“Sarà Trapp il titolare”. Sirigu, fuga da Parigi?

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La Gazzetta dello Sport (A. Grandesso) – Al Psg c’era arrivato da sconosciuto. In poche settimane però diventò titolare, guadagnandosi poi il ruolo di erede di Buffon in nazionale. Quattro anni dopo, Salvatore Sirigu rischia di fare la stessa fine che riservò a suo tempo al suo vice Douchez. A soffiargli il posto infatti c’è ormai Kevin Trapp, 25 anni, prelevato dall’Eintracht per 9 milioni di euro. Il Psg l’ha ufficializzato ieri e lo considera già il n. 1. E visto che a Douchez è stata garantita la panchina, per il 28enne sardo la situazione si fa scomoda. Soprattutto a un anno dall’Europeo. Nonostante il contratto rinnovato lo scorso settembre fino al 2018.

FIDUCIA Per il presidente Nasser Al Khelaifi in teoria però è solo concorrenza: «Per raggiungere i vertici in Europa servono più giocatori forti in ogni posizione. Salvatore ne è consapevole». Poi però dai corridoi della sede parigina emerge una versione più spietata che assicura a Trapp l’esordio tra i pali. Il tedesco infatti gode della piena fiducia del tecnico Blanc che lo elogia già: «Ha grande potenziale, è un portiere moderno che gioca molto d’anticipo e rappresenta la scuola tedesca, tra le migliori in questo momento». La stessa dei Neuer e ter Stegen, che ha spinto il Psg ha finalizzare l’operazione Trapp con anticipo per bruciare la concorrenza ben prima di avere certezze sull’esenzione dalla censura del fair play finanziario. Ancora Al Khelaifi: «Trapp è completo, forte nel gioco aereo e sulla linea, e con grandi qualità mentali».

CRITICHE Frasi che assecondano le critiche fomentate dalla stampa locale contro Sirigu negli ultimi mesi. E mai sopite in modo frontale dai dirigenti. Anzi, lo stesso Blanc non si è mai speso in prima persona per difendere il suo portiere, salvo quando è stato messo alle strette per evitare l’incidente diplomatico. L’azzurro invece si è spesso sacrificato, andando in campo anche in condizioni fisiche precarie, ma ha pagato lo stesso il rapporto difficile con i giornalisti francesi. Gli stessi che gli hanno scatenato contro una campagna mediatica, per favorire la candidatura Lloris, portiere della Francia scontento al Tottenham. Paradossalmente l’unico ad aver difeso l’italiano: «Ci si dimentica troppo facilmente di quanto Sirigu abbia fatto per il Psg». In realtà, anche Al Khelaifiammette: «Salvatore è stato tra i primi a credere nel nostro progetto e questo non va dimenticato». Solo che ormai il club sembra aver assecondato la tesi dei giornalisti locali che considerano l’azzurro in parte responsabile dell’eliminazione ai quarti di Champions, contro il Barcellona.

EREDITA’ Responsabilità attribuibili in primis magari alla coppia di centrali, non impeccabili contro i catalani. Ma Thiago Silva e David Luiz sono intoccabili nei rispettivi ruoli di capitano e di testimonial del club, anche dopo le prestazioni deludenti in Copa America. Il Psg così ha preferito scaricare Sirigu che non gode dello stesso rango in spogliatoio, puntando su un portiere che la Champions finora se l’è guardata solo in tv. L’azzurro, dopo gli impegni con la Nazionale, è ancora in ferie e rientra solo lunedì, e per ora non intende polemizzare. Anzi, il portiere, fedele al suo stile, prevede di focalizzarsi sul campo per riconquistarsi il posto. Sempre che gli sia garantita concorrenza leale.In caso contrario, andrebbero valutate le prospettive di un rientro in patria, dove consoliderebbe lo status di erede di Buffon.

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