Ottanta milioni di rimpianti

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Il Tempo (E. Menghi) – Con 80 milioni di euro si potrebbe partecipare all’asta per Pogba, che fa il centrocampista e ha segnato nove gol con la Juventus quest’anno. Tanti quanti ne sono stati realizzati dai 14 nuovi volti della Roma 2014/15, una mini-rosa costata la bellezza di 78.75 milioni.

Nel totale delle ultime due campagne acquisti non sono inclusi i quattro giocatori presi senza sborsare un centesimo, ma è proprio uno di questi il migliore per rapporto qualità-prezzo: si tratta di Keita, leader a costo zero, in grado di centrare la rete lo stesso numero di volte di Iturbe (3), che di ruolo fa l’attaccante ed è una delle «new entry» più deludenti. I 22 milioni versati nelle casse del Verona (senza contare bonus e commissioni) sono un fardello per l’argentino, mai decisivo: ha partecipato alla goleada contro il Cska in Champions, segnato nella discussa disfatta allo Stadium e ha aperto le marcature contro l’Empoli negli ottavi di Coppa Italia, risolti ai supplementari da De Rossi. Pesanti sono stati invece i gol di Keita, che era riuscito a dare speranza alla Roma acciuffando il pari a Firenze prima della debacle europea coi viola di Montella e aveva firmato l’1-1 al 78’ della sfida della vendetta con i bianconeri di Allegri al ritorno (oltre al momentaneo 2-0 col Torino, prima del sigillo di Ljajic).

Il mercato di Sabatini ha provocato un testa-coda per cui in cima alla classifica per prezzo c’è il giocatore che ha reso meno e in fondo, invece, ce n’è uno che ha impressionato tutti. Destino vuole che il primo abbia un lungo quinquennale e il secondo un contratto in scadenza a giugno. Tra i due opposti c’è un folto gruppetto di giallorossi che portano più perplessità che certezze. Chi si «salva» è Manolas, il più utilizzato tra i nuovi arrivati: è mancato all’appello cinque volte, mostrando giusto qualche limite disciplinare (due cartellini rossi). Ha vissuto un periodo di involuzione a febbraio, ma si è ripreso in fretta.

I suoi compagni di reparto, invece, non hanno convinto: meglio Yanga-Mbiwa (riscattato dal Newcastle a gennaio) di Astori, destinato a fare ritorno a Cagliari. Tanti i disastri commessi da Davide: Vazquez (Palermo), Verdi (Empoli) e Pellissier (Chievo) lo hanno mandato in tilt, tra lisci e assist involontari, Emanuelson – che nella capitale ha giocato la miseria di 16 minuti, di cui 10 pessimi contro l’Udinese – lo ha colto impreparato e ha fatto guadagnare un rigore decisivo all’Atalanta. Il quarto centrale sarebbe Spolli, che finora si è solo allenato con la Roma. Cole vanta più panchine (25) che presenze (16), Holebas gli ha presto «rubato» il posto, ma nell’ennesima ricostruzione estiva il greco potrebbe diventare una buona riserva.

I soldi spesi per Uçan e Paredes sono un investimento a giudizio sospeso, visto lo scarso impiego. Per Sanabria Sassuolo e Barcellona si sono spartiti 5 milioni, Garcia però l’ha usato solo per 35 minuti. Ibarbo ha un riscatto troppo alto (12.5 milioni) per restare. Lui e Doumbia sono gli innesti di gennaio per l’attacco, ma non hanno segnato nemmeno un gol. Il colombiano è stato presentato infortunato, l’ivoriano acquistato mentre era in Coppa d’Africa con i postumi del campionato russo da smaltire: sono (anche) loro lo specchio di un’annata fin troppo dispendiosa per quanto storta.

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