Repubblica.it – Ibrahimovic sembra allontanarsi e così il Milan stringe sugli altri obiettivi di mercato, rimasti in stand-by nelle ultime settimane. Il fine settimana agostano potrebbe offrire un’accelerata per l’acquisto di Alessio Romagnoli, il difensore centrale fortemente voluto da Sinisa Mihajlovic. Luogo dell’incontro che potrebbe avvicinare il giovane giallorosso alla squadra rossonero dovrebbe essere Forte dei Marmi, la località della Versilia dove Galliani si trova da ieri. Lì l’ad rossonero potrebbe essere raggiunto dal direttore sportivo della Roma, Walter Sabatini.
BONUS PER RIDURRE IL GAP – Sul tavolo i cinque milioni di differenza tra domanda giallorosso e offerta del Milan. A colmare il divario tra 25 e 30 potrebbero essere i soliti bonus: circa 3 milioni di variabile che colmerebbe quasi interamente il gap esistente in questo momento. L’arrivo di Romagnoli comporterebbe il sacrificio di Paletta, chiesto da altre squadre di Serie A. Se la riunione tra Galliani e Sabatini produrrà una fumata bianca, settimana prossima Romagnoli potrebbe diventare un calciatore rossonero.
UN REGISTA DOPO ROMAGNOLI – Dopo essersi assicurato l’ex sampdoriano, il Milan dovrebbe pensare a un altro rinforzo a centrocampo: un regista in grado di dettare i tempi della manovra. In prima fila c’è sempre il belga Witsel. Anche per il calciatore dello Zenit San Pietroburgo potrebbe essere necessaria una spesa intorno ai 30 milioni. Una disponibilità economica possibile ora che Ibrahimovic sembra sempre più distante dai radar rossoneri.
PIANO TRIENNALE PER IBRAHIMOVIC – Sullo svedese è forte il pressing della proprietà qatariota del Psg. Al Khelaifi e la famiglia Al Thani hanno predisposto un piano triennale per l’ex di Milan, Inter e Juventus. Oltre alla regolare conclusione del contratto con i Campioni di Francia (giugno 2016) un anno in Qatar con l’Al Saad di Xavi per promuovere il calcio nell’emirato che ospiterà i Mondiali nel 2022 e poi una stagione nella Major League Soccer dove i qatarioti stanno allestendo una squadra, affidando l’organizzazione a David Beckham. Un ruolo da ambasciatore internazionale che permetterebbe a Ibrahimovic di guadagnare cifre consistenti fino a 37 anni e rende più difficile l’inseguimento del Milan.