?
Ho lasciato l’Inghilterra, appartiene al passato e non voglio più parlarne. Sono alla Roma, voglio concentrarmi sulla AS Roma e sulla Serie A. Non ho fatto un passo indietro, ho scelto un grande club, un grande campionato dove si gioca un grande calcio. Avevo avvertito che era il momento per me di cambiare aria, si è presentata questa occasione e l’ho colta al volo con entusiasmo. Per un calciatore è importante provare piacere nel giocare a calcio, non importa dove lo si fa, negli ultimi mesi all’Arsenal non provavo più questo piacere ed ho colto questa occasione con entusiasmo.

Ti piace la Var? Magari il suo compagno non sarebbe stato espulso contro l’Italia…
Ci sono situazioni in cui può essere utile, altre in cui non lo è perché uccide il ritmo del gioco, lo rende noioso. A volte festeggi un gol, poi viene annullato, oppure segni e non sai se esultare o meno. Le emozioni non sono le stesse. Nella partita contro l’Italia se ci fosse stata la VAR l’episodio sarebbe cambiato. In alcune situazioni mi sento inglese ed altre volte in cui mi sento italiano.

Perché l’Arsenal ha deciso di lasciarti andare l’ultimo giorno di mercato?
E’ una domanda difficile, non sono nella dirigenza dell’Arsenal e non so perché abbiano deciso di lasciarmi andare. Era un mio desiderio, non avevo giocato abbastanza ed avevo deciso di cambiare. Ho scelto la Roma, sapevo che la Roma avrebbe giocato tante partite quest’anno e volevo venire qui, oggi grazie al direttore sportivo ho avuto la possibilità di essere qui e di dimostrare il mio valore.

Non hai partecipato alla finale a Baku per problemi di geopolitica. Credi che avrai problemi nella trasferta di Istanbul?
Non ci sarà alcun problema in Turchia, ci ho già giocato diverse volte. Non è la stessa cosa con Baku. Quella con la Turchia è una vecchia storia, ormai è alle spalle. In Turchia non ho mai avuto alcun problema quando ci sono stato, sia in gare di campionato, sia di Champions League sia di Europa League.

Ti servirà un periodo di adattamento per rendere al meglio nel nostro campionato?
Ero molto giovane in Germania e Inghilterra, ora non avrò problemi ad adattarmi alla Serie A, i miei compagni mi aiuteranno a farlo con il campionato e con la città. Dipenderà da me, è evidente che per il momento sarò qui una stagione, il tempo corre e dovrò dimostrare le mie qualità molto velocemente.

Sei a disposizione per la prossima partita? Hai già parlato con Fonseca?
Ho parlato anche con il mister di diverse cose. Non so ancora se giocherò, non ho fatto nemmeno un allenamento con la squadra che farò domani. La decisione spetterà a lui, io farò il meglio, lavorerò duro. Sono qui per vincere e non per perdere tempo.

L’Europa League è alla portata di questo gruppo?
La stagione è appena iniziata, sono sicuro che potremo raggiungere i nostri obiettivi, tutti hanno grandi ambizioni e sono qui per vincere. Si viene ricordati per le vittorie, ho sempre voluto vincere titoli e sono sicuro che le mia ambizioni e quelle della Roma coincidono. Piano piano avremo idee più chiare delle prospettive.

Che cosa ti hanno insegnato i tuoi allenatori precedenti? Che pensi ti lascerà Fonseca?
Sono tutti diversi e con filosofie diverse. Uno molto offensivo ed un altro molto difensivo. Ho trent’anni ma voglio imparare ogni giorno ed ogni minuto. Spero di imparare l’italiano e di poter parlare con voi e comunicare con i compagni. Imparerò molto dal mister.

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