La Gazzetta dello Sport (M. Cecchini) – Nella notte fra domenica lunedì una pattuglia di uomini si aggirava per Roma alla ricerca di buone notizie. Avevano l’aria guardinga di agenti in missione tanto che, arrivati a destinazione, hanno chiesto di entrare dal retro dell’elegante edificio che li accoglieva. Maneggiavano segreti, sospiravano per incontri d’amore, temevano semplicemente per la propria incolumità? Niente di tutto questo: portavano solo un calciatore a fare una risonanza magnetica, come accade a milioni di mortali tutti i giorni. Il fatto è che il calciatore in questione era Paulo Dybala e si paventava, forse, che eventuali brutte notizie sul suo ginocchio sinistro.

Così, intorno all’una di notte, lo staff della Roma è arrivato presso la clinica Villa Stuart per uscire un’oretta più tardi sospirando di sollievo. Gli esami strumentali, infatti, confermavano le speranze che stavano lievitando man mano che passavano le ore dall’infortunio occorsogli contro il Cagliari. Ovvero, che la Joya aveva riportato “solo” una piccola lesione distrattiva al collaterale mediale del ginocchio sinistro, che dovrebbe tenerlo fuori per circa tre settimane, autorizzandolo a sperare campo solo ad di poter giocare il 29 ottobre a San Siro contro l’Inter.

Per questo, se Paulo decidesse di non rischiare perché le sensazioni non fossero tutte univoche, a quel punto nessuno lo forzerà. Non dimentichiamo, tra l’altro, che anche nel gennaio del 2021 aveva avuto un infortunio al collaterale mediale del ginocchio sinistro. Stavolta il caso non dovrebbe essere questo, anche perché le fibre legamentose coinvolte sono davvero poche. Non a caso ieri l’attaccante era molto più tranquillo e nel pomeriggio ha ricevuto le telefonate di Mourinho e di tanti suoi compagni.